Inutile dire che feci appena in tempo a salire le scale e ad aprire la porta del bagno prima che la birra si riproponesse.
Non ero ubriaca, ma non essendo abituata a bere passai comunque la notte più lunga della mia vita, dovendomi alzare più volte per rimettere.
In più, non riuscivo a smettere di pensare agli Skanks.
Erano simpatici, spontanei, naturali e menefreghisti. Erano davvero un bel gruppo ed erano molto uniti. Era questo che mi preoccupava maggiormente. Sarei riuscita a integrarmi? O sarei rimasta per sempre quella nuova?
Puck era gentile con me, e così lo erano Sam Mike e Sebastian, ma a Santana, a quanto pare, non andavo giù. Si capiva da come mi guardava, nei suoi occhi vedevo odio e diffidenza. Forse mi aveva smascherato? Aveva capito che per me quello era uno stile di vita del tutto nuovo? Oppure gli stavo semplicemente antipatica senza una vera ragione?
Nonostante questo, non potevo fare a meno di pensare a lei. C'era qualcosa nel suo sguardo determinato che mi piaceva, che mi affascinava, e non riuscivo davvero a spiegarmi come mai.
La mia mente vagava, ma alla fine ritornava sempre a lei.
Anche alla Macchia non piacevo, ma lei era più intimidita che altro. Era evidente che erainnamorata persa di Puck. Lo si vedeva ogni volta che lo guardava, solo che lui era troppo impegnato a bere e ridere con Sam per notarla.
Sebastian mi sembra quello più a posto di tutti. Era l'unico che non aveva preso nemmeno un sorso di birra, e alzava raramente la testa, solo per sorridere, per fare qualche commento sarcastico o qualche battuta: se ne usciva con una battuta o un commento di tanto in tanto, ma sempre al momento giusto e riusciva a far ridere tutti.
Se Puck non fosse stato negli Skanks, Sam sarebbe stato sicuramente il leader. Faceva rideretutto il gruppo con le sue imitazioni ed era la spalla di Puck; coglieva ogni sua battuta e stava sempre al gioco.
Mercedes stava in disparte e rideva spesso, specialmente alle battute di Sam, e la avevo beccata più volte a guardarlo di sottecchi mentre beveva la sua birra.
Pensandoci bene, mi era parso di vedere anche Sam lanciarle qualche sguardo di tanto in tanto, o sorriderle timidamente alzando solo gli angoli della bocca.
Pensandoci ancora, aveva una bocca davvero enorme.
Tralasciando questi piccoli momenti di debolezza però, Mercedes sembrava comunque una ragazza indipendente forte e determinata.
Brittany non si staccava un momento da Santana, o forse era il contrario, fatto sta che quelle due erano costantemente appiccicate, anche se non si stavano baciando, erano sempre sedute una sulle gambe dell'altra, e sempre mano nella mano.
Brittany sembrava un po' fuori luogo in quel posto: era dolce e sembrava non sapere dove fosse. Era sulle nuvole, nel suo mondo, e i suoi occhi chiari erano quasi sempre persi nel vuoto. Era diversa da tutte le persone lì, era innocente.
Non parlava mai e non rideva alle battute. Se ne stava lì, passiva, e sorrideva a Santana che la guardava o le stringeva la mano.
Hunter era decisamente arrogante. Quando l'atmosfera cominciava ad essere tesa, lui era sempre in mezzo. Capivi che ti stava sfidando quando alzava il mento e serrava la mascella, guardandoti fisso negli occhi e parlando con voce tagliente. Lui e Mike avevano avuto una piccola discussione, a proposito di un episodio successo tempo prima.
Mike era divertente e spesso al centro dell'attenzione. Non si era seduto un momento ed era rimasto tutto il tempo vicino alla colonna, ma anche da lì, seguiva benissimo la conversazione e stava al gioco ogni volta che Puck e Sam facevano uno dei loro scherzi.

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Glee- Sweet sixteen
FanfictionTi capita mai di sentirti stanca/o di te stessa/o? Di voler cambiare radicalmente la tua vita? Di voler ricominciare? Ecco, Quinn si sente esattamente così, da molto tempo ormai. Finalmente però, ha la possibilità di cambiare le carte in gioco, di c...