shared di4ries | danimirko | ita

chapter eight: miscommunication

<< pare strano,
che finalmente siamo soli
e ancora non balliamo. >>

controtempo - calcutta

mirko's pov

Forse non tutto è quel sembra. Dietro ad ogni apparenza, si nasconde sempre una verità che quasi nessuno conosce, che può essere tanto triste quanto felice.
Ognuno di noi ha finto almeno una volta nella vita, questo è poco ma sicuro, anche se a volte è difficile distinguere ciò che è vero da ciò che è falso.
Mio fratello è un ottimo esempio: lui è forte, è sicuro di sé e, soprattutto, sembra non avere debolezze; la verità? È che gran parte di questa descrizione non gli si addice nemmeno, e l'ho imparato quando ho notato che non si trovava a suo agio con i suoi amici delle medie. L'unico motivo per il quale indossava questa maschera era per non rimanere solo.

È così che ci è stato insegnato da nostro padre, che stare a testa alta e possedere un complesso di superiorità ci avrebbe portati da qualche parte.

Damiano ha continuato così, ma solo fino ad un certo punto. Tutti hanno dei limiti, non possono fingere all'infinito. Dopotutto, alla fine tutto crolla.

L'apparenza è sempre stata qualcosa a cui mi sono aggrappato, già da piccolo ero bravo a nascondere ciò che avevo dentro di me ed ha sempre funzionato.
Tuttavia, col tempo, sono riuscito ad incontrare persone con le quali io possa essere finalmente me stesso, alle quali non cambierebbe nulla se io di punto in bianco iniziassi a vomitargli addosso tutto ciò che mi passa per la testa.

Ovviamente, la prima di queste persone è Dani.
Io con Dani sono sempre riuscito a parlare di tutto, perché so che lui non è il tipo da giudicare ed ha sempre fatto di tutto per mettermi a mio agio, proprio come quando l'anno scorso gli ho chiesto di allontanarsi da me perché provava qualcosa per me.

Me ne pento ancora oggi, anche perché il pensiero che io gli possa piacere non mi ha mai fatto stare a disagio. Ha cambiato qualcosa nel nostro rapporto, ma poco dopo si è risolto tutto.
Tuttavia, è anche vero che lui si merita molto più di me. Ho sbagliato più di una volta con lui, ma ha sempre continuato a darmi delle seconde possibilità, e non potrò mai ringraziarlo abbastanza.

Anche con Bianca sto bene, devo ammetterlo.
Stiamo insieme da un mesetto circa, e posso dire che non mi trovo male. Purtroppo, però, potrebbe andare meglio.

Quando stiamo insieme siamo contenti, ci divertiamo e passiamo un bel tempo, ma ogni volta è come se sentissi una sottilissima barriera invisibile tra di noi, e allora inizio ad avere dei ripensamenti, soprattutto sui miei atteggiamenti. Ho sentito dire che è normale durante le prime fasi, che non per forza sono io a metterla a disagio e che, andando avanti, si risolverà tutto. E allora io mi fido, perché a Bianca ci tengo.

"Ehi?" sento, tutto d'un tratto.

È Bianca a chiamarmi, mentre, con un gesto, cerca di riportarmi alla realtà.

"Tutto ok?" mi chiede, dopo avermi visto lucido.

Porta la sua mano sulla mia spalla, mentre mi guarda, confusa e preoccupata, e si avvicina con la sedia a me.

Mi ero disconnesso così tanto dalla realtà che mi sono dimenticato di essere al Falò con lei.

"Sì, certo." le dico assente, mentre poggio la testa sulla sua mano, cercando di ricollegarmi in qualche modo a lei. Non dovrei nemmeno pensare che con lei non possa funzionare; insomma, ho fatto talmente tanto per poter andare avanti con lei, ho coinvolto Daniele e persino Isabel. Ed ora?