XV

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Apro gli occhi e mi copro di riflesso il volto con una mano, mi sono dimenticato che ieri sera ho dormito in terrazzo, per di più con Carlotta che non sento al mio fianco, se ne sarà andata? Mi alzo dalla sdraio ed entro nella camera. O mio dio.
"Beh se questo è il buongiorno che avrò tutte le volte che resti qui a dormire, ti prego fallo più spesso" dico appoggiandomi allo stipite della porta finestra. C'è lei in intimo che fruga nel mio armadio per trovare qualcosa da indossare suppongo. Quando sente la mia voce scatta e cerca di coprirsi il più possibile con l'anta dell'armadio, quasi quasi si chiude dentro.
"Gio oddio, buongiorno, ho fatto una doccia volevo mettere qualcosa di pulito ma non so cosa posso e cosa non posso prendere" ride visibilmente in imbarazzo, mentre mi avvio verso di lei.
Sposto l'anta dietro la quale si nasconde e prendo un completino col mio nome dietro.
"Con questo stai una favola" dico e glielo passo.
"Ancora completini da calcio?" sbuffa ironicamente.
"Zitta lo so che li ami"
"E se non volessi stare in silenzio?"
"Carulì meglio che non mi provochi"
"Ah si e perché?" mi affronta ed io mi avvicino sempre di più, costringendola in uno spazio fra me e l'armadio.
"Sei in intimo davanti ad un ragazzo che non ha rapporti da più di 4 mesi e beh si dia il caso che io ti trovi fottutamente eccitante, circa altri 30 secondi di provocazioni e non corrispondo più delle mie azioni"
"Scappo" urla defilandosi dalla stretta e questo mi fa inevitabilmente ridere.
Sto ufficialmente andando fuori di testa.

Dopo esseresi preparata facciamo colazione assieme e poi la riaccompagno a casa, prima di scendere, le chiedo un bacio e puntualmente come due ragazzini non riusciamo a dire basta l'uno all'altra. Ora che è ufficialmente scesa dalla macchina, la missione invasione a casa del georgiano può prendere atto. Arrivato senza nemmeno bussare prendo il mazzo di chiavi che Khvicha mi regalò quando stringemmo amicizia, disse testuali parole "tieni queste sono per te, così quando hai bisogno o io ho bisogno puoi correre subito qui senza che me lo dica" devo essere sincero fui davvero molto contento di ciò, significava che si fidava davvero tanto di me e così io di lui infatti due mesi dopo gli diedi una copia delle chiavi di casa mia. Ma tornando a noi, entro e vado verso il salone, non sento nessun rumore strano.
"Khvi? Ci sei?" alzo la voce.
"Bu" mi giro di scatto scontrando il palmo della mia mano sinistra contro quella che è poi la faccia del 77, che ora se la sta massaggiando.
"No ma dico io sei normale?" domando ancora spaventato.
"Dai papà era uno scherzo ridi un po' " si papà era uno dei nomignoli che Kvara e Elmas mi hanno affibbiato un po' di tempo fa in quanto sono sempre molto serio ed autoritario.
"Si davvero molto divertente" lo guardo male.
"Dai su dimmi che ci fai qui" mi esorta a parlare.
"Beh si dia il caso che tu mi devi ancora raccontare di come hai fatto pace con Sabrina"
"È vero, aspetta, tu come lo sai che ci ho chiarito?" si acciglia.
"Ti vorrei ricordare che sono circa due settimane che esco con la sua migliore amica, terra chiama Khvicha"
"Ah beh se è per questo manco tu mi racconti niente"
"Scusa" diciamo insieme e poi scoppiamo a ridere.
"Chiamiamo Eljif e facciamo un bel confessionale?"
"Ci sto vai, nel frattempo fifa, ti distruggo"
"Sisi credici".

Ciao ragazze, ecco a voi un nuovo capitolo, spero non ci siano errori, peccato per il risultato sta sera meritavamo molto più di un pareggio, ma si va avanti sempre a testa alta. FORZA NAPOLI SEMPRE💙🇪🇪

ATTRACTION || GIOVANNI DI LORENZODove le storie prendono vita. Scoprilo ora