Gonna nera stretta, camicetta azzurra, le solite décolleté nere e sono pronta per una nuova giornata di lavoro. Un'ultimo sguardo veloce allo specchio e posso uscire di casa.
Saluto mia sorella Yasmin mentre mi dirigo nel box per prendere la macchina.
Arrivo al lavoro puntuale come un orologio svizzero, come sempre d'altronde; non sopporto i ritardi ne i ritardatari, specialmente nel lavoro. Tengo a queste cose e sono molto seria a rispettare le regole qui. La stessa cosa non si può dire quando sono fuori dall'ambito lavorativo, li mi trasformo per bene in un'altra persona: per carità tengo sempre bene a mente i miei principi fondamentali, ma mi comporto da spirito libero, non rispetto sempre le regole, sarei capace di spararmi pacchetti interi di Black devil al cioccolato. Spesso torno a casa alle quattro di mattina e alle sei e mezza la sveglia suona.
Qui non tocco neanche una sigaretta e mi comporto da perfetta segretaria efficiente e brava con i clienti. Elisabetta, il mio capo, non smette di ripetermelo per due minuti: che sono la miglior segretaria che abbia mai avuto e che svolgo il mio lavoro divinamente. Di questo non posso che esserne felice, specialmente perché il mio lavoro frutta bei soldi che finiscono sul mio conto alla fine di ogni mese.
Dei soldi non mi posso lamentare: la mia famiglia è abbastanza benestante, abbiamo una bella villa, due cani tra cui la mia chihuahua Dea e l'husky di mia sorella, Alaska. La mia stanza è perfetta, stile shabby, pareti bianche e un letto enorme pieno di cuscini. Ho una cabina armadio e sono ossessionata dalla moda. I miei genitori sono stupendi e gli sarò per sempre grata per aver strappato me e mia sorella da una situazione di cui non mi piace parlare.
Insomma non mi posso lamentare della mia vita.
Quello che la gente non sa è che io non sono tutta apparenze, spesso sento parlare di me solo per il mio aspetto esteriore: 'Jamila è bellissima, con quegli occhi ghiaccio e i capelli scuri. Jamila ha un gusto stupendo nel vestire. Invidio la sua pelle che sembra abbronzata tutto l'anno. Jamila ha un fisico perfetto. Jamila ha una vita che vorrei avere anch'io e blablabla.'
La gente non direbbe di me tutte queste cose se avesse anche una minima idea di quello che ho dovuto affrontare io in passato. Nessuno direbbe che vorrebbe essere me, nessuno. E sono io stessa che non auguro a nessuno di essere me, perché è complicato convivere con il mio passato, anzi è terribile. Nessuno sa dei miei incubi notturni, nessuno sa che spesso non chiudo occhio per la paura di sognare ancora un'altra volta la stessa terrificante scena. Solo Yasmin può capirmi, perché anche lei ha subito le mie stesse identiche cose. Lei però è diversa, lei è forte e non è ancora così presa da queste cose come me.
Infondo sono passati 17 anni da quando siamo in Italia... per me è difficile però, è difficile capire come certe cose possono accadere.《Jamila puoi andare a casa, chiudo io l'agenzia》la voce di Elisabetta mi richiama dal continuo ticchettio emesso dalle mie dita sulla tastiera.
《Perfetto, a domani allora》raccolgo la mia adorata Michael Kors da sotto la scrivania e esco diretta in macchina.
A casa dopo aver riempito di coccole la mia piccola Dea, salgo in camera per prepararmi. Esattamente 5 minuti fa la mia amica Eleonora mi ha chiesto se mi andava una serata al Glam, una discoteca che dista davvero pochissimo da casa mia.
Si potrebbe mai rifiutare una richiesta del genere? Ovviamente no.
Faccio una doccia veloce, spazzolo i capelli, mi trucco gli occhi con eyeliner e ombretto bianco perla. Indosso un top rosso abbinato a pantaloncino a vita alta con righe bianche e blu. Assolutamente tacchi e pochette glitterata.
Uscendo da casa saluto i miei. Loro non mi dicono mai niente sul fatto che me ne sto notti intere in giro, in fondo ho 23 anni e non gli ho mai dato problemi. Mi comporto bene e rispetto i loro divieti, certo è che se una volta mi chiedono di restare a casa non mi oppongo affatto. Sono orgogliosi di me e io di loro per le persone che sono. Andiamo molto d'accordo, da quando viviamo in sieme abbiamo sempre avuto un bel rapporto.
Eleonora e Clarissa mi aspettano all'entrata del Glam, siamo un trio perfetto: belle, simpatiche e SINGLE. Pensiamo solo a divertirci e goderci questi anni stupendi della nostra vita. Tra noi io sono l'unica a non aver mai avuto una storia importante: non sono mai stata innamorata veramente, solo storielle da due mesi e poi la fiamma si spegneva. Loro invece sono reduci di storie durate anni e anni, dopo le quali hanno riscoperto cosa davvero significa divertirsi. Storia seria? Mai e poi mai. Con me al massimo duri una settimana e neanche ti azzardi a portarmi al letto. Voglio godermi la vita e non stare segregata perché lui altrimenti è geloso... oh nossignore, ti sistemo per le feste se osi fare così!《E questa sarebbe la fila per entrare?》esclama incredula Clarissa indicando il casino di gente all'ingresso della discoteca.
《Nono, aspetta qui ti faccio vedere io come si fa》sorrido compiaciuta per quello che sto per fare. Eleonora e Clarissa annuiscono convinte e io metto in atto il mio piano. Cammino stando bene attenta ad ancheggiare avvicinandomi al sicuro PR.
《Sei in lista?》chiede l'uomo serio.
Io sfoggio uno dei miei sorrisi più disarmanti e rispondo. 《Oh no, mi dispiace tanto ma non ho fatto in tempo》appoggio la testa sulla sua spalla e prendo la penna dalla tasca della sua giacca. 《Ma posso rimediare》scrivo velocemente sul foglio che tiene in mano: 'Jamila Imari with Girls'.《Ecco fatto, ora sono in lista》 sorrido ancora chiamando le ragazze. Ora siamo dentro: questo è quello che definisco paraculate.
Dimenticavo che le 'Girls' siamo noi tre. È così che ci conoscono qui, dai tempi del liceo.
Mentre le ragazze se ne stanno sedute ai divanetti del privè, io aspetto che il barista mi porga i nostri cocktail ghiacciati.
《Jamila, vieni qua e manco avverti?》mi volto al suono della sua voce.
《Alessio oh! Non sapevo che stavi qua stasera... vieni, dillà ci sono le Girls》indico i cocktail sul bancone e lui li prende da perfetto gentiluomo.
Alessio è quasi il mio migliore amico, ci conosciamo dalla quarta superiore e anche se spesso non ci vediamo restiamo sempre uniti e ci vogliamo un sacco bene.
《Ragazze, c'è Alessio》dico entrando nel privè.
Si salutano e cominciamo a parlare del più e del meno, fino a quando i bicchieri sono vuoti fino all'ultima goccia. Direi che sono abbastanza stufa di starmene con il culo sul divano, quindi mi alzo per andare in pista. Mi piace ballare e agitare i capelli in pista. Mi piace quando i bei ragazzi mi invitano a ballare con loro. E infatti nel giro di pochi secondi ecco che un tizio con gli occhi grigi si avvicina per ballare con me. È molto bello, sisi. 《Sei bellissima zuccherino》la sua schifosissima voce impastata dall'alcol mi fa ribrezzo quanto il nomignolo con cui mi ha appellato.
Mi sposto velocemente da lui. 《Dai zuccherino so che non aspetti altro che stare sotto le lenzuola con me》sbatto gli occhi per la sua sfacciataggine. 《Come scusa?》quasi urlo scandalizzata. 《Porta immediatamente il tuo culo lontano da me》continuo dimenticando la mia finezza di donna. Quello ride di gusto prima di dileguarsi definitivamente.
È proprio vero, i più belli sono i più cretini.
Me ne torno al privè ma delle Girls e di Alessio non c'è traccia, quindi decido di tornare in pista per ballare un pò. Incontro Alessio tra la folla e balliamo insieme: almeno lui non fa ribrezzo. 《Ale vado due secondi al bagno, non sparire perfavore》lui ride alla mia affermazione e annuisce.
Cammino veloce senza guardare davanti, evitando così che le mie adorate scarpe vengano calpestate.
Sono quasi arrivata davanti la porta del bagno che qualcuno vede bene di aprirla e colpirmi in pieno.
Ne esce un ragazzo troppo alto per i miei gusti, con un sorriso fin troppo paraculo. 《Dannazione esisto! Chiedere scusa mai?!》mi altero con tono piccato, vedendo il suo continuare a starsene muto e con quella faccia da schiaffi a fissarmi.
《Guarda ndo cammini a prossima volta》ribatte di tutta risposta.
Incatena i suoi occhi ai miei e fa una smorfia da coglione. Noto solo ora le sfumature verdi all'interno delle sue iridi. 《Vai al diavolo》sputo fuori prima di spingere la porta del bagno delle ragazze ed entrare. Ma chi si crede di essere sto tizio? Dio sceso in terra? Mi sistemo il trucco e lavo le mani. Uscendo dal bagno lo trovo ancora lì, come se mi stesse aspettando. 《Vuoi ballare?》la sua richiesta mi lascia spiazzata, fa il coglione e mi chiede di ballare. Mi avvicino al suo orecchio sussurrando: 《Te lo puoi scordare》poi me ne torno tra la calca ancheggiando a dovere.
La serata passa veloce dopo che ho ritrovato le Girls in pista. Con le nostre cazzate e conquiste è impossibile annoiarsi.
Torno a casa che sono le cinque: mi ci vorrà una gru per buttarmi giù dal letto.HOLA
Salve gente di wattpad, per chi mi conosce sono tornata per chi non mi conosce, benvenuti nel mio mondo.
Con questa storia nuova volevo spezzare un po con l'ambito 'amici' ma restando sempre con il nostro Mattia.
Siete curiosi almeno un pò di Jamila e il suo misterioso passato? Intanto lei dice che non augura a nessuno di essere come lei, ma signori: IO VORREI ESSERLO! Una villa, Michael Kors, cabina armadio... chiamasi bella vita. Ok il primo incontro fugace con Mattia è avvenuto, mettete tante stelline e commentate per dirmi cosa pensate, a breve prossimo capitolo.
Un kiss, Alice ♡♡
STAI LEGGENDO
Curami //Mattia Briga [momentaneamente sospesa]
FanfictionHai presente quella ragazza con i capelli scuri e gli occhi ghiaccio, quella così bella da toglierti il fiato? Ma come no, quella che si veste sempre in tiro e lavora come segretaria all'agenzia immobiliare di Elisabetta... dai su, quella che ha la...