Il suono stridulo della sveglia mi fa aprire gli occhi di scatto e mi maledico più volte per non essere rimasta a casa ieri sera.
Da brava però, mi trascino velocemente giù dal letto per prepararmi: un'altra lunga giornata di lavoro mi attende.
Dea dorme ancora ai piedi del mio letto, beata lei!
Dopo essermi fatta una doccia gelata, scelgo una camicetta bianca, un pantalone a vita alta nero e le solite décolleté.
Sono in anticipo nonostante il sonno, quindi perdo tempo ad acconciarmi i capelli e fare colazione.
Michael Kors e chiavi della macchina alla mano e sono pronta per uscire.《Buongiorno, scusa il ritardo》 entro in agenzia rivolgendomi ad un Elisabetta con il capo chino su mille scartoffie. 《Buongiorno a te... ma quale ritardo, tu sogni troppo Jamila》scherza lei divertita.
Io scuoto la testa andandomi a sedere alla mia scrivania.
《Oggi siamo sommerse di lavoro, abbiamo minimo tre appuntamenti e quella sfaticata di Vanessa ha preso ancora un'altro giorno libero... prima o poi la sbatto fuori》si lamenta Elisabetta.
《Chi ti crede più, glielo dici da mesi eppure lei è ancora con il suo fondo schiena su quella scrivania... ci serve una nuova dipendente, non possiamo andare avanti con lei. È inaffidabile》ribatto io.
Elisabetta annuisce esasperata.
《Alla prossima la caccio, lo giuro. Dobbiamo mettere un annuncio che cerchiamo dipendenti, perché tanto me ne serve un'altro con o senza Vanessa》
Annuisco e mi metto al lavoro.
Mentre sono con la mente completamente immersa nel lavoro, con le cuffiette nelle orecchie che stranamente mi aiutano a concentrarmi meglio, la voce di Elisabetta mi chiama più volte. Tolgo una cuffia. 《Scusami Eli, dimmi pure》dico continuando a tenere gli occhi fissi sullo schermo del computer. 《Occupati di questo ragazzo, che io sono impegnata con la signora》
Alzo gli occhi e non ci posso credere: è il tizio della porta di ieri al Glam.
Ammicca nella mia direzione. 《Non credevo ci saremmo rivisti così presto》parla con voce calma e divertita. Ha proprio una faccia da schiaffi con quel cappellino con la visiera girata sulla nuca.
《Aveva un appuntamento?》faccio finta di non averlo mai visto e mi fingo indifferente ai suoi sguardi che mi fanno venir voglia di mollargli una sberla.
《Si, Mattia Bellegrandi》risponde il tizio. 'Ah, ti chiami Mattia', penso dentro di me.
Sfoglio l'agenda e trovo il suo nome scritto sotto il 10 giugno.
《E tu invece come ti chiami?》sembra quasi mi avesse letto nel pensiero.
《Non sono affari suoi questi》rispondo. 《Ora mi vuole illustrare quale appartamento desidera acquistare? Oppure affittare?》faccio finta davvero di non averlo mai visto, non che me ne freghi qualcosa ovvio, ma sto lavorando e come sempre serietà e professionalità qui.
Dopo una lunga ora per scegliere una casa convincente da andare a vedere finalmente vengo liberata da questa tortura. Non ha fatto altro che fare battutine, lasciarmi sguardi e mille altre cose che mi stavano facendo diventare verde dalla rabbia.
《Domani alle 15:00 puntuale per vedere l'appartamento. Non voglio neanche un minuto di ritardo, sono stata chiara?》lo ammonisco.
Mi piace fargli credere che andrò io per mostrarglielo, ma si sbaglia, ci andrà Vanessa o Elisabetta.
《Se ci stai tu senzanome, per me va benissimo》ribatte divertito.
《Ti piacerebbe》rispondo prima di invitarlo con calma e sincerità a portare la sua presenza fuori dall'agenzia.
《Ma vi conoscete?》è quello che chiede Elisabetta appena Mattia esce dalla porta.
《Conoscerci? È un povero cretino che ho incontrato ieri sera in discoteca》rispondo.
《Capisco...》dice lei con l'espressione di chi la sa lunga.
《Cos'è quella faccia?》
《Mh niente》e torna con la testa sulle scartoffie.
《Se lo dici tu》alzo le spalle.
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《Yasmin porta immediatamente Alaska fuori di qui!》urlo a mia sorella nell'altra stanza.
Questo cane per quanto buono e bello, è un demonio casinista. Salta sui letti, rosicchia le scarpe, fa i dispetti e soprattutto rompe le scatole alla mia raffinata Dea.
《Datti pace Jamila》sbuffa mia sorella entrando in camera.
《Hai il ciclo per caso?》continua prendendosi il cane.
《No ho gli incubi》rispondo secca.
《Ah》risponde lei rabbuiandosi. 《Scusa》viene accanto a me e mi bacia una guancia.
《Oggi ho lo psicologo alle cinque, spero di non dare di matto anche stavolta》comunico.
《Vedrai che più andrà avanti e più andrà meglio》mi consola mia sorella. 《Lo spero proprio Yasmin》
Dopo questo breve momento di 'pace', mi alzo dal letto per vestirmi e andare a lavorare.《Chi di voi due andrà a far veder l'appartamento a Bellegrandi?》esclamo rivolta ad Elisabetta e Vanessa.
Loro scrollano le spalle.
《Credo proprio che ci andrai tu, Vanessa è impegnata con Di Blasio e io ho mille appuntamenti》
Sbarro gli occhi incredula.
《Devo andare con il povero cretino? Vi odio entrambe》sbraito mettendo il broncio.
Loro se la ridono di gusto e a me tocca raccogliere borsa e riviste per andare all'appuntamento.
E così in meno di due giorni, devo rivedere questa persona che non mi sta particolarmente simpatica.《Alla fine sei venuta tu》la sua voce mi fa sobbalzare.
《Ben 10 minuti di ritardo》rispondo agitando il cellulare davanti la sua faccia.
《Che c'è, c'hai fretta?》insiste Mattia.
《Saranno anche cazzi miei, no?》
《Ora andiamo che non ho tempo da perdere》concludo.
La casa è una bella casa, niente a che vedere con la mia, ma ugualmente bella.
《Allora qui, come può vedere ci sono due camere da letto, molto spaziose e confortevoli》cammino ancora. 《La cucina è molto piccola ma per compensare c'è il salone, lo spazio più grande della casa come può notare... è ampio, luminoso, arredabile con bei mobili. Se vuole un consiglio darei una verniciata alle pareti, questo verde acido è bruttino》mi sposto verso il bagno.
《Qui abbiamo un bagno abbastanza grande, ha la vasca e le piastrelle sono in ceramica》
《Infine c'è un grande terrazzo con una bella vista, guardi pure lei stesso》gli faccio segno di passare.
《Si me piace, credo proprio che la prenderò》dice sorridendo.
Io tutta euforica per essermi tolta velocemente dai piedi questo appuntamento, gli mollo le carte da firmare con un sorriso a 32 denti.
《Sorridi più spesso, che sei bella》il suo commento mi lascia perplessa due secondi: ma questo cosa mai vorrà dalla mia esistenza. Mi limito a scuotere la testa assente prima di dirigermi alla porta d'ingresso.
《Me lo voi di il nome tuo?》sembra un bambino che chiede alla mamma un giocattolo nuovo, mentre mi guarda quasi con gli occhi sognanti.
《Jamila, mi chiamo Jamila. Sei contento adesso?》rispondo, poi apro la porta e chiamo l'ascensore.
《Che nome particolare, sei indiana?》continua lui.
Quasi non gli mollo una sberla.
《Sono araba, precisamente dell'Arabia Saudita per tua informazione》lo informo alterata.
Lui alza le mani. 《Scusame tanto, comunque me piace il nome tuo, è bello》dice sorridendomi ancora. Mi accorgo ora di quanto il suo sorriso sia rassicurante.
《Grazie, lo so bene》comunico alzando le sopracciglia.
《Ah modesta la ragazza!》esclama lui ridendo. Gli faccio l'occhiolino.
《Lo so Bellegrandi》 ripeto ancora una volta.
《Se non voi chiamarmi Mattia, puoi chiamarmi Briga. È il mio soprannome》annuisco.
《Va bene Briga, allora ciao》sto per entrare in macchina quando... 《Dai andiamo a farci na passeggiata, te va?》chiede lui.
Alzo gli occhi al cielo. 《Ho da fare, sono già occupata》sembra rabbuiarsi un po'.
《T'accompagno e poi usciamo》insiste.
《NO》dico decisa, dallo psicologo insieme? Ma è impazzito? Non saprà mai che vado dallo psicologo.
Lui allora decide di lasciar perdere.
《Venerdi allora, venerdì te porto in un posto》alzo le sopracciglia. 《Solo pe conoscerci》si affretta ad aggiungere.
《Va bene, va bene》rispondo al solo costo di farlo stare zitto.
《Te passo a prende a casa, ndo abiti?》continua.
《All'Eur, vicino al laghetto. Qualche traversa più avanti. È impossibile che non la riconosci è una villa》e senza dargli il tempo di ribattere chiudo la portiera e parto a tutto gas.
Dio, questo ragazzo mi farà diventare pazza.HOLA
Eccomi con il nuovo capitolo, ho visto che il precedente vi è piaciuto quindi ho postato in fretta.
Bene, ditemi cosa ne pensate e mettete tante ☆
Mi dileguo, a presto.
Un kiss, Alice ♡
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Curami //Mattia Briga [momentaneamente sospesa]
FanfictionHai presente quella ragazza con i capelli scuri e gli occhi ghiaccio, quella così bella da toglierti il fiato? Ma come no, quella che si veste sempre in tiro e lavora come segretaria all'agenzia immobiliare di Elisabetta... dai su, quella che ha la...