Preziosa

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Ti farò entrare nei miei sogni, se posso essere nei tuoi.

Sono indaffaratissima: mille cose da fare, il lavoro, i preparativi della festa di stasera.
Io e mia sorella siamo solite dare feste a casa nostra una o due volte al mese, ogni volta con un tema diverso. La festa di stasera sarà un 'White party' dove tutti dovranno vestirsi con almeno un capo bianco.
Amo dare feste, perché i nostri amici si divertono e sono felici di partecipare; inoltre mi sembra di essere in America dove si fanno continuamente party.

Non vedo Mattia da sabato scorso, esattamente una settimana fa, perché è dovuto partire con la sorella per non so dove... ma stasera ci sarà e non sto aspettando altro.
Ci siamo scritti ogni tanto su whatsapp, dopo il messaggio di sabato sera. Sto bene quando parlo con lui, sembra che faccia scomparire la negatività dalla mia testa, è come se quando parliamo mi dimentico del resto.

MATTIA P.O.V

Tra due ore c'è la festa da Jamila, e come immaginavo ho fatto il conto alla rovescia.
Il suo messaggio di sabato sera mi ha fatto capire che sta aprendo uno spiraglio per farmi entrate nella sua vita. Starò bene attento a non fare passi falsi, perché so già benissimo che basta un niente per fargli sigillare tutto buttando via la chiave.
È diversa dalle altre ragazze con cui so stato, è una persona complicata, ci vuole molto impegno per riuscire a decifrarla... io forse un po' ci sono riuscito.
Le ragazze solitamente mi si buttano addosso e vogliono una sola cosa da me. Lei no, lei non fa così e sono io stesso a non volere niente del genere da lei... certo non metto in dubbio la sua bellezza sconfinata, il suo corpo perfetto, ma lei non mi fa l'effetto che mi fanno molte ragazze, cioè solo sesso. Credo che Jamila non mi farà mai quell'effetto.
Prima di incontrare lei mi sentivo anche con tre ragazze assieme e poi ero capace di allontanarle tutte e tre. Potevo andare al letto con due ragazze diverse in una settimana, poi io non le richiamavo e loro non richiamavano me: a loro andava bene, a me anche.
Da quanto ho incontrato Jamila non faccio più questo; lei ha questo strano potere su di me e io manco capisco il motivo.

JAMILA P.O.V

Finisco di arricciare l'ultima ciocca di capelli e mi guardo allo specchio soddisfatta.
《Yasmin cosa ti metti?》urlo a mia sorella nell'altra stanza.
《Sto cercando adesso, vieni》risponde lei.
Mi dirigo a grandi passi nella sua stanza, poi entro nella sua cabina armadio.
Lei mi mostra un vestitino di pizzo bianco e delle scarpe argento.
《Uno schianto Yasmin》approvo la sua scelta.
《Tu? Hai deciso?》chiede lei.
《No, ma credo proprio che ti ruberò questi》dico prendendo due cose dal suo armadio.
《Si chiamano Pietro cara》
《Si come no, tornano indietro》rispondo correndo nella mia stanza.
Frugo velocemente nella cabina armadio e mi vesto.
Crop top bianco a manica lunga e larga, gonna a tubo bianca, scarpe oro. In testa ho una fascetta con i fiori che ho preso da mia sorella. Trucco sui toni dell'oro e marrone con rossetto pesca. Sorrido al mio riflesso nello specchio e sono pronta.
Yasmin chiama al telefono i nostri genitori per dirgli di non preoccuparsi, che non faremo danni e ci comporteremo bene; loro lo sanno che non facciamo mai casini, quindi non si preoccupano tanto, ma una telefonata per qualche rassicurazione non fa male. Stasera si sono presi una serata per loro, ogni tanto fa bene.

Sono le 21:30 e il campanello ha già cominciato a suonare più volte: già una quindicina di persone se ne stanno in giro per il giardino fumando, spizzicando qualcosa da mangiare o chiacchierando. Ovviamente anche la piscina è inclusa nel party, ma a quello si penserà più tardi.
Suonano un'altra volta ed Eleonora e Clarissa entrano.
Sono le miei amiche di sempre, non saltano l'appuntamento di una festa. Più tardi arriva anche Alessio e un mucchio di altra gente tra amici di Yasmin o miei.
Di Mattia ancora non c'è traccia.
《Che mi racconti?》chiede Alessio mentre stiamo seduti su una sdraia un po' in disparte.
《Vuoi davvero che ti assilli con le mie pene?》dico scherzando.
《Certo, sono il tuo migliore amico, no?》
《Vuoi sapere di Mattia già lo so》sbuffo ed inizio a raccontargli tutto, includendo supposizioni, pareri, sensazioni e così via.
《Voglio farlo entrare nella mia vita completamente, ma non so se è la cosa giusta》concludo.
《Non lo saprai mai se non ci provi》ribatte.
《Ci sto già provando》rispondo sorridendo.
《Mi aveva detto che veniva stasera, ancora non è arrivato però. Che mi sta prendendo in giro questo creti-》noto che Alessio fa più volte dei gesti per dirmi di stare zitta, ma non ne capisco il motivo finché non mi indica una figura fin troppo familiare vicino a lui.
Mattia è qui, bello più del solito con maglia bianca e pantaloncini grigio chiaro.
Che figura di merda ho fatto però! Alessio ride, e quando ho il coraggio di incrociare lo sguardo di Mattia, noto che ride anche lui.
《Ops》mi limito a dire con un sorriso innocente stampato sulla faccia.
《Vabbé dopo sta figuraccia io vi lascio》Alessio si dilegua mentre ride ancora.
《Buonasera》dico mentre sono ancora rossa per la vergogna.
Mattia smette di ridere e va a sedersi dove stava Alessio.
《Sera amò》risponde lui.
《Sei bellissima stasera》continua avvicinandosi quel tanto che basta per baciarmi una guancia
《Grazie》rispondo con un sorriso. 《Anche tu stai molto bene》aggiungo.
《Grazie lo so》sogghigna mentre lo dice.
《Il solito idiota》gli faccio notare.
Lui fa una smorfia divertita.
《C'hai na casa da sballo》dice indicando intorno a lui. Io sorrido.
《Grazie, è merito dei miei genitori, hanno costruito loro tutto questo negli anni》dico.
《Ti va un giro turistico?》aggiungo ridendo e alzandomi.
《Certo》risponde Mattia.
Passeggiamo nel giardino fino ad arrivare in casa. Qui è territorio off-limits per gli ospiti, ma Mattia entra perché lo decido io. I ragazzi e le ragazze se potessero utilizzerebbero le stanze per scopi discutibili, e non mi pare il caso.
《Penso che se avessi una casa normale, la amerei allo stesso modo di questa, semplicemente perché è casa》gli dico mentre entriamo in soggiorno.
《Non mi sono mai vantata per quello che ho. Una persona non si giudica da quello che possiede, ma da quello che è... purtroppo spesso sento parlare di me solo per come mi conoscono apparentemente》continuo.
《Io non ti giudico dalle apparenze》ribatte Mattia.
《Infatti con te è diverso...》confesso.
Mattia mi accarezza una guancia. Mi lascio andare a quel contatto appoggiando il viso sulla sua mano.
《Davvero?》chiede lui.
《Si Mattia, davvero》ho gli occhi chiusi ma posso quasi sentirlo sorridere.
《Fammi entrare nel tuo mondo allora》ribatte.
Sospiro e apro gli occhi. 《Presto Mattia, dammi tempo》annuisce e ricominciamo il giro della casa.
《Amo queste scale, vuoi vedere la mia discesa trionfale?》scherzo e lui annuisce ridendo.
《Va bene》salgo le scale correndo.
Scendo camminando da perfetta top model, come nei film dove di vedono le ragazze con abiti lunghi e maestosi scendere dalle scale.
Mattia applaude e ride contagiando anche me.
《Che dici, è venuta bene?》chiedo.
《Perfetta amò!》mi fa l'occhiolino.
Salgo di nuovo e scendo ancora mettendomi in posa su uno scalino.
《Aspetta un attimo》mi scatta una foto.
《Sembri una principessa》sorride quando dice queste parole e pare che il tempo si sia fermato per un attimo.
《Lo ero》bisbiglio piano.
《Che cosa?》dice Mattia. Deve aver sentito comunque, merda.
《Niente》mi affretto a rispondere.
Lo trascino al piano di sopra in modo tale da fargli scordare il discorso. 《La mia camera》esordisco entrando.
《Wow, ti rappresenta proprio》mi fa notare. Io sorrido.
《Vedo che ti è piaciuto parecchio il peluche》afferma indicando l'elefante sul divano.
《Io lo amo Mattia!》quasi urlo.
《Si chiama Nawal》lo informo.
Mattia storce il naso. 《Che significa?》chiede.
《Dono... è un nome bellissimo, mi piacerebbe tanto averlo》confesso.
《E il tuo cosa significa?》chiede ancora una volta.
《Significa bellissima》rispondo.
《Non avevo dubbi》ribatte ghignando.
Scuoto la testa sorridendo.
《Questa è di mia sorella》dico entrando nella stanza davanti.
Mattia prende una foto dove ci siamo io e Yasmin mentre ci guardiamo e sorridiamo.
《Immagino che tu le voglia molto bene》dice.
《Yasmin è una sorella ma anche una migliore amica... si, ci vogliamo un'infinità di bene》
《Quanti anni avete di differenza?》chiede.
《Nessuno, lei ha ventitré anni come me》
Mi sta per chiedere come sia possibile quando io cambio discorso a faccio uscire il cane di Yasmin dalla stanza.
《È bellissimo questo cane, ne avevo uno uguale quando ero piccolo》dice Mattia fermandosi ad accarezzare Alaska.
《È un demonio!》lo avverto.
Poco più tardi torniamo in giardino, altrimenti gli altri ci daranno per dispersi.

《Riccardo》urlo al ragazzo moro poco lontano da me.
《T'ho beccato finalmente》risponde lui venendo qui.
《Non vi smentite mai eh!》dice lui riferendosi alla festa.
《Hai visto si?! Comunque ti presento Mattia》rispondo indicando quest'ultimo vicino a me.
《Noi già ce conosciamo》mi informa Riccardo.
Io faccio una smorfia di sorpresa.
《E da quando?》chiedo.
《Da na cifra, vero fratè?》ribatte Mattia a Riccardo.
《E anche Davide con Giulia so amici in comune》continua Riccardo.
Rimango sorpresa ad ogni parola.
《Cioè tu conosci tutti questi amici miei e non me lo hai mai detto?》domando a Mattia.
《E io che ne sapevo che erano pure amici tua》controbatte ridendo.
Restiamo a chiacchierare del più e del meno insieme a Riccardo. Più tardi si aggiungono anche Davide, Alessio e Giulia.
Giulia è la ragazza meno seria del mio giro di amicizie; non andiamo particolarmente d'accordo dai tempi del liceo, cerca sempre di stare al centro dell'attenzione, va a letto con ragazzi diversi una sera si è l'altra pure e ci prova continuamente con Alessio... quello che non ha capito è che a lui non gliene frega niente.
Presto la sua vocetta stridula mi comincia a dare fastidio e trovo una scusa per alzarmi e andarmene verso la piscina, dove tra poco tutti si faranno un tuffo.
Sono la padrona di casa, quindi anticipo i tempi: mi tolgo top, scarpe e gonna rimanendo in costume, poi mi tuffo in acqua. La sensazione di un bagno in piscina alle 10 di sera equivale a dire perfezione.
Dopo poco non sono più l'unica a stare in questa piscina e vedo Mattia avvicinarsi.
《Vieni?》dico schizzando un po di acqua sulla sua faccia. Lui spalanca la bocca per la sorpresa.
《Mo te faccio vede io》si toglie velocemente i vestiti e entra in piscina. Mi riempie di solletico e quasi non affogo per quanta acqua mi sta entrando in bocca. Lo imploro di smetterla e dopo non so quanto questa tortura finisce.
《Sei sempre bellissima, pure con tutto il trucco colato》sussurra nel mio orecchio.
《Merda!》urlo. 《Non mi ricordavo di essere truccata》Mattia ride e la voglia di mollargli una sberla è tanta.
Faccio del mio meglio per pulirmi la faccia. 《Che significa questo tatuaggio?》chiede Mattia cambiando discorso e sfiorando la pelle del mio fianco.
Sorrido. 《È una scritta in arabo, significa 'preziosa'. Questo tatuaggio ha una storia lunga... si tratta della mia vita, sta lì per ricordarmi che la mia vita è preziosa》spiego.
《Di te mi piace questo essere così profonda, non sei superficiale neanche un po', ogni cosa de te ha un significato preciso》mi dice Mattia continuando a tenere i suoi occhi nei miei.
《Un giorno capirò come fai a decifrarmi così bene》gli comunico.
Mattia mi abbraccia e intorno a noi la gente urla, parla, c'è musica, ma qui pare che il tempo si sia fermato.
《Io sono disposta ad aprire i cassetti dei ricordi più terribili, posso raccontarti di me fino in fondo, ti apro il mio cuore Mattia Briga... ma tu non devi distruggerlo, altrimenti le porte verranno chiuse per sempre》gli sussurro dopo un'infinità di tempo.
《Te lo prometto》risponde staccandosi e sorridendomi.

Il tempo è volato e ormai la gente se ne è tornata a casa. Sono le tre di mattina e i miei stanno per tornare, a quanto pare stasera festa anche per loro.
Mattia e Lorenzo sono rimasti e stanno aiutando me e Yasmin a sistemare il giardino: belle quanto volete le feste, ma poi che palle rimettere in ordine.
Ho finito di raccogliere l'ultimo bicchiere da un tavolino quando i miei entrano dal cancello.
《Ciao ragazze》salutano i miei entrando.
《Vi siete divertiti?》aggiunge mio padre sorridendo.
Noi annuiamo e diciamo che possono andare a dormire perché abbiamo sistemato tutto. Così loro entrano in casa.
Lorenzo va via poco dopo e quando sta per farlo anche Mattia io lo blocco.
《Resti con me stanotte?》chiedo e subito dopo mi maledico per averlo detto veramente.
《Tu vuoi?》risponde lui alzando le sopracciglia.
《Si》rispondo incerta.
Mattia sembra molto pensieroso quando entriamo in casa, e lo rimane anche quando mi chiudo in bagno per lavarmi i denti e mettere il pigiama.
Quando mi metto al letto e lui si stende accanto a me, capisco il motivo di tutto questo pensare.
《Jamila posso farti una domanda?》chiede.
Io mi volto per guardarlo in faccia.
《Si, dimmi》rispondo curiosa.
《I tuoi non somigliano affatto ne a te ne a tua sorella, tua sorella ha 23 anni come te... Jamila tu sei stata adottata》dice più che a domanda come un'affermazione.
Sbianco dopo la sua risposta: come diavolo è possibile? Come diavolo è riuscito a capirlo? 《Mattia io...》inizio ma non riesco a finire la frase. 《Si Mattia, anche Yasmin》facendomi coraggio pronuncio queste parole.
Lui mi accarezza piano il viso.
《Mattia io non mi fido di nessuno, non so perché lo sto dicendo a te》insisto puntando lo sguardo altrove.
《Ti puoi fidare di me, io non sono come gli altri...》continua. 《I tuoi non sono neanche arabi, non è vero? Che cosa è successo prima che venissi in Italia? Che cosa ti hanno fatto?》
Faccio un lungo respiro e parlo.
《Mi hanno distrutta》

HOLA
Perdonatemi per il ritardo, ma l'altro ieri ho avuto lo spettacolo, che tra l'altro mi è andato benissimo e sto al settimo cielo ahhhh vabbé basta ahahaha.
Nel prossimo capitolo scoprirete tutto il passato di Jamila, contenti?
Bien, io mi dileguo.
Kiss, Alice ♡

Curami //Mattia Briga [momentaneamente sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora