⚠️Non adatto ai sensibili, tratta tematiche forti. Linguaggio adatto ad un pubblico consapevole.⚠️
Prologo
Sto ferma, immobile.
Non urlo.
Non piango.
Non riesco a dire ne sentire niente, oltre che dolore.Di nuovo, oggi mi ha portato di nuovo nella mia cameretta dicendo che aveva un regalo per me... stavolta però non ci ho creduto e mi sono opposta. Ma è lui a decidere, è lui che ha il potere e perciò mi ha trascinata di forza.
La camera è silenziosa si sente solo il rumore del letto che cigola e lo schioccare delle sue spinte.
Non ricordavo facesse così male.
Dopo poco questa tortura finisce e sento la sua voce ancora ansimante: "Vestiti cambiati le mutandine e sta'zitta, nessuno conosce il nostro piccolo segreto, vero?" .
Non rispondo, aspetto che se ne vada e solo quando sento la porta chiudere mi alzo dal letto. Ho le mutandine sporche di sangue e il solito forte dolore, poco più in basso della pancia.
Mi cambio e mi rannicchio sul letto, in posizione fetale, mentre provo a chiudere gli occhi. Ma senza risultati.
Ho la testa che sta per scoppiare, vorrei solo sapere dove sono i miei fratelli? Spero solo non siano di nuovo rinchiusi nella loro cameretta in punizione. Mi mancano, e da un po' che non escono dalla loro camera, beh d'altronde questo vale anche per me.
Inizio ad allarmarmi.
In questo momento c'è troppo silenzio.
Niente urla, rumore della televisione, pianti, colpi, piatti o vetri che si frantumato. Il che mi insospettisce abbastanza.
Finché non sento tuonare la voce del mio patrigno che richiama me e i miei fratelli in soggiorno: "Ashley, Benjamin e Jack venite in salotto vi devo parlare".
Inizio ad annaspare. Cosa vorrà?
Titubante esco dalla mia camera, ed intravedo Jackson e Benjamin già in salotto. Sono molto felice di vederli, loro sono la mia gioia e tutto il mio amore è riservato solo a loro. Ma devo fare finta di niente ed ascoltare ciò che ha da dire Marcus, il mio patrigno.
Affianco Jack e noto subito mia madre vicino Marcus, sempre bellissima ma sempre coperta da strati di correttore e fondotinta per coprire i suoi lividi. Ma quando gli chiedo il perché si riempa di il viso di trucco, nonostante non abbia imperfezioni, lei mi risponde: "Amore nessuno è perfetto, possiamo sempre essere di più, perciò il fondotinta mi permette di guardarmi allo specchio senza scoppiare a piangere". In quel momento non capii perché disse ciò, lei era bellissima non avrebbe mai potuto piangere perché si vedeva brutta.
Più avanti capii che non si vedeva brutta, ma sporca e debole.
Marcus interrompe i miei pensieri: "Ci trasferiamo domani". Queste furono le uniche parole che disse. Ben rispose subito: "Tu non puoi sfrattarci via, abbiamo la nostra vita qua. Non lasceremo questa città, dovrai portarci via con la forza, da qui non ci muoviamo".
"Tu fai quello che ti dico mocciosetto del czzzo" disse in risposta Marcus, con voce dura e tagliente. Ma Benjamin non me voleva sapere niente. Al punto che il nostro patrigno disse: " Bene, non volete venire? Ottimo noi domani partiamo chi c'è c'è chi non c'è arrivederci".
E non scherzava... il mattino dopo sul davanzale trovai le chiavi di casa,una lettera da parte di mia mamma e il codice della cassaforte dei soldi che ci lasciò papà prima che morisse, mamma non toccò mai quel denaro.
Ci avevano abbandonati. Eravamo rimasti soli...
Spazio autrice:
Bene... questo è il prologo, lo so un po' pesante, ma è per fondare bene le basi della storia di Ashley e i suoi fratelli. Ditemi cosa ne pensate, spero vi piaccia, lasciate una stellina.
Vi aspetto su tik tok: chanel_renzo.booktok_
Aggiornerò molto presto il prossimo capitolo.
Baci 💕
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Beyond The Love
Romance-"Lei non è solo l'amore della mia vita, ma la mia salvezza e la mia forza in un mondo dove per me contava solo Lei..." Molti ragazzi, molti problemi e traumi da affrontare. All'apparenza stiamo tutti bene con un sorriso stampato sul volto h24, anc...