4- Fido

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▪︎ Katsuki ▪︎

La mattina seguente era iniziata di merda dal principio. Ma ero svegliato sudato, eccitato e perfettamente pronto per prenderlo un culo. Io odiavo il calore, lo odiavo con tutto me stesso perché ero solo e l'ultima volta che non lo ero stato mi avevano stuprato.

Passai un'oretta abbondante a darmi piacere da solo con Fido il vibratore amico.

dopo resi i soppressori e mi vesti per lavoro. Non mi sarei mai messo uno di quei fottuti collari per non essere morso perché tanto ora il mio d'ore era impercettibile, avevo usato il sapone elimina odori, almeno tre cerotti con lo stesso fine e avevo la boccetta di soppressori in tasca.

Anche se andare a fare il giro di ronda con una poderosa erezione del buongiorno non era il massimo.

La cosa che odiavo di più era decisamente essere inconsciamente più gentile del solito, cazzo se mi dava fastidio.

Cioè avevo anche preparato il fottuto pranzo per capelli di merda, conoscendolo non era cambiato di una virgola e si ritrovava sempre a mangiare panino confezionati o nudle precotti.

Arrivato sul solito tetto dove eravamo stati anche il giorno prima mi accorsi che ovviamente quel coglione era in ritardo.

Mi misi seduto sul parapetto aspettando quel ritardatario guardando la città sottostante. Dopo poco capelli di merda era arrivato e io lo avevo capito quando era ancora a dieci metri di distanza perché l'odore di cioccolato e menta mi era arrivato al naso facendomi eccitare ancora più di prima e di certo i pantaloni stretti del costume non aiutavano.

Quando si sedette affianco a me era ormai già mezzogiorno e io stavo morendo di fame. "Ciao! Bakubro ti ho fatto aspettare tanto?" "Tsk, sta zitto capelli di merda ho fame quindi mangiamo."

Gli lasciai poco garbatamente il porta pranzo che avevo preparato per lui in mano e nel frattempo presi il mio iniziando a mgiare. " Oh.. quanto ti devo?" "Tsk, guarda che non l'ho mica comprato"

il rosso arrossì come i suoi fottuti capelli sfoggiando un enorme sorriso.

Si avevo ragione, non era cambiato di un cazzo. "Sai anche cucinare?" "Ovvio, io so fare tutto"

Capelli di merda rise come un coglione e insieme continuammo a mangiare.

La giornata era stata molto tranquilla ed io non vedevo l'ora di tornare a casa da fido. Mancavano 30 minuti e poi ci avrebbero dato il cambio altri eroi per il turno di notte.

Erano stati registrati molti attacchi di villain in quel periodo, soprattutto la LOV cioè la lega dei villain aveva creato parecchio scompiglio e quindi erano subentrati questi turni di ronda.

Però ovviamente la mia fottutissima giornata non poteva assolutamente finire in modo tranquillo, no certo che no. Uno scippatore aveva appena rubato la borsa ad una signora, il suo qurk era evidentemente l'aumento della velocità perché non riuscimmo a prenderlo. Quando tornammo dalla signora che avrà avuto si e no 30 anni la trovammo nello stesso identico punto di prima con le mani al petto e le lacrime che avevano iniziato a scendere sulle guance rosee di quella omega.

Mi maledissi mentalmente ma non potei far altro se non provare compassione, dannato calore.

Misi le mani sulle spalle della omega e mi chinai per guardarla in viso.

"Oi che cavolo c'era in quella borsa?" Credo che capelli di merda si fosse preso un ictus vedendo i mio coprtamento. "Li... m-mi a-avevano appena d-dato lo s-stipentdio... m-mia f-f-figli deve a-andare a s-s-scuola e-"

"non hai altri soldi verò?" Domandai.

L'omega annui e mi ricordai di due anni fa, io senza un soldo con mio figlio appena nato e i miei genitori che se mi avessero aiutato ci avrebbero rimesso loro.

Ormai l'avevo presa sul personale. Non ragionavo più io ma il mio omega.

Io mi sono dovuto spaccare la schiena solo per mantenere me e Arita figuriamoci se avessi dovuto mandarlo a scuola.

Presi dalla tasca il mio fottuto portafoglio che straripante di soldi, prima di riprendere la carriera da eroe avevo lavorato prima come barista e poi come fotografo e in quel momento avevo un bel po' di risparmi.

Lo svuotai e non so neanche quanto fossero quei soldi ma di sicuro erano fottutamente tanti. "Per non essere riuscito a prenderlo." Dissi.

Glieli ficcai nella tasca del giubbotto verde che indossava e feci per andarmene. "m-ma no! Dinamight non c'è né bisogno. Io non posso accettare, questi sono molti di più e non è certo colpa vostra se non lo avete preso... io" La tappetta di cui mi ero già scordato il nome, continuava a farneticare cose senza senso e a me sembrava che mi stessero scartavetrando i coglioni con grattugia.

"Cazzo, Sta zitta comparsa che non sei altro. Non sono mai gentile con nessuno per una volta tanto fammi il favore di tacere e poi chiamami Katsuki" "i-io sono Akiko"

Presi capelli di merda per una spalla e lo costrinsi a camminare.

"Ma Bakugo! Perché hai spillato tutti quei soldi non è da te!" Stava trattenendo un sorriso, lo stronzo.

"Tsk, sta zitto capelli di merda, non erano poi così tanti! E poi basta blaterare voglio tornare a casa da fido"

"uh è chi sarebbe fido?"

"Il vibratore amico" dissi senza neanche voltarmi. Poi aprii la portiera della macchina, salutai il rosso con un cenno della mano e sfrecciai via di lì.

Solo qualche tempo dopo scoprii che capelli di merda era arrossito fino alla punta dei capelli per la mia uscita.

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