12- Che schifo.

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Con i sensi all'erta entrammo nel capannone, anche se una volta entrati si rivelò più un magazzino.

C'era un tanfo davvero vomitevole di feromoni, terrorizzati da parte degli omega, dominanti da parte degli alpha.

Sembrai però l'unico a notarlo, avere un olfatto così sviluppato stava iniziando a darmi sui nervi.

Rassegnato a dover trattenere l'impulso di radere al suolo quel posto, continuai a farmi strada nel magazzino putrido in cui ci trovavamo.

Ad un certo punto dovettimo superare un muro costituito da teli di plastica, il tanfo la dietro peggioro così tanto che dovetti portare una mano al viso per tapparmi il naso.

"Dio, che schifo." Imprecai.

"Tutto bene, Bakugo?" Deku si girò a guardarmi con un sopracciglio alzato.

Ma guarda te che imbecille, gliel'ho detto prima che sento i feromoni che lui ingnora completamente.

"Questo posto puzza di merda." Lo fulminai con lo sguardo, lui alzo gli occhi al cielo e prosegui.

Dopo pochi metri però si iniziarono a sentire mugolii sofferenti. Iniziammo a notare delle gabbie, delle dimensioni di quelle per cani appese alla parete.

Alcune erano impilare l'una sull'altra, altre pendevano direttamente dal soffitto.

Dentro di esse, degli omega.

Tantissimi omega.

A guardarli, si vedevano lividi, ferite aperte e catene giganti tenerli imprigionati al muro.

erano sicuramente deperiti e si vedeva perché erano tutti quasi nudi.

La maggioranza erano ragazze ma c'era anche qualche ragazzo maschio.

Alcuni sembravano anche minorenni, anzi, erano sicuramente minorenni.

Girammo l'angolo e vidi una bambina, che avrà avuto si e no cinque anni, rinchiusa in una gabbia minuscola. Sembrava un trasportino per gatti, cristo.

"Oddio." biascicò Deku, anche lui e il ghiacciolo avevano gli occhi spalancati.

"Dobbiamo chiamare i rinforzi, almeno due squadre di paramedici e trovare al più presto un rifugio per questi disgraziati." Elencai, componendo il numero di Jeanist sull'orologio che mi fungeva anche da telefono.

Quei due non ribatterono nemmeno, si limitarono ad annuire in silenzio.

"Perlustriamo questo posto da cima a fondo, se c'è qualche ferito grave attuiamo la procedura." Parlò Ice-Hot, come se io sapessi che cazzo fosse questa procedura.

"Vi volete segnare di spiegare cos'è, o volete restare qui e continuare a guardarci nelle palle degli occhi?" Domandai ghignando, ero davvero stronzo.

"È una procedura di primo soccorso." Spiegò Deku.

Avevo fatto qualcosa di simile in america solo che lì si chiamava: victim protection plan.

"Capito, allora ci ritroviamo qui appena arrivano i soccorsi." Decisi, ma loro se ne stavano già andando in direzioni separate.

"Tsk." Sussurrai, per poi avviarmi a mia volta tra i corridoi che dovevano essere stati l'inferno di molte persone.

Trovai un paio di persone e con ferite ancora fresche, le feci entrambe uscire dalle gabbie e le curai come meglio potevo.

Gli applicai una crema per lenire il dolore e disinfettare la ferita, era contenuta una delle boccette a forma circolare che portavo sempre dietro.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 13 ⏰

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