Parte 18

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La ragazza aveva appena lasciato quella stanza con il suo solito sorriso e si dirigeva come ogni giorno verso  quella piccola stanzetta, dove vi era un letto per riposare. Gli orari in ospedale a volte erano estenuanti e quindi infermieri e dottori ne usufruivano per riposare un po' e questo non faceva eccezione nemmeno per Suchy.

Si era appena poggiata sul materasso ma la sua mente cominciò a pensare.

Stare dietro a Ren non era una passeggiata. Quel piccolo era una pura carica di energia che non si spegneva mai, ma le piaceva stare con lui, si era affezionata a quei grandi e splendenti occhi color rubino dal primo momento che li aveva incrociati.

Era come se loro fossero destinati ad incontrarsi.

Lei era una ragazzina prodigio.

Uno di quei geni con un gran quoziente intellettivo ed era riuscita nonostante la sua giovane età a  prendere già cinque lauree ed era riuscita a diventare infermiera, ma molti la consideravano solo una semplice ragazzina che per capriccio voleva diventare tale,altri addirittura la ignoravano e questo la faceva sentire fuori luogo.

Infondo era un genio di 12 anni.

Chi poteva prenderla sulserio in quell'ambiente?

Eppure si era fatta valere ed in più di un occasione era riuscita a risolvere delle situazioni che nemmeno gli adulti erano stati capaci di risolvere ed era stata la sua tenacia a far si che tutti si ricredessero su di lei e le sue capacità, al punto tale da essere chiamata dal direttore per un incarico speciale.

-Io? Io dovrei accudire un bimbo di 4 anni?

- Si Suchy. Voglio che tu gli stia sempre vicino e ti curi di  lui.

- Pe-perché io?

-Oramai è qui da ben due anni e spesso è solo e non ha amici, anche perché il suo caratterino è abbastanza  discutibile. Gli altri infermieri non riescono ad avvicinarsi, né cercare di prestargli cure  perché li allontana. Non conosce cosa sia avere a che fare con qualcuno che abbia più o meno la sua età e quindi credo che tu sia la persona giusta ed inoltre sei la nostra migliore infermiera. Se gli capiterà qualcosa tu saprai come aiutarlo.

-È. È MALATO? Se é qui da due anni.....

-No Suchy. Lui è un bambino speciale, che deve essere protetto a qualunque costo. Se dei villain dovessero sapere di lui, sarebbe in pericolo.

Un colpo di tosse per schiarirsi la voce.

-Sono sicuro che tu sia la persona giusta. Col tempo capirai il perché ti abbia scelto.

Ed era vero.

L'aveva capito benissimo il perché fosse speciale, l'aveva visto usare il suo quirk ed era rimasta esterrefatta.

Rigenerazione.

Ma poi aveva visto anche qualcosa che andava oltre.

L'aveva visto da lontano uscire da un vortice quel giorno in giardino e salutare i suoi genitori.

Si era teletrasportato da quel partale ed era rimasta di stucco.

Ren aveva un altro quirk, ancora più potente e questo sarebbe stato davvero un problema per lui se  si fosse saputo e per il momento decise di tacere, cosa che fu rafforzata dopo che parlò col padre di Ren che le chiese quel favore.

~o~

-Suchy so di chiederti tanto ma  ti prego, per il momento non dire a nessuno di quello che hai visto. Abbiamo bisogno di capire prima noi.

-Si signore lo prometto.

-Resta solo al suo fianco. Ha bisogno di te. Si fida solo di te.
Quando sapremo come muoverci, parleremo col direttore.

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