Parte 16

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-MALEDIZIONE NERD. ASCOLTAMI.

Ren era appena arrivato fuori la porta  e le loro voci si udivano ben chiare.

Si bloccò di colpo.

-Non voglio. Non voglio ascoltare.

-IZUKU.

-Lasciami Kacchan.

-NO.

La sua mano rimase sospesa a metà mentre stava per bussare.
Cosa stava succedendo?

-IZUKU, DEVI PROMETTERMELO.

- No. Non voglio. Preferisco .....

-NON AZZARDARTI. NON DIRLO NEMNENO PER SCHERZO.

Ren si appoggiò al muro chiudendo gli occhi, con le mani nelle tasche, aspettando che le acque si calmassero, ascoltando quelle parole con molta attenzione.

-ASCOLTAMI.
Ti prego.

La voce sempre ferma ma si era addolcita.

-Kacchan, lasciami.

-Nerd, non ti lascio. Promettimelo. Izuku, promettimelo. Non farmi stare peggio di come sto.

Lacrime.

- Io-io Kacchan, non chiedermi di farlo ti prego.

-Devi. Io non voglio che ti succeda qualcosa  al posto mio. Tu-tu sei più forte di me, tu puoi farcela senza di me, come ci sei riuscito fino ad ora, ma io....

-Kacchan.

- Io non potrei farcela se dovesse succedere a te, io verrei con te prima o poi.
Capisci!?
Se tutto cambiasse e fossi tu quello che non c'è io io... Non ce la farei come stai facendo tu. Allora a cosa servirebbe la mia salvezza?
.
.
Ascoltami. Promettimi che lascerai tutto così come sta.

Le lacrime lasciarono spazio al singhiozzo.

Ren non riuscí a muoversi. Gli si stringeva il cuore e continuava nel suo silenzio ad ascoltare pensando a come si potesse sentire il sensei. Sensazioni che aveva provato sulla  pelle e non poteva fare a meno di sentire il bisogno di trovare una soluzione che potesse aiutarli a non modificare più di tanto il futuro, ma come? Suchy gli aveva detto che due cuori uniti si ritrovavano sempre e comunque. Cosa poteva fare?
E strinse i pugni nelle tasche.

                     ~o~

-Nerd, guardami.

Le mani chiuse a coppa che tenevano ben saldo il volto  del maggiore mentre quel pollice ne asciugava quelle gocce che scendevano senza vergogna, gli occhi rossi da quel sfregolare delle mani .

-Nerd , apri gli occhi ,ti prego guardami .Guardami come solo tu sai fare. Mostrami i tuoi bellissimi occhi verdi. 

Il suo volto si avvicinò ,non smetteva di osservarlo.

Gli addii sono sempre  stati così difficili e dolorosi . 

Katsuki non smetteva di stringere fra le mani quel volto affondando le dita nelle guance e nei capelli.

-Izuku. Non ho mai pregato nessuno, e, guardami ora.
Ti prego Izuku, guardami.  Nemmeno per me è facile ,ma il mondo ha più bisogno di te che di me. Non vedi. La pace regna in questo tempo e tutto grazie a te. Va bene così.

Le sue mani si strinsero di più a quel viso ,quasi a volerlo imprimere nei suoi palmi  mentre lo sollevava verso di lui facendo sfiorare le loro fronti. Sapeva che ciò che gli aveva chiesto ,dopo quella notte, sarebbe stato davvero come chiedergli di suicidarsi ma sapeva anche che il suo nerd manteneva le promesse e se fosse riuscito a strappargliela ,lui l'avrebbe mantenuta.

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