Party.

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3:10

Non sapevo cosa stavo facendo, ogni cosa era sfocata: le urla, le parole, le persone, la musica e io.
Io ero io, sapevo di esserlo, ma non ricordavo come facevo ad esserlo, sarei potuta essere una di quelle persone che si stava scatendando proprio davanti a me, oppure potevo essere una di quelle due ragazze sedute al tavolo a parlare, o potevo essere la ragazza che si stava baciando con quel ragazzo laggiù, potevo essere chiunque, eppure ero solo una persona sdraiata su un divano di un grosso locale, con un bel vestito, dei bei capelli e il viso di chi si è appena scolato otto bottiglie di birra, come d'altronde avevo fatto...

8:05

Ero pronta, avevo trovato un bel vestito indaco, avevo lasciato i capelli, biondi e mossi, cadere sulle spalle, avevo messo delle belle scarpe con un tacco non troppo alto, che mi aveva gentilmente prestato Phoebe. Phoebe era bellissima, molto più sensuale di me, aveva un bellissimo vestito rosso sangue, scollato dietro, che poteva benissimo permettersi per il suo fisico, aveva i capelli legati in uno chignon, fatto personalmente da lei.
Non volevo di certo camminare con quelle scarpe e rovinarmi i piedi prima ancora di arrivare, ma purtroppo non ci poteva accompagnare nessuno, e non avevamo nemmeno la patente, per cui andare a piedi era l'unica possibilità, il viaggio fu corto, e mi divertì moltissimo a parlare con Phoebe, mi faceva ridere per ogni cosa che diceva, e anche se io non sono una persona che parla moltissimo, a lei di certo non manca la parola, ha sempre qualcosa da dire. Una volta arrivate, ci ha accolto Ashton, che è corso verso di noi, ci ha preso la mano e l'ha baciata, come si faceva una volta, un gesto veramente carino, avrei voluto dirgli tutto subito e scusarmi per avergli attaccato in quel modo il telefono, ma decisi di aspettare, non mi correva dietro nessuno, avevo tutta la sera.
La casa era veramente magnifica, e in realtà non sembrava nemmeno una casa, era così bella, c'era già un sacco di gente, sembrava di essere in discoteca.

- Venite, andiamo a ballare. - Gridò Ashton per farsi sentire, la musica era altissima. Io lo seguì senza dire niente e iniziai a ballare, anche se sapevo benissimo che ballavo male, ma decisi che era meglio far finta di niente e per una volta non fare la figura della ragazza noiosa che non balla alle feste.

10:00

Ballavamo da tantissimo, ed ero stanca, le gambe stavano per crollare e mi girava la testa, anche se non avevo ancora bevuto niente, così decisi di sedermi, quando vidi Luke, stava baciando una ragazza, era alta, magra e aveva i capelli rossi, era davvero bellissima, e lui la baciava proprio come aveva baciato me, e anche in modo molto più passionale, io rimasi lì a fissarli per qualche minuto, fino a quando mi girai verso Ashton che si era seduto vicino a me, lo tirai verso di me e iniziai a baciarlo, lui non si oppose per niente, anzi, mi baciò come la prima volta, io mi accorsi solo allora che avevo dimenticato Luke e quella ragazza e che stavo bene, perfettamente bene.
Quando il nostro bacio finì, mi alzai e andai a prendere qualcosa da bere, volevo qualcosa di molto forte, perchè mi sentivo così male, senza aver bevuto niente, e decisi che se volevo stare male, dovevo aver bevuto almeno qualcosa. Non riuscivo a capire perchè ci ero rimasta così male a vedere Luke, noi ci eravamo baciati solo una volta, non dovrebbe significare niente, perchè per me invece significava così tanto? Poi avevo baciato Ashton, ammettevo di averlo fatto per ripicca, e anche perchè ero arrabbiata e dovevo sfogarmi, ma quel bacio mi aveva fatto sentire così bene, così prottetta e così amata.
Scelsi la birra, presi la prima bottiglia e iniziai a bere, poi ne presi un'altra e dopo un'altra ancora, e così via...

3:10

Non ricordo di essere arrivata sul divano con le mie gambe, e non ricordo niente delle ultime ore, la festa continuava ma io non potevo restare ancora a lungo, non riuscivo più a trovare Phoebe.

- Candice! - Urlò Luke, mentre mi veniva incontro.

- Luke. - Dissi io, ma la mia voce fu coperta dal suono della musica, così fu come se non avessi risposto.

- Ti devo dire una cosa, però mi devi ascoltare attentamente. - rispose Luke. Io avrei tanto voluto dirgli di si, ma tutto ciò che mi uscì fu un casino di parole.

- Io ti ti ti amo amo amo. - Non volevo dirlo, ma fu più forte di me. Lui rimase lì, mi guardò per un attimo con una faccia spaventata e sconvolta e poi, senza dire niente, mi prese dal divano e mi portò fuori.

- Quanto hai bevuto? - Chiese lui, sempre tendendomi in braccio, io appoggiai la testa sul suo petto e mi addormentai, ero così stanca.

14:30

Fu il risveglio più sconvolgente della mia vita, mi trovavo in questa stanza molto sconosciuta, e l'unica cosa che ricordavo era una sensazione, quella di essere al sicuro, i ricordi tornavano in modo molto sfocato, e per quanto avrei voluto alzarmi da quel letto, non ci riuscivo, la nausea era forte e la luce che entrava dalla finestra era come 100 coltellate al petto. Non sapere dove mi trovavo era bruttissimo, non avevo più il vestito dell'altra sera, ma indossavo solo una lunga camicia, e la biancheria intima, non volevo sapere dove era finita la mia roba, e come avevo fatto a togliermi il vestito, i capelli erano tutti disordinati, e avevano la forma del cuscino, alcuni erano ancora un po' umidi, non sapevo per quale motivo.
Dovevo alzarmi per forza, la situazione era stranissima, e avevo una paura incredibile ad uscire da quella camera e scoprire che avevo fatto quella notte.
Quando aprì la porta, vidi che il corridoio era bellissimo e grande, c'erano tantissimi quadri che avevo visto nei libri di arte, quando ancora la studiavo... il corridoio portava ad una stanza grande, che doveva essere il salone, da giudicare dal divano grande e dalla televisione 52 pollici appesa al muro, doveva essere la casa di qualcuno molto ricco, il salone era collegato alla cucina, anche questa bellissima, era in muratora ed era molto spaziosa, ma la cosa che più mi lasciò perplessa era che tutto era stato proggettato solo per due persone, il tavolo aveva due posti, c'erano due sedie, c'erano due bagni, c'erano due poltrone, era tutto così strano, come se la persona che abitava in quella casa non era sola, ma se non era sola perchè mi aveva portata qui?
Decisi di aprire la stanza della camera vicino a dove mi ero ritrovata io, e lì, sdraiato sul letto a dormire, ci trovai un ragazzo, all'inizio sembrava solo un ragazzo normale, poi guardando bene mi accorsi che si trattava proprio di Luke, mi trovavo a casa di Luke? Perchè mi aveva portato qui?

E mi accorsi di non aver capito ancora niente lui.
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Ciaao a tutti, inizio con scusarmi per aver ritardato cosí tanto con il capitolo, ma ho avuto tantissime cose da fare, ed era praticamente impossibile postare un capitolo decente, per cui oggi che ho trovato due ore libere ho deciso di scrivere qualcosa.
So che vi avevo promesso un capitolo molto più lungo ma purtroppo non mi è stato possibile, comunque ho cercato di fare del mio meglio, e spero che vi sia piaciuto, vi prometto che vi farò aspettare di meno per il prossimo. ♡

Un bacio.

, Mel.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 19, 2015 ⏰

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