Oneshot richiesta da: Luke_Stories
- self made sinner -
🎀" let the light in.
At your back door yelling '
cause I wanna come in."
- Lana del Rey
Le dita sottili della dea imposero il loro tocco su una superficie metallica che ella aveva sulla spalla, con un gesto abile tolsero il pezzo di armatura, liberandole il braccio dal peso del duro oggetto. Dopo che esso venne posato sul pavimento, un arto sfiorò il tessuto lieve stretto sulle clavicole della donna, fu tolto, tirando con lentezza il nastro da cui l'indumento era fermato. Toccò anche allo strato di tessuto che le copriva un quinto delle cosce e poi al kimono; Raiden si avvicinò svestita ad un fagotto posto accanto al suo letto, da dove estrasse il suo futon per la notte. Emise un sospiro, nonostante si sentisse onorata di possedere dei doveri di tale rilevanza, la Shogun necessitava della sua intimità e quest'ultima le era permessa solo nelle ore più tarde della sera. Le sue dita serrarono con cura le estremità del vestito, osservò la tonalità rosata del cotone, non era solita indossare colori simili ma era ciò che le era stato preparato e protestare per miseri motivi, non era mai stato di suo gradimento.
"Il rosa mandorla vi spegne Ei, come vi avevo detto, il color glicine è perfetto per la vostra carnagione." Una voce tiepida, dalla soave cadenza sembrò deliziare l'udito della dea, riconobbe il tono ironico della sua intima amica e amante occasionale, Yae Miko, una tra le donne più influenti ad Inazuma, nota per svariati ruoli che aveva assunto in precedenza. La Shogun si vestì frettolosamente, intenta a nascondere le poche nudità del suo corpo.
"Yae Miko, cosa fai qui?" Domandò sorpresa la Shogun per poi voltarsi verso la figura che la stava fissando, trovò la donna a pochi metri da lei, poggiata alla parete.
"Vi sorprenderà sapere quali sciocchezze può portarvi a compiere, il tedio." Rispose lei, con un sorriso compiaciuto dipinto sul colore rubino delle sue labbra. Raiden sospirò, le piaceva la compagnia della ragazza sebbene desiderasse godere soltanto del suo letto in quell'istante. Scelse di rinunciare alle sue premure.
"Torna al tempio, per favore." Comandò infine con un tono delicato, la kitsune riconobbe l'estenuazione che provava la dea e la voce quasi supplichevole di ella parve motivarla ad insistere. Yae Miko avanzò verso Ei e il ritmo lento dei suoi passi attrasse la vulnerabilità di Raiden, che rimase immobile, sistemò le dita sugli avambracci, facendole scivolare sul tessuto leggero del futon. 'Sarà una notte tormentata'"Mmh, credo proprio che rimarrò." Dichiarò poi l'altra, allungando la mano sulla guancia candida della Shogun, schiuse l'arto sul suo viso, la divinità permise al tepore del suo palmo di accogliere il gelido lembo di pelle che apparteneva al suo volto. Raiden Ei sorrise, chiuse le palpebre sfregando la gota su quella mano così gentile. Fu un'altra volta la sacerdotessa a toccarla, la nocca dell'arto sinistro sfiorò la delicata sfumatura porpora sotto le lunghe ciglia della dea. Le occhiaie di Ei non le erano mai sembrate antiestetiche, le davano delle fattezze quasi imperfette, fragili e umane.
"La stanchezza vi rende un capolavoro." Le sussurrò sincera.
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.• Cupid's shots •.🪽 (GENSHIN ONE SHOTS)
Fanfiction{ "And love could be so terribly wrong, innocent and painful in the most lovely way" ○.⑅ - Cupid (myself)