(N°4) .• DAINLUMI •.

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.*+ "As it rains, she'll be the heat" +*. 🌥️


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Fu un attimo. Con un movimento irritante, il tessuto ruvido delle garze si strinse contro la pelle squarciata dell'uomo e ne oppresse la superficie, stringendo la ferita in un'asfissiante morsa. Il contatto bruciante che subì l'addome, portò Dainsleif a contrarre i muscoli, sopraffatto da un odioso dolore sulla carne.
Riconosceva di aver dimostrato un comportamento incosciente: proprio lui, che presentava una mente razionale e provvista di notevole logica, non sarebbe dovuto scendere dentro l'abisso con lo scopo di svolgere dell' allenamento. Dopotutto, in circolazione esistevano varie maniere per aumentare le proprie prestazioni fisiche.
Era stata Lumine ad ammonirlo ed era stata lei a medicarlo. Non era un suo suddito, il loro rapporto si estendeva ad una relazione più intima, e allo stesso tempo, formale.
Veniva placato da un protocollo. Un immenso composto cementato dalla forma indefinita gli era stato posto davanti dalla sua stessa mente, intenzionata a mantenere le sue indiscrezioni celate, la sua impurità lontana dalla loro amicizia.
Un muro li separava, e Dainsleif non avrebbe mai dovuto superarlo.

"E' stato un atto terribilmente sciocco, spero tu ne sia al corrente." Mormorò Lumine con una serietà, seppur rude, piuttosto amorevole. Fece aderire l'ultimo pezzo di benda sull'addome del giovane, prima di sollevarsi dal pavimento e sostare in piedi davanti al biondo.
Era una principessa, ridursi a certi atti non era conforme al suo ruolo, tuttavia, in presenza di egli aveva la possibilità di eliminare i suoi doveri, assumere gli atteggiamenti informali di cui era stata privata dopo la separazione con il suo amato fratello.
Dainsleif riuscì a guardarla, tutta. Era molto bella: i lineamenti soffici del suo volto le conferivano un aspetto delicato, le guance venivano occupate da qualche scompigliata ciocca di capelli biondi, Lumine preferiva tenerli corti, rendevano più agevoli i combattimenti e Aether credeva che quel taglio le donasse in modo splendido.
Dain sapeva leggerlo bene il suo volto, aveva imparato i suoi tratti, ne aveva memorizzato le particolarità e il suo sorriso rappresentava la sua strofa favorita tra quel complesso di bellezza rimata.

"D'ora in avanti, prometto che la mia salute non costituirà più una fonte di angoscia per te." Replicò brevemente lui.
Lumine si allontanò dalla sua figura, avanzò piano verso un grande scrittoio locato davanti ad un'ampia vetrata nella camera. Dainsleif tacque, in rare occasioni lasciava vagare lo sguardo nei punti più intimi di lei. Durante la sua breve camminata, si abbandonò a quel poco cavalleresco sfizio. Scrutò in mortificante silenzio l'esile circonferenza della sua vita, evidenziata dal velluto nero di un lungo abito, lo stesso tessuto premeva contro le dolci curve posteriori della ragazza e ne risultava le proporzioni.
Dainsleif trattenne il fiato: acquisire impulsi carnali verso la principessa abbassava in drastiche misure la stima che provava per la sua moderata temperanza.

"Credo tu ti stia allontanando da me." Confessò Lumine, diretta, per poi recarsi verso l'uomo, trattenendo nel palmo destro un bicchiere di cristallo. Si avvicinò con noncuranza, come se non comprendesse il critico significato dietro la sequenza di sillabe che aveva appena pronunciato. La ragazza gli porse dell'acqua e il biondo la accettò, stizzito. L'unica ragione per cui le aveva negato le sue attenzioni era per sottrarsi ad una consumante sensazione di disordine.

"Non è così, principessa." Mormorò con un filo di voce, prima di poggiare il bicchiere sul pavimento.

"Ti sbagli Dainsleif e questo accade molto raramente." La giovane si parò davanti a lui, ancora seduto sul bordo del letto, allungò una mano verso il suo viso e accolse una guancia fredda sul suo palmo: accarezzò tramite gentili movimenti delle dita il voto dell'uomo. Dain emise un sospiro sommesso, chiuse le palpebre, si lasciò quietare dell'intimità di quel contatto.
Come superba pioggia, si fece asciugare dalla tiepida promessa di lei, assorbendone l'amorevole afa.
"Ci sono così tante cose che vorrei confessarti, tesoro" Sussurrò.
"Ma non ho l'audacia di pronunciare una."

.• Cupid's shots •.🪽 (GENSHIN ONE SHOTS)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora