capitolo 9~l'inizio di un incubo

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È una voce femminile, soave, famigliare. Ma in questo momento il suo suono mi spaventa- eccola, la principessina- mi metto seduta sul letto e vedo la donna che da bambina mi salvò e che ora tenta di uccidermi: Eleonora. Dovevo aspettarmelo, o forse no. Ho le idee troppo confuse-cosa...- non mi fa finire di parlare- carissima principessina oramai siete troppo potente per questo mondo è ora che torniate al vostro posto nell'aldilà- è gelosa, è gelosa perchè io ho più potere di lei, ne sono certa- no, non ci vado- scendo dal letto spostandomi e ritrovandomi faccia a faccia con lei- non sono padrona del mio destino, ma so che non morirò per mano vostra- lei tira il pugnale verso di me e io lo schivo abbassandomi. Eleonora prende una bacchetta iniziando a dire cose incomprensibili e puntandola verso di me. Istintivamente stendo il braccio muovendo le dita della mano una alla volta generando una corrente d'acqua potentissima che la fa sbattere contro il muro. Approfittando del momento scappo nel lungo corridoio ma lei mi insegue con la bacchetta in mano. Mi giro e le faccio volare l'affare dalla mano con un getto d'acqua. Lei a quel punto è disarmata e dei passi si avvicinano a noi. Le voci sono maschili, saranno le guardie. Mi giro e le vedo, avevo ragione- principessa cosa è successo- una guardia indica il mio braccio che sanguina, non me ne ero resa conto- è colpa sua- indico Eleonora che tenta di scappare ma delle altre guardie la prendono portandola nelle segrete. Mio padre e la regina salgono in corridoio precipitandosi da me e la guardia spiega loro tutto. Hanno un'aria preoccupata e la donna mi abbraccia- ora hai molti nemici che conoscono il tuo potere e lo vogliono per se, nessun luogo è più sicuro per te, sarebbe bene che restassi nella tua stanza per un bel po' di tempo- no, non voglio crederci- no! Non posso io...no vi prego, per favore...rivoglio la mia vita di prima!- i sovrani fanno un cenno alla guardia che mi accompagna nella mia stanza chiudendo la porta a chiave. Non puó essere! Non possono tenermi rinchiusa qui! Però posso uscire dalla finestra. Mi affaccio ma ci sono delle guardie anche li. Non me ne starò qui ad aspettare il "principe azzurro" devo fare qualcosa...ma cosa?
Qualcuno bussa alla mia porta dicendomi di scendere per cenare. In effetti ho un po' fame così mi avvicino alla porta, una guardia la apre e mi accompagna giù. Mi siedo al mio posto senza dire nulla iniziando a mangiare. Mentre mangio continuo a ripetermi finirà tutto, la tua vita tornerà quella di prima. Ma so meglio di chiunque altro che la mia vita non tornerà quella di prima e che probabilmente non rivedrò mai più Riccardo, Isabella e nemmeno Federigo. Ma cosa sto facendo? Mi sto arrendendo? Non devo arrendermi. E poi io non ho mai dato molto retta ai miei genitori, in realtá io non do mai più di tanto retta alle persone...è per questo che ora mi trovo in questa situazione...se non fossi andata dalla morte...no no se non ci fossi andata, avrebbe ucciso degli innocenti e poi è giusto così, avrebbe preso ancora più potere forse.
Finisco di mangiare e torno in camera. Non mi cambio e resto seduta sul letto a pensare ad un modo per uscire da qui.
Dopo una diecina di minuti entrano 4 guardie in camera mia senza bussare, che fastidio- non si bussa nemmeno?- le 4 guardie sorridono e si levano l'elmo. Sono Elena,Isabella, Federigo e Riccardo. Continuano a sorridere e parlano in coro- non farti domande si come abbiamo trovato le armature- inizio a ridere- no no tranquilli-
Isabella mi prende il braccio ridendo- il re- mima le virgolette- ha detto di accompagnarti in biblioteca- mi fa l'occhiolino-andiamo-. I quattro ragazzi si rimettono l'elmo e mi portano giù senza destare sospetti. Poi ci chiudiamo in biblioteca. Noto che il diadema e tenuto su un cuscinetto rosso su un ripiano. Mi fa impressione. Elena inizia a tenersi la pancia come se le facesse male. Mi avvicino a lei- tutto bene?- lei mi guarda per poi rispondere-n..no-. La aiuto a sedersi su una sedia ma lei inizia ad urare per poi alzarsi dalla sedia e mettersi dall'altra parte della stanza. Guardo Isabella- ma cosa succede?- lei alza le spalle. Riccardo corre da Elena che nel frattempo stringe l'elmo dell'armatura da guardia tra le mani talmente forte che sembra volerlo rompere. Il ragazzo si mette davanti l'angelo prendendole il viso tra le mani. Vedo che le sta dicendo qualcosa e Elena ha appena annuito. Riccardo si gira verso noi gridando- portate fuori il diadema!- io mi precipito verso l'oggetto ma Isabella mi ferma- Clara non puoi toccatlo tu...ci penso io tranquilla- ha un'aria distrutta di chi è sul punto di scoppiare..forse so anche il motivo ma meglio non pensarci ora. La ragazza dai capelli biondi porta il diadema via e Elena sembra rilassarsi. Vorrei andare a vedere come sta ma vedo che si butta tra le braccia di Riccardo tremante. Decido di lasciarli soli e mi giro verso Isabella. La ragazza ha gli occhi lucidi ma non piange..è sul punto di piangere e corre verso l'uscita indossando l'elmo. Quanto mi sento inutile in questo momento. Mi giro e vedo il motivo per cui lei è scappata: Riccardo ha appena baciato Elena. I due ragazzi vengono verso me e Federigo che li guardiamo sorridendo. Riccardo si guarda intorno-Isabella?- risponde Federigo- è scappata- Elena ancora un po' stordita cerca di parlare- s..scappata? Perchè?- io scuoto la testa- non lo so...però ho paura che possa fare qualcosa di stupido, vado a cercarla- io mento e Federigo mi ferma- ma se non sai il motivo, perchè dovresti pensare che potrebbe fare qualcosa di stupido?- stacco la sua mano dal mio braccio e vado fuori dalla porta dove trovo Isabella in lacrime. Mi siedo per terra accanto a lei- ti piace vero?- lei mi guarda-no- io accenno un sorriso- si invece sennò non piangevi così vedendolo baciarsi con Elena- la ragazza dagli occhi colo nocciola si morde il labbro talmente forte che se lo fa sanguinare-si mi piace ma evidentemente a lui piace un'altra e va bene così, l'importante è che sia felice- la abbraccio- su tranquilla ne troverai tanti altri- lei scuote la testa- non importa per ora-. La porta della biblioteca si apre e escono gli altri ragazzi. Isabella si alza, si asciuga le lacrime e si copre con i capelli per non destare sospetti. Mi alzo anche io- ragazzi...mio padre dovrebbe tornare dalla caccia a momenti, vi conviene andare via e a me conviene tornare in camera, grazie per la visita- sorrido e loro annuiscono. Elena mi saluta e poi sparisce... strano potere degli angeli, Riccardo anche saluta e va via. Isabella si avvicina al mio orecchio- grazie per aver cercato di consolarmi-poi esce anche lei. Federigo mi stringe tra le sue braccia- dai tranquilla si risolverà tutto e tornerai ad avere una vita normale- annuisco- mi dispiace di avervi coinvolti- lui non risponde e mi fissa. Penso di essere arrossita molto. Lo vedo avvicinarsi sempre di più a me fino ad avere le mie labbra a un centrimetro lontane dalle sue. Mi guarda un'ultima volta sorridendo poi si protende di più verso di me e mi bacia. È un bacio vero, che per un momento mi fa dimenticare tutto quello che è accaduto e ciò che sono diventata. Ci siamo solo io e lui sulla faccia della terra. È un bacio che sa di calma, di tranquillità, d'amore. Quando ci stacchiamo è come se per un momento fossi tornata da una dimensione parallela, come se fossi appena uscita da un sogno e noto che anche le sue guance sono colorate di un rosso-rosa. Sorridiamo entrambi- a presto Clara- e va via anche lui.
Esce dal portone del castello e inizio a correre e salterellare come una bambina verso le scale ma la mia gioia si interrompe quando il mio piede sbatte contro qualcosa nel bel mezzo delle scale. Abbasso lo sguardo e capisco che ho sbattuto il piede contro il diadema. Involontariamente l'ho toccato. Un vortice d'acqua mi avvolge e poi il buio più totale

i quattro erediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora