capitolo 13~ il ciondolo~

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E se...creassimo una trappola? Non ci sarebbe bidogno di mettere in pericolo nessuno, farei io stessa da esca e sono veloce, ho dei poteri, non rischierei poi così tanto. No, sto mentendo a me stessa, rischierei e anche molto, ma qualcosa bisognerà pur fare.
Mi rilasso nella vasca da bagno fino a scendere con tutto il corpo in acqua. Chiudo gli occhi cercando di associare a una pianta o a qualcosa tutti i profumi che avverto. Rosa, pino, vaniglia, gelsomino, anice... il mio elenco si blocca quando sento un odore strano, sa di muschio, di grotta, è davvero troppo strano creare un sapone o un sale da bagno con questo odore abbastanza sgradevole, non penso che nemmeno qui nel futuro lo facciano. Mi alzo con la parte superiore del corpo e noto che lui è seduto li, su uno sgabello accanto alla porta, é Marcus. Prendo in tutta fretta uno degli strani asciugamani bianchi accanto alla vasca e lo uso per coprirmi cercando di non urlare per non far venire e mettere in pericolo gli altri. Resto calma, non devo avere paura di lui. Marcus inizia a ridere in modo inquietante e mi punta un dito all'altezza del cuore come fece Elena quella sera quando eravamo nel giardino del mio palazzo. Vedo l'asciugamano colorarsi di un rosso scuro sempre di più. La macchi si allarga, scopro leggermente il punto, c'è una crepa enorme che sanguina tantissimo. Lui tiene il dito puntato e io inizio ad avere una sensazione di fragilitá davvero terribile, l'uomo contro cui dovrei combattere sta vedendo tutta la mia fragilitá. Inizio a non riuscire a respirare ma lui continua- oh povera principessina innamorata, ti mancano i tuoi amichetti, il papino e quel ragazzo, come si chiama? Federigo vero? Ma tanto morirai prima di quanto credi-. Mi tengo la "ferita" e scaglio contro di lui un getto d'acqua con tutta la rabbia che ho ma scompare prima che possa colpirlo. La crepa continua a sanguinare, non capisco perchè ma inizia a fare malissimo. Mi concentro sulla respirazione, sull'ossigeno ma il risultato è pessimo, il sangue è sempre di più, rischio di morire dissanguata. La vasca è completamente rossa e lancio un grido disperato. La porta si apre di botto, è Federico. Ha un'aria stupita- che ti è successo?- cerco di parlare- è sta...stato Marcus...aiut..aiutami- lui si avvicina di più a me- scusami un secondo- mi sposta leggermente l'asciugamano fino ad arrivare alla crepa all'altezza del cuore- ti ha puntato il dito verso il cuore vero?- respiro a fatica e annuisco. Sta uscendo troppo sangue. Lui si sporge verso di me abbracciandomi- okay ora farò una cosa per aiutarti, non odiarmi per questo- si stacca da me e mi bacia. Io tremo, tremo tra le sue braccia e l'asciugamano, tremo perchè ho perso troppi sangue, tremo perchè non ho più forze. Il sangue continua a scendere ma non capisco perchè dopo che Marcus è andato via la crepa é rimasta aperta, quando lo fece Elena appena levò il dito la piccola crepa si chiuse. Federico si stacca leggermente- pensa che a darti il bacio sia qualcun altro, Clara concentrati- poggia nuovamente le sue labbra sulle mie. Mi concentro. Chiudo gli occhi e cerco di sentire il suo profumo, lo stesso che aveva Federigo, in effetti si somigliano moltissimo. Immagino di essere tra le sue braccia. Il sangue inizia a fermarsi e la crepa si richiude. Ci stacchiamo da quel bacio così finto- grazie, davvero, come facevi a saperlo?- il ragazzo di sistema i capelli- ho studiato i poteri acquaisiti da Marcus, questo è uno dei suoi e può essere contrastato solamente dall'amore, se si soffre a causa di esso-
-lo avevi intuito vero il motivo?-
-Clara è più che evidente-
-lo so, grazie ancora-
-di nulla-. Federico torna di la , io esco dalla vasca piena ormai di sangue, a fatica. Prendo un altro asciugamano che avvolgo attorno al mio corpo. Incrocio il riflesso di me stessa nello specchio. Sono pallida, molto pallida. Mi siedo sul bordo della vasca, cercando di riprendere le forze. Continuo a sentire l'odore di prima, di muschio,grotta. Ora ho seriamente paura, mi rigiro verso lo specchio. Trovo un ciondolo a forma del simbolo del mio palazzo, il semicerchio con le righe orizzontali ondulate azzurro. Prima non c'era..
Lo prendo e corro nella mia camera dove trovo dei vestiti puliti che indosso. Mi siedo sulla mia scrivania e inizio a osservarlo. Sembra fatto di vetro azzurro, chissá da dove viene. Dovrei andare a parlare della mia idea della trappola agli altri così lascio il ciondolo sulla scrivania e vado nella sala principale dove trovo Maria Chiara, Andrea e Federico, mancano Samuel e Sofia. Non importa-ho un'idea-. Tutti si girano e a Maria Chiara si illuminano gli occhi- dicci-
-potremmo tendere una trappola a Marcus, sono disposta a fare da esca-
Andrea scuote la testa- dovremmo colpirlo con una delle armi sofisticate che abbiamo nascoste, ma nessuno di noi ha la prestazione fisica per usarle-
Federico interviene-si...e potremmo sfruttare anche i poteri di Clara ma dovremmo allenarci. Peró lei come esca è troppo pericoloso, creeremo un ologramma-. Tutti annuiscono.
Entrano nella stanza Sofia e Samuele. La ragazza prende la parola- quelle armi non funzionerebbero mai contro lui-
Samuele ha un'idea- e se Calra si rendesse utile davvero per una volta e ci desse una parte dei suoi poteri cosí tutti siamo più forti? Poi ci alleniamo e scendiamo in battaglia-
- Samuele non ho la minima idea di come fare a passarvi i poteri-
-teoricamente noi dovremmo venire a contatto con il tuo sangue. A seconda della quantitá di sangue, trasmetti poco o molto potere-.
Federico sorride- potrebbe funzionare, ma dovremmo anche allenarci. Se siete tutti d'accordo iniziamo tutto domani perchè prima iniziamo meglio è-
Annuisco mentre gli altri esultano per la soluzione. Ma io ho un bruttissimo presentimento. Mi avvicino a Federico- puoi venire un momento con me?- lui annuisce e lo porto nella mia camera per fargli vedere il ciondolo. Appena lo vede i suoi occhi si illuminano-è bellissimo dove lo hai preso?-
-è comparso in bagno dopo che sei andato via-
-forse lo ha lasciato li una delle ragazze-
-no, quando sono entrata non c'era-
-ne sei sicura?-
-si-
Il suo sguardo si spenge- non è sicuramente un buon presentimento-
-perchè?-
-perchè nulla compare senza un motivo-
- e non potrebbe essere un buon srgnale invece?-
-io per sicurezza lo lascerei lontano da te finchè non scopriamo da dove proviene, questo cristallo mi è famigliare, ma il ricordo è legato a qualcosa di negativo, lo sento-
Avverto una voce nella mia mente che inizi la guerra, Clara.

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