Parte 8

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Part. Abbey 

Il resto della giornata era passato tranquillamente, Michael aveva preferito non dirmi nulla a proposito del ragazzo di oggi pomeriggio, ogni volta che gli facevo una nuova domanda lui cambiava discorso e iniziava a farmi stupide domande sulla scuola, o magari iniziava a parlami del nuovo album degli All Time Low, oppure semplicemente si voltava e faceva finta di non avermi sentito.

Avevo provato, senza dire assolutamente nulla a mio fratello, qualche informazione riguardo a questo misterioso ragazzo, Ashton. Attraverso Facebook ho potuto notare come alcune delle poche ragazze che avevo tra gli amici, parlassero con naturalezza e volgarità del suo fondoschiena. Per carità io non mi sono soffermata a guardare il suo fondoschiena, ma i suoi occhi, erano veramente bellissimi. 

Non riuscivo a dormire neanche quella sera. Il silenzio della notte è poesia. Tante volte ho desiderato catturare con parole belle l'atmosfera notturna, legare a caratteri non più d'inchiostro quel meraviglioso senso di solitudine, quando hai solo un'ombra come compagna: l'immagine che hai di te. È quando tutto tace e dorme che mi sento. Mi sento. Ho provato a scriverlo, ma ho rinunciato. Ho preferito vivere tutti gli istanti di quel silenzio. Sono stanca di queste cazzo di paranoie e ansie che mi avvolgono ogni secondo. Sono stanca di trattenere le lacrime, quando vorrei esplodere in un pianto liberatorio. Sono stanca di essere la psicologa di tutti e la paziente di nessuno. Sono stanca della persona che sono diventata, di tutto questo cambiamento, di questa rivoluzione. Sono stanca di non conoscere il sapore della felicità e di dover costruire, ogni volta, muri sempre più alti attorno a me. Sono stanca delle persone che mi circondano: perchè nessuno capisce quello che provo. Sono stanca dei miei continui sbalzi d'umore, di dover fingere un sorriso ogni giorno. Sono stanca di non avere qualcuno, una ragione per potermi alzare la mattina. E, Dio, sono stanca di essere stanca. Voglio stare bene. Voglio essere felice. Voglio solo questo. Ma il problema è che non voglio essere felice con qualcuno accanto perché non ci riesco. Per essere felice con qualcuno, devi stare bene con te stessa ed essere felice prima da sola. 

Come al solito mi intrufolai nel letto di Michael, stava già dormendo, molto strano. Feci fatica però ad addormentarmi, domani probabilmente avrei rivisto quell'insolito ragazzo dai capelli biondi e gli occhi verdi, ho il fottuto vizio di perdermi negli occhi e non saperli dimenticare. Gli occhi. Gli occhi sono qualcosa che non so spiegare. Li guardi, e ti innamori. Non sono come il resto del corpo, sono qualcosa che una volta che ti entrano in testa non ti escono piú. Sono qualcosa che ti fanno diventare matto. E i suoi, dio, erano bellissimi, ma ripromisi a me stessa di non pensarci più, e di ascoltare le sagge parole di mio fratello, dovevo dimenticarlo, ma sapevo benissimo che non ci sarei riuscita molto facilmente. 

Il secondo giorno di scuola era andato decisamente meglio, avevo conosciuto gli amici di Michael, Calum e Luke, dei bellissimi ragazzi, molto simpatici, e fortunatamente feci la conoscenza di una ragazza del mio stesso corso di storia, Lily, una ragazza semplice, completamente diversa dalle ragazze della nostra scuola, era alla mano e molto gentile, mi aveva fatto un quadro generale su tutti i ragazzi che c'erano a scuola, chi giocava a football, chi era nelle cheerleeder, chi era considerato secchione. Non aveva mai smesso, durante la pausa pranzo, di fissare un certo ragazzo dai capelli biondi e gli occhi celesti, e sapevo benissimo di chi si trattasse, era per l'appunto uno degli amici di mio fratello, Luke.




Buoooonasera a tutti, chiedo scusa se non ho aggiornato ieri sera ma era il mio compleanno e sinceramente non avevo neanche la forza per farlo, dato che mi è anche venuta la congiuntivite, quanto sfigata sono? Mi sento la vecchiaia addosso, 19 anni sono difficili da gestire. Anyway come vi sembra questo nuovo capitolo? Mi farebbe davvero piacere se commentaste, grazie e al prossimo aggiornamento. 

Live // Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora