Capitolo 3

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Appena sveglio, Flash non seguì la sua solita routine, dato che a breve le sue giornate, la sua vita e il mondo sarebbero stati stravolti, bensì si sedette subito sulla scrivania col Dream Note già aperto, e lo fissò cercando di scriverne i primi contenuti. Stava avendo un blocco, non tanto di cosa scrivere similmente a quello dello scrittore, piuttosto sul se scrivere o meno; sapeva che avrebbe dovuto ignorare l'esitazione e la paura del cambiamento tipica di tante persone, ma sapeva anche che sul momento sarebbe stato difficile non farsi condizionare dalle emozioni, come in effetti stava sperimentando su di sè. Inoltre, nonostante un'idea generale, nello specifico era indeciso se ispirarsi al suo romanzo o ideare una vita totalmente inedita, entrambe le scelte sarebbero state rischiose ma voleva optare per quella che lo era di meno, o che perlomeno gli sembrava più sicura. Però, allo stesso tempo non voleva adottare scelte conservative, il bello del Dream Note è proprio vivere storie spericolate, ed eventualmente strappare la pagina in caso di ripensamento. Flash si era imposto di non strapparne più alcuna, quindi sicuramente avrebbe dovuto ragionare tanto su cosa iniziare a scrivere, ma si ricordò anche che poteva ampliarlo con altre frasi, nel caso avesse necessitato di migliorie; da quel momento, anche moralmente parlando, non avrebbe più vissuto all'insegna del pentimento seguito da nuovi inizi, ma del miglioramento costante di ciò che ha e vive.

Realizzato ciò, pose fine agli indugi poggiando la sfera della biro sulla pagina, costringendosi a cominciare a scrivere in contrasto ai suoi timori. Decise sul momento di creare un mix, una sorta di crossover fra il suo romanzo e ciò che desiderava vedere e vivere nella realtà, aldilà della fantasia che preferiva mantenere in parte come un rifugio per passatempo piuttosto che immergercisi totalmente in modo perenne.

"Il mondo è pulito e l'inquinamento è ridotto al minimo necessario, ci sono parchi con natura rigogliosa ogni 3 chilometri e in ogni via è presente almeno una fila di alberi. La società non è dominata dalla costante competizione in  ambito sociale, non c'è bullismo né discriminazioni e tutti sono coalizzati contro il male e chi lo alimenta. Ci sono gli individui malvagi, ma la parte sana della popolazione è legalmente autorizzata a difendersi e reprimerli, con ogni mezzo. L'omertà e la paura di intervenire non trovano spazio nella mente della folla, che anzi è incitata dalle autorità ad agire e proteggere chiunque sia in pericolo, in nome della sacra giustizia da tutelare e diffondere."

Flash scrisse "solo" questo, visse una settimana osservando l'efficacia dei cambiamenti applicati. Essendo dei cambiamenti globali, la sua vita privata non mutò, ma i suoi colleghi (le uniche persone che frequentava assiduamente da quando viveva da solo) notarono un suo improvviso aumento di allegria e autostima; il potere totale sul mondo lo gratificavano, e sapere che era ancora all'inizio della sua riscrittura lo entusiasma ancora di più.

Passati sette giorni, iniziò a trasformare anche ciò che lo riguardava personalmente: era stufo della severità del suo capo, della freddezza dell'ambiente lavorativo e dei ritmi serrati imposti al suo mestiere, quindi scrisse sul Dream Note di essere licenziato all'istante. Subitò venne chiamato dal capo, il quale gli comunicò che la testata stava iniziando a tagliare i fondi nel settore sportivo, costringendolo a licenziare alcuni dipendenti che se ne occupavano. Al ragazzo non importava se fosse o meno una scusa, gli bastava aver lasciato il lavoro. Si immaginò un fantascientifico frigorifero che forniva automaticamente cibo e acqua sufficiente per una settimana, con una rigenerazione settimanale automatica, in modo da provvedere al suo sostentamento pur senza lavorare. Non era una persona che amava togliersi sfizi e spendere soldi per beni non necessari, quindi avere la certezza di mangiare e bere era più che sufficiente. Fino a pochi giorni prima, gli sarebbe piaciuto iniziare una carriera professionale come scrittore, ma ora che era diventato la persona più influente al mondo non sentiva più il bisogno di realizzarsi lavorativamente. Anzi, ora che non doveva più seguire orari imposti, poteva dedicarsi senza impegno e in maniera naturale al suo romanzo, come hobby da alternare alla sua attività di "scrittore-creatore", come si era auto-definito.

Riscritta la vita professionale, passò a restaurarsi esteticamente: scrisse sul diario di rendere il suo fisico pari a quello di un assiduo frequentatore di palestra da almeno 5 anni, con un livello di massa e definizione muscolare giudicati invidiabili dalla maggioranza. Però, non cambiò niente, capendo di aver appena appreso un'altra regola del Dream Note. "Bhe, infondo è giusto, il fisico dei sogni va sudato." Pensò, essendo anche cosciente che pure la vita ideale andrebbe ottenuta con duri sforzi e sacrifici, ma sorvolò su queste constatazioni praticamente inutili. Provò comunque a ritoccarsi, scrivendo di cambiare colore dei capelli: gli diventarono subito biondi, non credeva ai suoi occhi ed era stupito quasi più dell'aver visto cambiamenti importanti alla società. Si ricordò, tuttavia, di dover convivere per sempre con quel colore, a meno che non avrebbe strappato la pagina su cui li aveva scritti, la stessa con cui aveva attuato i cambiamenti dell'ultima settimana. Gli venne però in mente una delle prime regole che aveva conosciuto, scrivendo nel rigo sotto di colorarsi i capelli del castano che aveva naturalmente. E subito mutarono nuovamente colore, capendo che ogni minuto avrebbe potuto avere i capelli di ogni colore e forma immaginabile, potendoli ripristinare allo stesso modo evitando di strappare preziose pagine.



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