capitolo 1 - Diamond

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Non ho vissuto una vita facile. Ho lasciato casa quando ero ancora un adolescente e sono sempre stata da sola. I miei genitori non hanno mai approvato la mia passione per la musica e soprattutto il fatto che volessi vivere di quello, così ho deciso di trasferirmi per inseguire il mio sogno.  Sono riuscita a diplomarmi anche se non è stato facile arrivare fino all'ultimo anno,non sono mai stata brava a farmi delle amicizie proprio per questo non ne ho mai avute al liceo. La città in cui sono nata è Londra... La maggior parte delle persone mi potrebbe invidiare per questo. É un posto pieno di opportunità , un luogo da visitare con tutte quelle meraviglie che la rende unica come il Big Ben e la Tower Bridge .

Da quando ho lasciato casa, vengo definita da tutti una "vagabonda" tanto che anche i miei genitori mi considerano tale.
Come faccio a saperlo?
Qualche mese fa ho incontrato mia madre al supermercato e quando mi ha riconosciuta invece di abbracciarmi o dirmi qualcosa di dolce e affettuoso per convincermi a ritornare, mi ha guardata con disprezzo e ha aggiunto : "Non avrei mai creduto che saresti diventata così! Sei la vergogna della famiglia".

E' stata dura sentirle dire queste frasi. Per una ragazza che cerca  di fare della sua passione un lavoro, da sola,senza l'aiuto di nessuno,con le proprie forze e senza un soldo, è devastante. Mi sono limitata ad ignorarla e a non risponderle. I miei genitori non potranno mai capire cosa significa per me la musica.

Le mie giornate erano sempre le stesse da un bel po' di tempo. Durante il giorno mi stazionavo vicino la metro o davanti qualche locale,che magari mi invitava a ritornare se notavano che la gente si soffermava ad ascoltarmi,cantavo o eseguivo semplicemente delle melodie con la mia chitarra. Finita la giornata mi offrivo volontaria come lavapiatti in diversi ristoranti,in cambio mi facevano rimanere lì per la notte.
Vivo per la musica.Riesco a sentirmi me stessa, libera e apprezzata per qualcosa che so realmente fare . Non sono mai stata brava in niente ecco perché faccio questi sacrifici . Sento sempre un vocina nella Nella mia testa che mi incoraggia: "Brava ragazza! È questo che devi fare, perchè hai talento".

<<Hey Diamond, anche stasera qui ? >> chiese Lucas mentre ripuliva l'ennesimo disastro del nuovo collega.

<< Già.  Devo pur dormire da qualche parte e al sicuro >> risposi facendogli l'occhiolino . Lui abbassò lo sguardo accennando un sorriso di comprensione.

C'era anche un'altra cosa per cui potevo ritenermi fortunata , il mio aspetto . Non sono di certo una modella ma ho più di un motivo per piacere ai ragazzi . Ho avuto molti corteggiatori ma mai nessuno è riuscito a conquistarmi o convincermi ad uscire.Non ho un prototipo ideale di ragazzo ma cerco in lui una caratteristica essenziale ovvero che amasse la musica tanto quanto me e che non mi avrebbe mai messa nella condizione di scegliere. Ripeto a me stessa che un giorno troverò qualcuno, che vedendomi suonare il pianoforte o la chitarra rimanga talmente affascinato da innamorarsi all'istante.

<<Potresti chiedere di fare la cameriera non credi? >> continuò Lucas.

Era carino a preoccuparsi per me,ma non era affatto quello che volevo fare. Credevo che se fossi entrata in quel mondo non avrei mai avuto più tempo per realizzare il mio sogno.

<<Ascolta Lucas , nella vita o lavori per vivere o cerchi di realizzare il tuo sogno  facendo quello che ami. Credi che sia stupida ? Ho pensato molte volte di fare un altro lavoro per poter poi diventare un'artista ma arrivo sempre alla stessa conclusione,cioè che se lavoro non avrò più tempo da dedicare alla musica>>.

Dopo aver finito le interminabili pile di piatti e pentole da lavare , andai finalmente al piano di sopra dove il proprietario del locale teneva una stanza per i dipendenti . Era il luogo adatto per poter scrivere musica perché non c'era nessuno che mi disturbasse ed era semplicemente perfetto. Ero però consapevole del fatto che dovevo assolutamente cambiare stile di vita, che non potevo più continuare a vivere in quel modo. Per questo iniziai a dare un'occhiata su Internet nella speranza di trovare qualche locale dove poter suonare e cantare in maniera stabile ma non conclusi niente.
Trascorsero altri 2 mesi , il proprietario del ristornate dove lavorava Lucas aveva trovato un nuovo cameriere, così fui costretta a cercare altri posti ma non fu per niente facile . Ne trovai uno molto distante dal centro dove di solito mi esibivo e non mi dispiacque perché oltre ad avere un posto dove dormire, la proprietaria mi offriva anche da mangiare e una piccola mancia.

Era primavera e le giornate iniziavano ad allungarsi. Ero felice perché oltre ad amare il caldo , potevo cantare di più visto che faceva  buio più tardi.

Quel giorno decisi di cambiare luogo , di non cantare nel solito posto. Da poco avevano aperto un bellissimo ristorante , dove per sentito dire , facevano dell'ottimo sushi . Vedevo entrare gente chic,pure i camerieri erano ben vestiti. Una di loro aveva attirato la mia attenzione.
Era sempre ben vestita , i capelli lunghi ma sempre ben legati , trucco leggero . Insomma se avessi lavorato lì probabilmente saremmo diventate amiche . Ma lei già ne aveva una. Finito il suo turno, una ragazza asiatica veniva a prenderla per poi andare via insieme.

<<Dai su! Aiutami a sistemare questa macchina fotografica >> la ragazza asiatica teneva con sé una cam .
<<Ti ho già detto che non la so usare ! Fai così ! Lascia stare quell'affare e riprendo con il cellulare >>. Le riconobbi.
<<Andiamo !!! Ji Woo!!! Si farà tardi ! >>. Era la prima volta che la sentivo parlare , aveva un accento francese. Non era una ragazza inglese, di questo ne ero più che sicura.
<< Jebal ! Jebal ! Solo un momento ! >> stava dicendo qualcosa nella sua lingua , probabilmente era lì da poco anche lei . Forse studentesse .
Rimasi lì ferma a guardare la scena per un po' , poi decisi di cantare per iniziare a racimolare qualcosa per la giornata .
Cantai un pezzo di Adele,dal titolo "All my ask".

Non c'era molta gente ma ogni volta che passava qualcuno , rimaneva ad ascoltarmi e lasciava un'offerta , se così possiamo definirla. Cantai per ore senza mai stancarmi fin quando non iniziò a fare buio.

Da lontano notai le due ragazze che saltellavano di qua e di là , forse avevano ricevuto una bella notizia , sembravano felici . Felicità che venne interrotta subito da uno dei tanti deficienti che si divertiva a importunare qualsiasi ragazza. Lo aveva fatto anche con me quando mi misi a suonare lì ma nel giro di due secondi si ritrovò con un occhio nero e il naso sanguinante. Non amavo la violenza ma di certo il fatto di essere una ragazza non doveva essere una scusa per importunarmi.

Mi allontanai dalla mia postazione e li raggiunsi.

<<Oh , chi abbiamo qui! Josh , vedo che non cambi mai!>> vidi il panico nel suo sguardo . Sarei scoppiata a ridere per quella scena ma dovevo rimanere seria se volevo farlo andare via.

<<D..Di..Diam..>> rimasi in attesa che finisse di pronunciare il mio nome ma non riuscì , se la faceva sotto.

<<Ascoltami, io non voglio farti del male okay ma se continui a comportarti così ti ritroverai con un occhio nero >> gli feci l'occhiolino e dopo aver chiesto scusa alle ragazze scappò via .

"Che tipo".

Feci un cenno con la mano alle ragazze e andai nuovamente vicino ai miei strumenti. Mi venne da sorridere , erano così spaventate che non mi rivolsero una parola. Qualche secondo dopo la ragazza con i capelli castani si avvicinò a me.

<<Aspetta ! Vorremmo offrirti qualcosa da bere per ringraziarti, ti va di venire con noi ? Io sono Celine >> adesso conoscevo il suo nome , non era più la "ragazza cameriera".
Desideravo tanto bere un frappuccino da Starbucks ma non volevo fargli compassione.

<< Grazie mille ma non posso accettare , non posso lasciare la mia attrezzatura qui >> inventai un'ottima scusa e per fortuna riuscii a convincerle .

Mi salutarono e li vidi entrare allo Starbucks lì vicino.Provai un pizzico di invidia verso quelle ragazze , erano così unite , così contente, così ... amiche, tanto da desiderare di trovarne una anch'io .

Una volta raggiunta la mia postazione , notai la box da chitarra per la prima volta dopo tanto tempo piena di banconote . Soddisfatta del mio lavoro , iniziai a mettere via la mia attrezzatura, una per una nella propria valigia.

Quando mi alzai accanto alla box trovai un enorme frappuccino con un biglietto accanto :

"Grazie ancora per poco fa. La mia amica ed io eravamo così spaventate che volevamo urlare ma per fortuna sei arrivata tu. Inoltre era un giorno speciale per lei e sarebbe stata una tragedia se non fossi intervenuta per mandar via quel ragazzo. Dato che non potevi spostarti, abbiamo deciso di comprarti dei biscotti e del caffè, non so perché ma mi sembri un tipo da frappuccino . Spero di rivederti presto , Celine."

Presi il bicchiere e lo strinsi a me . Mi sentii felice, per la prima volta in tutta la mia vita , mi sentii apprezzata da qualcuno.

Someone's pleace, Our Dream { BTS }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora