Capitolo 2 - Celine

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Se oggi sono quella che sono, lo devo solo a me stessa.
Ho sempre preferito risolvere i miei problemi da sola senza dover chiedere aiuto agli altri, tantomeno alla mia famiglia.
Sono sempre stata coccolata e amata, i miei genitori non mi hanno mai fatto mancare nulla eppure mi sono sempre sentita incompleta.
Un puzzle in cui mancano pezzi per finirlo...ecco...mi sento così.

Sono laureata in Giurisprudenza , l'ho fatto per me ma anche per loro, per renderli orgogliosi. Ci sono riuscita alla grande! Ma ho un'altra passione... la moda.

Immaginare nuove tendenze, colori e tessuti che si combinano in modo unico per creare abiti e accessori straordinari. Creare delle vere e proprie opere d'arte.
Il sogno e la soddisfazione di vedere le mie creazioni indossate da persone famose, esposti in negozi di classe o meglio ancora avere un negozio con la mia firma. Sono ambiziosa....lo so.
Sono nata nella città per eccellenza della moda, Parigi, di cui sono sempre stata affascinata.
La città dell'amore ma ahimè sono single.
Credevo che sarei rimasta lì per il resto della mia vita, ma evidentemente non era nel mio destino.

<<Perché devi trasferirti a Londra ?>> chiese la mamma mentre mi aiutava a sistemare la valigia.
Sono figlia unica, questo spiega la sua angoscia.

<<Mamma hai visto anche tu , sono una frana in inglese devo studiarlo per bene, lì c'è una scuola privata ed insegnanti in gamba.
Devo farlo , per poter realizzare il mio sogno >>  amo mia madre, fa male starle lontano ma devo farlo.

Ho sempre indossato abiti creati da me, non perchè io non possa permettermi di acquistarli, anzi , i miei stanno molto bene economicamente, hanno tre case, diverse catene di ristorazione e tanto altro ma l'idea di poter indossare dei capi originali mi fa sentire speciale e unica.
Per questo motivo non ho mai avuto amici sinceri perché invidiosi delle mie capacità e del mio stile di vita.
Ma tutto questo mi ha reso più forte e fiera di me.

E' finalmente arrivato il giorno della partenza. I miei hanno insistito a volermi accompagnare ma ho rifiutato categoricamente. Sanno benissimo che non sopporto i saluti perchè sicuramente inizierei a piangiere e di conseguenza mi colerebbe il mascara... cosa che odio terribilmente. Superficiale? Si! ma è un'ottima scusa per non vederli tristi per la mia partenza.

<<Chiamami ogni giorno e mi raccomando  , torna con un bel ragazzo >> disse mio padre mentre continuava a stringermi. Mio padre desiderava tanto che mi sposassi per poter avere dei nipoti. Essendo figlia unica solo io posso regalargli l'emozione di essere nonno.

Dopo qualche ora di volo, mi ritrovai a Londra. Un sogno. Ho sempre visto tutto in foto, non credevo neanche di poter riuscire a viaggiare da sola perché ho sempre avuto paura a farlo.
Era tutto perfetto, tutto così bello .

Avevo tanti soldi da poter vivere per una vita intera ma non mi andava assolutamente di stare ferma e chiesi a mio padre di farmi lavorare in uno dei suoi ristoranti a Londra. Quando il responsabile del ristorante mi riconobbe mi diede tutto l'occorrente,anche la chiave del piano di sopra, la mia casa temporanea,finchè non avrei trovato un posto dove stare.

Non volevo fare amicizia con gli altri solo perchè ero la figlia di qualcuno, quindi chiesi esplicitamente di non dire a nessuno chi fossi .

Prima di disfare la valigia, mandai un messaggio ai miei, raccontandogli del viaggio.
Finito tutto, uscii per vedere quanto fosse distante il luogo dove avrei seguito le lezioni. Con mio stupore mi resi conto che non era per niente lontano , non era necessario prendere mezzi .
Mi ritrovai davanti all'University of London, era gigantesca e c'erano diverse aule.

<<Ehm, scusa , posso aiutarti ?>> una bellissima ragazza asiatica si avvicinó. Indossava una divisa.

<<Sì, salve. Excuse moi ,non parlo bene l'inglese, sono proprio una frana >>ero in imbarazzo , sbagliavo continuamente la pronuncia.

La ragazza sorrise e mi porse la mano.

<<Tranquilla , non sei l'unica. Io sto imparando , sono Ji Woo piacere di conoscerti>> mi strinse la mano e mi presentai.

<<Piacere,sono Celine>>

Sembrava una bella persona , non era mai successo che qualcuno venisse da me e si presentasse di sua spontanea volontà , ero felice.

<<Sono coreana . Studio da qualche mese in questa Università. Voglio diventare una giornalista, ma per poter essere la migliore,devo conoscere più lingue possibili soprattutto l'inglese che come sai è la lingua mondiale per eccellenza >> alzó gli occhi al cielo . Era evidente che odiasse studiarlo perché molto spesso mi capitava di avere la sua stessa espressione .

<<Ahahah ti capisco. Questo e altro per realizzare i propri sogni, non credi ? Io invece sono Francese. Anche per me è una tortura ma se voglio mostrare i miei vestiti a più gente possibile devo poter comunicare con un linguaggio che tutti bene o male riescono a comprendere>> Ji Woo continuava ad annuire , era senza dubbio d'accordo con me.

Trovai finalmente la mia aula , salutai la mia nuova amica ed entrai.
Credevo mi sarei annoiata invece trovai la lezione interessante e cercai di prendere appunti, parola per parola per poi poterli rileggere a casa con calma.

Erano ormai settimane che vivevo lì , Ji Woo ed io stavamo sempre insieme . Ci davamo una mano a vicenda con la pronuncia.
Creammo un legame.

Mi sentivo capita da lei e non era mai successo in tutta la mia vita. Per la prima volta potevo dire ad alta voce che avevo trovato un'amica.

<<Domani ho un esame , devo andare in giro e fare un servizio , mi aiuteresti ?>> Ji Woo con lo studio era molto più avanti di me e stava inziando a dare i suoi primi esami .

<<Okay , ma cosa vorresti filmare ?>> chiesi.

<<Non so , mi verrà in mente qualcosa quando saremo lì . Mi aiuti ?>> annuìi e ci dirigemmo in centro.

Proprio in quel momento mi ricordai di una ragazza che se ne stava ogni giorno  a suonare e a cantare proprio vicino al ristorante dove lavoravo, così ne parlai con Ji Woo

<Che ne pensi di fare un servizio su un artista di strada ? Sarebbe cool!!! Hai visto? Adesso uso anche espressioni in inglese >> scoppiammo a ridere.

<<Okay ma dove la trovo un'artista di strada ?>> le feci segno con il dito proprio di fronte a noi .

Una bellissima ragazza dai capelli ramati stava cantando.
Era vestita bene e le avrei visto benissimo addosso alcuni dei miei capi pieni di swarosky come una vera star. Ji Woo mi rivolse uno sguardo , poi presi il cellullare e iniziai a filmare sia lei che la ragazza . Nel giro di qualche minuto finimmo e Ji Woo propose di tornare subito a casa per fare il montaggio del video ma fummo bloccati da un ragazzo che cercò di importunarci.

Entrambe eravamo delle fifone, il cuore cominció a battere forte e le gambe a tremare.

Cercammo di mantenere la calma, fin quando qualcuno non si avvicinó a noi. Il ragazzo non appena la vide iniziò a tremare come una foglia e nel giro di qualche minuto si dileguò .
Ji Woo ed io eravamo talmente pietrificate dalla paura che non riuscimmo a ringraziare la ragazza.
Era l'artista che riprendemmo.

Ne rimasi affascinata , sembrava una tipa tosta , che sapeva il fatto suo e di certo sapeva difendersi bene. Avrei voluto conoscerla, offrirle un caffè, ma rifiutò.
Io e Ji Woo andammo allo starbucks prima di tornare a casa.

Rimanemmo in caffetteria più del previsto perchè Ji woo ebbe la brillante idea di montare il video proprio lì.

<<Aspetta un attimo!>> tornai al bancone e ordinai un frappuccino.

Non so perchè ma quando proposi a quella ragazza di bere qualcosa, sembrava volesse accettare ma qualcosa la trattenne, così le comprai del caffè e  le scrissi un bigliettino.

Una volta tornata a casa proposi a Ji Woo di rimanere a cena.

Andammo al piano di sopra e tirai dal frigo dell'insalata . Ultimamente stavo mangiando così tanto cioccolato che rischiavo il diabete.. dovevo darmi una calmata.

<<Celinè , stavo pensando una cosa , ti va di andare a vivere insieme ?>> rimasi a fissarla.
Non credevo di essere diventata così speciale per lei da chiedermi di condividere una casa.

Iniziai ad urlare e a riempire la valigia con tutta la mia roba.
Ero strafelice e per la prima volta in tutta la mia vita piansi dalla gioia.

Someone's pleace, Our Dream { BTS }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora