Capitolo 4- Diamond

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Non ho mai avuto modo di parlare con qualcuno della mia passione per la musica. Non ho amici e i miei genitori non se ne sono mai interessati. Non faccio altro che pubblicare sui social,con la speranza che qualcuno mi noti.

"Sono fiero di te" vorrei tanto sentirmelo dire....

Agli occhi degli altri sono una tipa tosta, forte e senza timore.

Ma ahimè è tutto il contrario. Ho mille insicurezze e mi sento dannatamente sola.Non posso assolutamente mostrarmi debole, nessuno mai scommetterebbe su una cantante priva di personalità.

La musica è parte essenziale della mia vita. Un mezzo di espressione universale che può portare gioia, conforto e ispirazione.

La musica ha il potere di evocare emozioni, raccontare storie e creare legami tra le persone... questa, per me, è vita.

Terminata la mia giornata da "artista", andai al ristorante per svolgere il mio lavoro di lava piatti.

<<Buon giorno >> dissi mentre mi dirigevo verso lo spogliatoio per cambiarmi ma fui bloccata dal proprietario .

<<Diamond.. non so come dirtelo ma non posso più farti lavorare qui >> rimasi senza parole e continuai a fissarlo.

<<I clienti si lamentano continuamente , non vogliono che una come ... come te >>. Non riuscivo a credere alla mie orecchie

<<Chi è quel coglione che si è lamentato eh ? Dimmelo ! Che me lo venga a dire in faccia ! Chi è ?>> iniziai ad agitarmi e ad urlargli contro.

Sono sempre stata rispettosa e diligente con i clienti, sempre con un grande sorriso, perché tutta questa cattiveria nei miei confronti?

<<Ho ricevuto questa disposizione, non è mio questo ristornate, non posso fare altrimenti. Se fosse stato per me, saresti rimasta >>

Non riuscii più ad ascoltarlo, uscii fuori e andai alla ricerca di una panchina , ero stanca e molto preoccupata...non avevo più un posto dove stare.

Oggi non ho guadagnato molto, non posso permettermi una camera. Ero anche affamata, il mio stomaco brontolava.

Rimasi un pò a riflettere sul da farsi e allora decisi di montare nuovamente l'attrezzatura e di cantare sperando che qualcuno lasciasse qualcosa.

Continuai per altre 2 ore , contai i soldi ma non erano abbastanza. Non avevo altra scelta, dovevo passare la notte li. Riuscii a prendere un panino con quel poco che guadagnai.

Ad un certo punto, qualcuno attirò la mia attenzione.

<<Yah! Non voglio mangiare sushi anche oggi okay!>> la ragazza coreana della scorsa volta era davanti al ristorante dove lavorava Celine.

<<Okay allora andiamo lì>> qualche secondo dopo le vidi avvicinarsi al mio vecchio posto di lavoro.

Non riuscivo a smettere di fissarle e di pensare a quanto fossero fortunate.

Fui improvvisamente sopraffatta dalla tristezza , gli occhi cominciarono a pizzicarmi ma ricacciai indietro le lacrime . Non avrei pianto , non lì , non davanti a persone che avrebbero provato solo pietà per me.

<<Oh ! Ciao ! >> Celine si avvicinò e mi salutò con un sorriso.

Era dannatamente dolce quella ragazza.

Alzai la mano ma non risposi.

<<Come mai lavori di sera? Hai cenato ?>> un pò ficcanaso la ragazza.

<<Dai andiamo Celine, non vedi che non vuole essere disturbata . Forza , non fare la rompi palle con tutti>> abbassai lo sguardo e sorrisi .

Someone's pleace, Our Dream { BTS }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora