When Words Fail

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Will we ever say the words we're feelingReach down underneath andTear down all the wallsWill we ever have a happy endingOr will we forever only be pretendingWill we always be pretending[...]Keeping secrets safe, Every move we makeSeems like no one's letting go
[Pretending - (original) Glee Cast]


-Dio, che male!-
La luce che entra dalla finestra peggiora il tuo mal di testa post sbronza. Già, perchè ieri quando sei andata a letto con Bellamy Blake, eri abbastanza alticcia.
Lo stomaco non ha problemi, ma la testa minaccia di scoppiare da un momento all'altro. Ti massaggi le tempie con le mani, nella speranza di trovare un po' di sollievo.
-Bevi questo...- Raven ti passa una tazza di caffè. Sai che è seduta accanto a te, ma non sai dire da quanto tempo. -Ore piccole ieri?- ti schernisce e tu le rispondi affermativamente con un mugugno.
-Con il tuo amico con benefit?- Domanda beffarda. Spalanchi gli occhi, guardandoti attorno e sperando di non vedere Octavia. Rav vedendoti agitare, cerca di farti stare calma -Tranquilla, O è a far colazione con Lincoln.- sussurra -Non sa che ti sbatti suo fratello-
-Da quanto lo sai?- Domandi nervosa. Se le fitte alla testa non ti stessero facendo impazzire, in questo istante le staresti urlando contro.
-Abbastanza, ma non temere il tuo segreto è al sicuro.- Ti passa una mano sulla spalla, sorridendoti.
-Non è una risposta.- Mugugni corrugando la fronte e piantando il broncio come una bambina.
-Vi ho visto l'altro ieri, sulla pista...- vuota il sacco, alzando le spalle - E ieri sera, quando siete usci dalla sua stanza.- ammette abbassando lo sguardo -Sai, se non volete farvi beccare, vi conviene essere più discreti.- ti schernisce.
Vorresti morire... Prendi il cuscino e te lo stringi sul volto, soffocando un urlo, mentre la tua amica scoppia a ridere.
-Dai, non è la fine del mondo- scherza lei - Anzi, da quel che si racconta, è parecchio bravo- Abbassi il guanciale, lanciando un'occhiata torva alla tua amica. -Dai che scherzo!- si difende prontamente.
Scoppi a ridere. - Lasciale giudicare a me, le voci di corridoio-
Raven non ha tutti i torti. Il lato positivo, è che per i restanti giorni di gita hai un'alleata che può aiutarti a mantenere la situazione sotto controllo.
Ti basta guardarla e lei ti capisce al volo. Avete una sintonia particolare, tu e Raven.
-La risposta è sì, ma cerca di essere più discreta.- sorride -Comunque se Tavy dovesse venirlo a sapere...-
-Cercherebbe di farci diventare una coppia, lo sai.- scuoti la testa - Lo so bene che che non sarebbe contraria.-
-E quindi? Non riesco a vedere l'impedimento- accenna lei
-Bellamy Blake.- ti limiti a rispondere mentre una parte di te, non riesci a capire a che altezza, s'incrina. Non che tu abbia bisogno di una storia, ma avresti voluto rispondere in maniera differente a quella domanda. -Dopo la gita, chiuderemo la questione e torneremo al punto di partenza. In ogni caso dubito seriamente che possa ricapitare la stessa situazione.-
-Intendi che non vuoi più andarci a letto?-
-Non lo so...-
Un campanello di allarme squilla nella tua mente. Rav aveva detto di averti visto fuori dalla camera di Bell. Ma cosa ci faceva al terzo piano?
-Rav, toglimi una curiosità, cosa ci facevi ieri vicino alla stanza 305? Amico con benefit? - domandi - A meno che tu non stia uscendo con Jasper o Monty, non ci sono molti altri ragazzi su quel piano. Solo la stanza dei...- Ti blocchi, cominciando a scuotere la testa, mentre lei sbianca -Raven, ti prego, dimmi che mi sto sbagliando-
Lei non parla, si limita ad abbassare lo sguardo.
-Perchè non vuoi rispondere, Raven, ti prego dimmi che mi sbaglio.- la implori.
-Non... Clarke, è successo solo una volta- mormora.
-Raven, ha 12 anni in più di te ed è un professore, non basta a fermarti?-
Scuote la testa.
-Wick è un bell'uomo certo. Ma è il tuo insegnante.- sussurri - Ti prego, dimmi che non lo sa nessun altro.-
-No tranquilla- risponde in un sussurro.
-Il tuo segreto è al sicuro- mormori, abbracciandola.

Inutile dire che, nonostante tu non fossi sicura, la sera stessa ti ritrovasti attaccata all'armadio della stanza 100, con i pantaloni abbassati e Bellamy che ti sorreggeva. E la sera dopo, nella neve dietro al ricovero degli sci. Per quella bravata, rischiaste una bronco polmonite.
Ma la cosa comica è che, quando dicesti quelle parole a Rav, eri più che certa che sarebbe stato così, ovvero che Bell non ti avrebbe più cercata, se non per una questione di amicizia, e che al ritorno da quel viaggio sarebbe tornato tutto come prima delle lezioni di snowboard, delle notti passate con lui e dei baci nella neve.
Ne eri più che certa che sarebbe andata così. La fama del tuo amico di scorribande lo precedeva: non andava a letto con la stessa ragazza per più di una settimana di seguito.
Grande errore credere alle tue stesse parole...

In quattro mesi il vostro rapporto è mutato, siete sempre amici, solo un po' più intimi. Quella strana storia di sesso ed effusioni lontane da occhi indiscreti, si è evoluta in uno strano ibrido, e come tale deve restare celato agli occhi di molti.
Spesso e volentieri vai da lui con la scusa di studiare, per poi ritrovarvi tra le lenzuola umide, quando Octavia non è in casa.
Non ti dispiace sentire le sue mani su di te, i suoi baci roventi o le sue spinte ritmiche contro i tuoi fianchi. Anzi, quelle sue attenzioni, ti fanno sentire protetta e desiderata.
In alcuni corsi siete, addirittura, compagni di banco e, ad ogni progetto a coppie, ti propone come sua partner, con la speranza di poter rimanere più tempo che può con te
In questo ultimo periodo, Bell si è aprendo con te, raccontandoti cose che solo Octavia, fino ad allora, sapeva.
La madre è in una comunità di recupero per alcolisti e tossicodipendenti, dopo l'abbandono del padre e Bellamy bada da sempre ad O.
Non ti stupisce il loro forte legame, e spesso senti l'irrefrenabile voglia di raccontare la verità alla tua migliore amica.
Il nonno materno, un facoltoso avvocato in pensione, li mantiene... ma con la parola del ragazzo, che entrerà in un college prestigioso e si laureerà con il voto più alto possibile.
Per questo, Bell, ha abbandonato la musica, mantenendola solo come Hobby.
Capisci solo ora il peso che quel ragazzo ha sempre portato sulle spalle, ed un po' ti vergogni per come l'hai trattato all'inizio. Lo guardi ogni giorno che passa, sotto una luce differente.
Spesso, durante le lezioni ti ritrovi incantata a fissare le sue ciglia nere, spaventosamente lunghe per essere quelle di un ragazzo. Fortunatamente, hai imparato a riprenderti in fretta dai momenti di fissa, prima che riesca a rendersene conto il tuo compagno di banco.
Quella gita ha smosso qualcosa in te, e sfortunatamente lo stanno notando tutti. Compresa tua madre ed Octavia.
E da quando aiuti la tua amica nell'organizzazione del Ballo scolastico, e tutto ciò che ne consegue, il mascherare i tuoi cambiamenti di umore oppure le crisi di gelosia ingiustificata che ti assalgono, sta diventando sempre più difficile.
Ti sei offerta volontaria per aiutare Octavia in questa impresa titanica, ma cominci seriamente a pensare che se ti fossi offerta per gli Hunger Games, avresti avuto più chance di restare in vita...
-Ragazzi mancano due mesi al ballo e non abbiamo ancora scelto il tema!- gracchia istericamente la ragazza, mentre con una matita scarabocchia su un block notes.
-Esatto Tavy, manca ancora parecchio- sbadiglia Jasper, senza nemmeno prendersi la briga di coprirsi la bocca - Non cominciare a farti venire delle crisi inutili.-
-Inutili?!? Stai scherzando spero- vedi una vena pulsare sulla fronte della mora -Il Prom è l'evento dell'anno Jasper Jordan!- Se c'è qualcosa che hai imparato sulla tua migliore amica in questi mesi, è che quando chiama qualcuno per nome e cognome, è in piena crisi isterica.
Le manovre da adottare in questi casi sono due:
a) Portarla a fare shopping alla primo sorgere dei sintomi.
b) Darle corda ed accontentarla in ogni folle richiesta.
-Calmati, O, ne discutiamo subito- la tranquillizzi -Hai qualcosa in mente?-
La vedi distendere i nervi, mentre ti allunga il taccuino su cui ha annotato in bella grafia, alcune idee.
-Stavo pensando a qualcosa di diverso dal solito- spiega la ragazza - ad esempio il mondo di Oz, oppure In fondo al mar, Frozen...- Scuoti la testa.
-Se prendessimo idee dalla letteratura?- proponi - Tipo "il Grande Gatsby" oppure "Il Gattopardo"-
Jasper vi guarda allucinato - Ragazze, sono troppo impegnative le vostre idee-
Improvvisamente ti torna in mente un discorso fatto con Bellamy qualche giorno prima, a proposito dello sbarco sulla luna. Quest'anno sarebbe stato il quarantacinquesimo anniversario.
-La luna...- sorridi, mentre Octavia ti chiede di ripetere -La Luna!- esclami -Quest'anno sono passati quarantacinque anni dallo sbarco sulla luna, perchè non crearci un tema?- Gli occhi profondi come il mare della tua amica, brillano.
-Se non erro c'è una frase da cioccolatino sulla luna...- Si alza in piedi, raggiante -Sì, sì. Che ne pensate di "Fly me to the moon"?- esclama Octavia.
-Ti porterei fino alla luna, e ritorno...- bisbiglia Jas, quasi come risposta, volgendo lo sguardo verso la tua amica.
O, alza lo sguardo, sgranando gli occhi -Ripeti!- Il ragazzo deglutisce a fatica, sentendosi braccato.
-Fino alla luna e ritorno.- bisbiglia nuovamente
-Sì! Dio, Jasper sei un genio!- Lo bacia sulla guancia facendolo visibilmente arrossire -Ecco il tema: "To the Moon and Back"!- E rivedi la morte passare negli occhi di Jas.
-Jasper- chiami da parte il ragazzo -Perchè non ti dichiari?- gli domandi, appena è abbastanza vicino da udire un tuo bisbiglio.
-E per quale motivo?- alza le spalle lui, visibilmente giù di corda - Hai visto poco fa, pensava che la mia esclamazione fosse una proposta per il tema del Ballo- si aggiusta i google sulla testa - E poi ha la passione per i palestrati, ed io non sono molto pompato- storce il naso.
-Invitala al ballo!- lo scuoti -Fagli una proposta indimenticabile... sei un genio della chimica, inventati qualcosa!-
-Abbiamo un progetto da portare a termine, andiamo?- Bellamy irrompe nella conversazione, appoggiandosi ad uno degli armadietti color senape. -Jas, l'accompagni tu mia sorella?- aggiunge facendo un occhiolino complice all'amico.
-Oddio, è vero! Abbiamo il progetto di scienze- ti batti il palmo sulla fronte, prima di salutare Jasper ed Octavia ed avviarti con il ragazzo verso
l'auto.
La macchina macina i pochi chilometri di asfalto, che separano la Ford High da casa tua, mentre Bell sorride.
-Ho una cosa da darti- dice estraendo una scatolina dalla tasca e porgendotela - Te lo ricordi, vero?- aggiunge, non appena la apri e ti ritrovi davanti ad un plettro.
Ma non un plettro qualsiasi, quello che aveva utilizzato la sera del vostro primo bacio. Annuisci, Sorridendo mentre passi un dito sulle parole incise: When Words fail, Music Speak.
-Vorrei lo tenessi tu.-


Continua...

Oramai siamo agli sgoccioli, ragazzi miei... Mancano poco più di quattro capitoli alla fine.
Sono felicissima di vedere aumentare il vostro entusiasmo ogni giorno e soprattutto di rispondere ai vostri meravigliosi commenti, alcuni dei quali a volte mi fanno anche commuovere.
Spero vivamente di non deludervi con i prossimi capitoli, di non cadere nel banale e mantenere sempre il vostro interesse vivo.
Non potete nemmeno immaginare quanto vorrei abbracciare ognuno di voi sia su EFP, che su Wattpad che leggete, recensite e condividete la mia storia.
Grazie di cuore.
Ci leggiamo presto,
La vostra affezionatissima Dimea Durless.

To The Moon and BackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora