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Capitolo 7

-Adriana-

Al ritorno a lezione non trovai Tom in classe e Bill sembrò molto preoccupato,«Che ha?» chiesi a Luna,lei si girò verso di me con estrema tristezza,«Tom ha fatto a botte e lo hanno mandato a casa» spalancai gli occhi,stava bene?Con chi aveva fatto a botte quel coglione?! «Ti dispiace se mi siedo vicino a Bill» le feci un cenno per tranquillizzarla e lei si andò a sedere vicino a lui consolandolo,io invece rimasi accucciata nel mio angolino a seguire la lezione o forse a pensare se Tom stesse bene.
Subito dopo scuola tornai a casa,ovviamente mamma era a lavoro,lavai i piatti e poi andai in camera mia,mi misi dei jeans,una maglietta bianca a maniche corte che mi ricadeva sui fianchi e una giacca in pelle bianca.
Spruzzai del profumo e improvvisamente mi fiondai alla porta di Tom,bussai e mi aprì proprio lui,Tom.
«Cenerentola?Cosa fai qui?» gli sorrisi e lui mi fece entrare «Cosa hai fatto chitarrista?» dissi sedendomi nel divano avanti a quello su cui era seduto lui,aveva un cerotto sul naso,uno vicino alla mascella e della crema sparsa ovunque «Dovevo scaldare le mani» risi «Non sai stare fermo vero?» accennò un sorriso «Chi hai ammazzato?» dissi sarcastica «un piskello»,alzai gli occhi al cielo,guardai la chitarra che teneva al suo fianco e poi guardai lui,non gli avrei mai chiesto di suonarmi qualcosa ma la tentazione c'era,«Sai non mi sarei immaginato che ti saresti preoccupata per me Cenerentola» spalancai gli occhi «Non mi preoccupo per te!» lui rise di gusto «E allora perché sei qui?» sul serio,perché ero lí,mi trattava male,non riusciva a farmi un favore senza secondi fini,non voleva essere mio amico e pure mi preoccupavo per lui...«passavo per caso» dissi serrando la mascella e stringendo i denti,lui si alzò dal suo posto e venne a sedersi al mio fianco,«Non sai mentire Cenerentola» mi stava guardando,mi girai verso di lui e lo guardai,mi persi nei suoi occhi,un lucente nocciola che poteva catturare chiunque,«perché mi guardi così?» non riuscivo a parlare ero come bloccata in un sogno,lui mi spostò una ciocca dei capelli dietro l'orecchio,«come ti guardo cenerentola?» non riuscii a rispondergli,«Tom» lo chiamai,«zitta» si stava avvicinando alle mie labbra,i nostri nasi si toccavano,lui mi stuzzicava,si avvicinava ma non mi baciava,pendevo dalle sue fottute labbra,mi risvegliai dal sogno e mi alzai correndo,«dove vai?» chiese lui «ho da fare,ciao» e me ne andai.

-Tom-

Si,la stavo per baciare,l'idea che si fosse preoccupata per me mi rendeva felice,non sò perché ma non ebbi quell'istinto di scaraventarla sotto di me,ma avevo l'opposto,avrei voluto che si accucciasse nel mio petto e che si addormentasse sotto le mie coccole,volevo assaporare le sua labbra carnose ciò non accadde perché si fece mezzanotte e cenerentola dovette scappare a casa,ma la principessa aveva perso la sua scarpetta e Adriana aveva dimenticato la sua giacca sul divano,una nuova scusa per andarla a trovare.

before me-Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora