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capitolo 13

-Adriana-
«Ooo ma ti svegli madonna!» sentii la voce di Luna arrivarmi dritta nelle orecchie facendomi sobbalzare,«Cosa vuoi ho detto che non ci verrò,preferisco farmi torturare da quella stronza di matematica che vedere quegli stronzi!» sentii lo sbuffare di Luna,«Senti,andare lì non significherebbe essere sottone ma avresti la possibilità di sputargli in faccia tutto quello che ti hanno fatto provare in particolare Tom!» Mi alzai di fretta e furia dal cuscino,Tom?Ho pensato così tanto alla mia amicizia distrutta com i tre che non ho pensato a Tom e alle foto che per tutta l'estate ha publicato su facebook o di tutte le volte che ho provato a contattarli ma non mi cagavano di striscio...si aveva ragione Luna,avrei dato uno schiaffo bello potente a quello stronzo e magari avrei anche potuto prendere a capelli quella biondina.
Andai sotto la doccia,mi insaponai tutta di saponi aromatici e creme,asciugai successivamente i capelli in un mosso che risaltava i miei capelli marrone scuro,applicai della matita nera sotto l'occhio per risaltare l'oceano delle mie pupille ed infine del mascara con aggiunta di un pò di terra sugli zigomi,indossai uno dei miei outfit più casual ma stupendi posti nel mio armadio

Andai sotto la doccia,mi insaponai tutta di saponi aromatici e creme,asciugai successivamente i capelli in un mosso che risaltava i miei capelli marrone scuro,applicai della matita nera sotto l'occhio per risaltare l'oceano delle mie pupille ed in...

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Tacchi alti e via,diedi un bacio verso lo specchio mentre spruzzavo il profumo VS e poi finalmente uscii dal bagno «Favolosa» sorrisi,presi i biglietti del concerto e ci mettemmo in viaggio,arrivammo ad una sosta verso le 16:00,chiamai mia mamma che nel mentre era a New York con il suo nuovo lavoro.

«Ciao tesoro,come va? Andrai al concerto quindi?»
«Si mamma,tra un pò ci rimettiamo in viaggio e poi ti facciamo sapere»
«Va bene state attente e manda un bacio a Luna»
«Si lo farò»

Luna tornò al nostro tavolo con tutti i cibi che avevamo ordinato e del vino per sbattere l'ansia al pavimento,«Era Barb?»annuii mentre cominciai a bere già un sorso di vino bianco,«Oo mangia prima,non puoi bere a stomaco vuoto Adri!» mi riprese Luna ed il cominciai ad affondare i denti nella lasagna all'Italiana che avevo ordinato,finito tutto ci rimettemmo in moto e visto che nella prima parte del viaggio avevo guidato io questa volta guidò Luna mentre io ascoltavo con le cuffiette dopo molto tempo la loro musica fino ad addormentarmi.



*Skip Time*

«Adriana svegliati» aprii a poco a poco gli occhi «Luna?» no,sicuramente non era lei ma un ragazzo alto,con dei lineamenti familiari e delle trecce nero corvino che gli ricadevano sulle spalle,indossava un jeans color pietra di taglie maggiori,una maglietta bianca e sopra una più lunga nera e poi uno smanicato imbottito nero,mi spaventai,ero come inchiodata su quelle lenzuola color panna che mi contornavano il mio esile corpo.
Mi alzai scattosa da quel materasso,il ragazzo era di spalle,più alto del previsto,i miei tacchi erano posti ai lati di quel letto,era notte ed in quella stanza fletteva soltanto l'inquietudine che mi trasmetteva quel ragazzo e la fioca luce della luna.
«Chi sei?» chiesi con la voce soffocata ma non venni ascoltata,la verità?Non volevo sapere chi fosse quel ragazzo quindi comincia mettendomi i tacchi e poi mi rialzai in piedi,lui aprì la finestra e avanti a sè e cominciò a fumare che schifo odiavo il fumo,alla fine presi coraggio e mi avvicinai ma non appena lo feci feci due o tre colpi di tosse a causa del fumo «Cosa c'è,a cenerentola dà fastidio il fumo?» finalmente quella figura si voltò verso di me,mi paralizzai su quegli occhi,Tom.
«C-cosa?!» Non sapevo come esprimermi,non ero pronta,non ero preparata a vedere Tom così...così cambiato,non lo riconoscevo,era diventato più alto,più stronzo ma ancora più attraente cazzo.
«Che c'è cenerentola,sei nervosa?» non risposi e continuai a fissarlo come una babbea «Sveglia principessa» mi sventolò una mano avanti agli occhi «Levati!» mi scansai ma appena indietreggiai inciampai sullo spigolo di un comodino,stavo per cadere ma il suo braccio mi afferò,mi teneva tra le sue braccia ma adesso tutto era diverso,lui era diverso,io ero diversa come anche le mie sensazioni erano cambiate,non mi sentivo più protetta ma come se fossi appena stata messa a nudo avanti a quei maledetti occhi.
«Fai attenzione a dove metti i piedi» lo guardai con aria di sfida «sennò?» sorrise e trattenni un ghigno «Sennò sarò costretto a lasciarti per terra la prossima volta» la prossima volta? «Perchè secondo te ci rivedremo?Sogna» lui sbuffò «Tranquilla mi è indifferente anzi mi sei indifferente» colpita dritta al cuore,«Beh anche tu mi sei indifferente,aspetta,ma Luna?Il concerto?Cosa faccio qui?!CON TE!» lui rise,mi era mancata la sua risata,l'unica che non era cambiata,«smettila di fingere,sò che sei felice di essere qui cenerentola,comunque volevi dormire e Luna ti ha lasciata in macchina visto che hai dato i numeri,dopo il concerto ci siamo riuniti e dopo aver parlato ti hanno portata qui lasciando me a farti da guardia,non avrei accettato ma con quei cazzo di vestiti in una stanza d'Hotel tutto può succedere» Cosa? Che avevano i miei vestiti?LUNA ME L'AVREBBE PAGATA! «Che hanno i miei vestiti?» lui mi squadrò «Cazzo cenerentola nessuno resisterebbe ad infilarsi sotto quella gonna corta,nemmeno io» Divenni rossa «Si e poi ti sono indifferente,fai schifo» dissi senza pensarci «Faccio tanto schifo ma ti sono mancato o sbaglio?» chiese «Io invece ti sono mancata?» lui arricciò il naso segno che fosse nervoso «Non si risponde ad una domanda con un altra cenerentola»,«No» lui ghignò «Quel No era un Sì?» sbuffai «Era un cazzo di no»sbraitai,«Stessa cosa» affermò lui netto,bene su una cosa eravamo d'accordo o forse stavamo mentendo.
«Bella la tua ragazza» dissi e subito mi pentii quando venni fulminata dal suo sguardo «Lo so è stupenda» all'improvviso mi venne un colpo di lampadina quando guardai il mio polso con il filo blu che a quanto pare tenevo solo io,«Cenerentola ed il suo principe sempre e per sempre» mi fermai e lui si irrigidì «Ti ricorda nulla?» Strinse i denti «Si,delle bambinate,ecco il tuo filo,riprenditelo» mi ridiede il filo e poi si avvicinò pericolosamente a me «Ora ti porterò dalla tua amica,dopodichè dovrai sparire dalla mia vista,capito?»,«Più che venire con te andrò a piedi» me ne andai prima che potesse controbattere,provai a chiamare Luna e fortunatamente mi rispose,

«DOVE CAZZO SEI STRONZA!»
«Con Bill e i ragazzi»
«TU ORA MI PASSI A PRENDERE E ANDIAMO VIA ALL'ISTANTE»
«Va bene...saluto tutti»
«Grazie»

staccai la chiamata,sarò stata cattiva ma non mi importava sarei andata via da quel posto come aveva detto lo stronzo all'istante.
Poco dopo arrivò Luna e passammo il viaggio in silenzio fino a casa,la salutai ed entrai in casa per poi finalmente scoppiare in un pianto liberatorio,perchè si il mio motto è "Non piango il mio mascara costa troppo" cazzo sono un essere umano,ho bisogno di cacciare via lacrime salate per poi rialzarmi e ricominciare da capo.

before me-Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora