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capitolo 14

-Adriana-
Una settimana da quel maledetto concerto era passata,in quei giorni passai l'inferno,Tom era tornato a scuola,Bill non mi parlava,Gustav e Georg nemmeno e di conseguenza litigai anche con Luna per avermi lasciata nelle mani di Tom solo per vedere quel concerto.
Dopo che la campanella dell'ultima ora del venerdì suonò tutti si fiondarono all'uscita io invece mi alzai lentamente e con delle occhiaie che mi arrivavano ai piedi presi il mio zaino e mi incamminai alla porta.
Tornai a casa e mi arrivò un messaggio da parte di Luna

«Ciao,ci possiamo vedere domani al parco»
«Luna adesso no,ho bisogno di tempo per pensare a me,ci tengo alla nostra amicizia perciò ti chiedo solo del tempo scusami»

Non mi rispose,non volevo risultare cattiva ma non mi andava di parlare con nessuno nemmeno con me stessa,non volevo farmi delle domande ne darmi delle risposte,volevo la pace,così mi distesi sul mio letto e mi addormentai profondamente.

Mi svegliai nel bel mezzo della notte,avevo sete e in più ero vestita,aprii l'armadio,misi una tuta scambiandola per il pigiama,corsi in cucina e bevetti l'acqua,ritornai in camera mia ma non avevo più sonno,presi il cellulare e l'orario segnava le 02:30 di notte,mi misi ad ascoltare della musica ma niente non riuscivo a chiudere occhio,accesi la tv ed in quel momento trasmettevano un cartone animato che guardavo sempre da piccola con mamma e papà,mi distesi sotto le coperte e mi accucciai sul cuscino come se fossi ancora attaccata al petto caldo di mio padre,chiusi gli occhi e potetti sentire la lana del suo maglione pizzicarmi i lobi delle orecchie,il suo profumo di tabacco che a me piaceva molto e la sua mano destra che accarezzava la mia guancia,potevo assorbire il calore di quella mano,lo sentivo sulla mia pelle...«papà» aprii gli occhi ed ero nella mia camera sola,con un cartone animato alla tv e mia mamma lontana da me,ero fiera di lei per aver raggiunto i suoi obbiettivi ma io non ho il suo sostegno,vorrei averla vicino,raccontarle tutto.
Dopo pochi minuti mi addormentai e questa volta mi svegliai direttamente il giorno successivo,solita routine,mi alzo,prendo i vestiti,corro al bagno,mi sistemo,mi vesto,non faccio colazione ma questa volta l'unica cosa che mancava era il suono del clacson di Luna,sentii un vuoto,uscii di casa e cominciai ad incamminarmi verso la scuola,mentre mi ci dirigevo vidi l'Audi Nera di Tom sfrecciarmi di fianco a tutta velocità facendomi volare i fogli degli appunti per terra «MA CHE CAZZO,BASTARDO!» urlai pensando non mi avesse sentita ma proprio in quel momento la macchina si fermò e cominciò a fare marcia indietro,più si avvicinava e più mi irritavo,sostò proprio avanti a me,abbassò il finestrino e non era Tom,con mia sorpresa o sfortuna era un ragazzo sconosciuto,evidentemente con la stessa macchina di Tom,«Scusami» disse sincero ed io accennai un 'stai tranquillo' con la testa,il ragazzo scese dall'auto e potetti notare la sua statura alta,seguii tutti i suoi movimenti,con la mano destra si era aggiustato il ciuffo,strizzava il naso e mi guardava con i suoi occhi di ghiaccio.
«Piacere,Leon» mi tese la mano,rimasi ferma a fissarlo come una stupida e poi la strinsi «Piacere,Adriana» sorrise e mi sciolsi «Adriana,sei Italiana?» sospirai «no ma...mio padre si» sorrise ancora e poi si leccò il labbro inferiore «Senti,per farmi perdonare ti dò un passaggio a scuola» alzai un sopracciglio «Come sai che devo andare a scuola?» lui rise «Beh guardati,non credo tu stessi andando a fare la spesa con quella divisa e quei libri o appunti tra le mani» mi guardai e risi anche io «Va bene,accetto» accettai subito,forse sbagliavo ma quel Leon mi parve così tanto familiare che mi fidai subito,quando salii in macchina Leon non smetteva di cambiare canzoni alla radio «Vedo che sei molto deciso» lui mi sorrise dallo specchietto «non scherzare e consigliami qualche canzone» ci pensai e poi proposi «Part of me di Katy Perry» lui la mise e cominciammo a cantare,lui imitava la voce femminile di Katy ed io ridevo,non sò come ma in quel ragazzo rivedevo atteggiamenti molto familiari ma non ci pensai,arrivammo a scuola,«Vuole essere accompagnata madame?» sospirai «no tranquillo,dammi il tuo numero che magari ti scrivo» me lo dettò e gli sorrisi per poi salutarlo e dirigermi verso l'entrata dove trovai schierati Tom,Bill,Gustav,George e Luna,parlavano e mi fissavano,vidi Tom avvicinarsi,cercai di evitarlo ma non ci riuscii,«Come mai hai fatto tardi?» sorrisi «Affari miei?» lui sospirò scocciato «Si certo,vai a fare la puttana anche di giorno con i maschi Adriana?» rimasi ad occhi spalancati dopo la sua frase,«Cosa scusami?» lui si bloccò «Si sei una puttana Adriana» lo disse con convinzione,«Non scambiarmi con la tua bambola di plastica bionda Tom» dissi e lui rise «Gelosa?» gli risi in faccia «Io?Gelosa?Di chi?Di te che mi hai appena chiamata in quel modo,certo che no» mi caricai meglio lo zaino sulle spalle ed entrai in classe.
Per tutto il resto del giorno studiai e anticipai vari compiti per la settimana,erano arrivate le 22:00 e che fai?Non vai a ballare? Chiamai Leon frettolosamente

«Leon finalmente!»
«Mi scusi madame studiavo»
«Anche io ma adesso basta,ti va di andare a ballare?»
«A che ora?»
«Passa a prendermi alle 23:00»
«Okok a dopo»

Staccammo la chiamata e corsi a prepararmi,arricciai i capelli,mi truccai e poi indossai il mio outfit

Spruzzai del profumo e poi aspettai l'arrivo di Leon,bussarono al campanello,aprii la porta ed era Bill che appena mi vide scoppiò a piangere

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Spruzzai del profumo e poi aspettai l'arrivo di Leon,bussarono al campanello,aprii la porta ed era Bill che appena mi vide scoppiò a piangere

«Bill?» disse spalancando gli occhi «Ti prego posso entrare?» gli feci strada immediatamente verso il salone,lo feci sedere sul divano e mi posizionai al suo fianco «Che hai?Che ti è successo?» dissi toccandogli la spalla «Luna...» Luna?Luna cosa? «Luna e Tom si sono messi insieme» rimasi ferma,con le labbra semi aperte e gli occhi spalancati,«No...è uno scherzo» lui fece un no con la testa,sul serio la ragazza di cui più mi fidavo si era messa con il mio ex?
«Ma perchè tu stai male?» lui arricciò la fronte «Non lo sai?Io e Luna stiamo insieme da più di una settimana!» Cosa? Ah giusto abbiamo litigato...«Mi dispiace tanto Bill...sul serio non sò cosa dirti» lo accolsi tra le mie braccia «Senti tra poco mi passa a prendere un amico per andare a ballare,vieni?» lui sorrise «Si mi andrebbe,grazie Adri sei un amica» li abbracciai ancora e poi giusto in tempo Leon bussò alla porta,«Hey Leon lui è Bill un mio amico» i due si strinsero la mano e salimmo in macchina,Bill e Leon legarono subito cominciando a parlare di cose che non riuscivo nettamente a capire o che forse non mi ci concentravo visto che passai tutto il viaggio a pensare a Tom e Luna.
«Siamo arrivati» disse Leon «Sentite ho invitato dei miei amici di vecchio liceo visto che non ci vediamo da più di un anno,mica vi da fastidio? «No anzi,più siamo meglio è!» dissi e poi scendemmo dalla macchina aspettando il gruppo di amici di Leon che poco dopo arrivò.
Era composti da 3 ragazze e 5 ragazzi,subito le 3 si avvicinarono a me,«Leon è lei Adriana?» lui si grattò la testa «Si» sorrisi,entrammo tutti nella discoteca e nel mentre che io parlavo con le ragazze,Bill aveva fatto conoscenza con i ragazzi e Leon,«Piacere comunque io sono Luisa,lei è Caterina e poi Muisell» stinsi la mano a tutte e poi andammo a prendere da bere,dopo solo un goccio di whisky Caterina e Muisell si buttarono in pista ubriache,invece Luisa mi portò a conoscere i 5 maschi ovvero,Andrew,Fabian,Bastian,Oliver e Lori
«Piacere» mi presentai e strinsi la mano ad ognuno di loro,«Piacere madame» Andrew mi prese la mano e la baciò,mi fece arrossire e non poco,appena le nostre mani si incrociarono potetti sentire pizzichi di benessere entrarmi nella pelle.
«Vuole ballare?» mi propose «Adesso no grazie,magari dopo» mandai un occhiata a Leon che guardava male Andrew e poi presi Luisa per il braccio portandola al bancone «HAI SENTITO?!» disse lei eccitata «SIII!» risposi io,proseguimmo la serata a ballare con i ragazzi finché Andrew non mi prese per il braccio portandomi in pista,«Sai ballare?» sorrisi «Ovvio» lui fece una smorfia,cambiarono la musica e ci mettemmo in posizione,cominciammo entrambi a cantare mentre ballavamo come dei pazzi

«Oh, I cannot explain
Every time it's the same
Oh, I feel that it's real
Take my heart»

Urlavano e cantavano tutti in quella discoteca,io e Andrew eravamo sudati da quanto ci stavamo scatenando,in quel istante non mi importò dell'orario ne di tutto quello che era successo

non avrei più pianto per niente e per nessuno.

before me-Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora