CAPITOLO 1

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«Fagottino svegliati devi andare a scuola! »Mia madre bussò alla porta urlando. Guardai il telefono sul comodino accanto al mio letto.
Erano le 7.40... Ero già in ritardo il mio primo giorno nella nuova scuola?!

Mi alzai dal letto e mi fiondai nell'armadio in cui presi la divisa scolastica.Era formata da una camicia bianca, una giacca blu e una gonna del medesimo colore che arrivava a metà coscia, che per i miei gusti era un pó troppo corta. Andai in bagno, mi lavai i denti, misi un pó di correttore sulle occhiaie e mi levai la cuffia per capelli che avevo tenuto per tutta la notte per non far rovinare i miei ricci. Per la prima volta ero soddisfatta del risultato. La sera prima mi ero messa a fare cioccia per ciocca per non fare brutta impressione sui miei nuovi compagni.

«Naisha!»urlò mia madre dal piano inferiore. «Arrivo!» Scesi di corsa le scale e, dopo aver preso il mio zaino, entrai in macchina con mia madre, sul posto del passeggero. «Sei sempre in ritardo»disse mia sorella ridacchiando. Mi girai e la fulminai con lo sguardo. «Violet non dare fastidio a tua sorella.»sentenziò mia madre.

La macchina partí e dopo cinque minuti arrivammo davanti alla mia scuola. « Mamma c'era bisogno che mi accompagnassi proprio davanti scuola?»mi lamentai uscendo dall'auto. «Si, Naisha. Posso accompagnarti solo oggi quindi ringraziami invece di lamentarti come sempre. » chiusi la portiera, salutai mia madre e mia sorella e l'auto partí.

Guardai la scuola. Era grandissima. Sembrava di essere in uno di quei film in cui la vita della protagonista é perfetta. Scuola perfetta, capelli perfetti e perfino un fidanzato perfetto. Non siamo decisamente in uno di quei film anche perché io perfetta non sono.
Gli studenti erano in giro per il giardino davanti all'ingresso. Loro si che sembravano usciti dai film.
Una spiccò più di altre. Era accerchiata da altre ragazze. Aveva i capelli lisci di un biondo dorato, slegati, che di tanto in tanto metteva dietro le spalle. Inoltre possedeva delle bellissime gambe sode e lunghe che venivano risaltate dalla gonna. Aveva un busto fino e un seno prosperoso che spiccava grazie ad alcuni bottoni non allacciati della camicia. Il suo volto non era unico come immaginavo ma al contrario aveva un naso all'insù, delle labbra non troppo carnose e degli occhi azzurri. Sembrava una modella anche se in fondo non aveva niente di speciale, che la facesse distinguere rispetto alle altre, cosa che mi era stata insegnata fin da piccola. Distinguersi. Cosa difficile dal momento che indossavamo delle uniformi, ma sicuramente non impossibile.

Entrai nella scuola che come mi aspettavo era gigante, con dei corridoi altrettanto grandi. Sulla sinistra c'erano delle scale per andare ai piani superiori e degli armadietti. Sulla destra invece vi erano tutte le aule.
Tutti sapevano dove andare tranne io. Dovevo trovare la segreteria, cosa un pó impossibile visto che c'erano oltre mille studenti che vagavano per i corridoi.

«Vedo che ti sei persa» mi spaventai per il poco preavviso e mi voltai verso la persona che aveva appena parlato. «Scusa non volevo spaventarti. Sono Allison Jones ma puoi anche chiamarmi Ally. » La ragazza mi porse la mano e io la strinsi. Lei era più particolare rispetto alla ragazza precedente. Aveva i capelli rosso fuoco che le arrivavano al seno piccolo. Non aveva una figura slanciata ma si poteva dire comunque che fosse bella. Aveva gli occhi verdi color erba e alcune lentiggini le contornavano il volto che le donavano un'aspetto allegro e solare . In spalla portava uno zaino blu con lo stemma della scuola uguale al mio.

«Lei invece é la mia mogliore amica Emily... »cercò di spingerla più in avanti per farmela salutare ma senza successo, perciò mi avvicinai io. Era una ragazza con i capelli neri e gli occhi dello stesso colore.

«... È un pó introversa ma ti garantisco che appena la conoscerai meglio sarà divertentissima. Tu invece sei...? » mi chiese. «Naisha Collins» risposi.

Mi osservarono, forse per capire se stavo scherzando. «È strano questo nome... » rivolsi il mio sguardo per terra imbarazzata «... Proprio per questo é bellissimo! » continuò lei. «Sei nuova? Ti sei persa? ».
«Si sono nuova e si mi sono persa...sapete dov'e la segreteria? » risposi imbarazzata. «Certo! Vieni con noi» mi invitò lei. «Non vorrei farvi perdere la prima ora» mentre ci eravamo fermate a parlare tutti gli alunni si erano volatilizzati nelle loro aule.«Tranquilla! Anzi grazie che ci fai perdere la prima ora con il Robinson... » si avvicinò a me«... Non avevo studiato nulla» mi bisbigliò. All'unisono ci mettemmo a ridere e vidi che anche Emily stava ridacchiando.

Ci incamminiamo poco dopo e nel mentre Allison mi aveva chiesto da dove venissi e quando gli avevo risposto che venivo da chicago lei impazzí«NO! È troppo bella chicago! Io vorrei troppo andarci».

Mentre chiaccherammo del più e del meno arrivammo nella segreteria. «Salve ragazze,avete bisogno di aiuto? » mi avvicinai alla scrivania di questa ragazza vestita elegante con i capelli neri legati in una coda e il rossetto nude sulle labbra. «Si, grazie. Mi servirebbe il mio orario. Sono Naisha Collins» lei cominciò a scrivere sul computer davanti a sé e dopo poco mi diede un foglio stampato con tutti i miei orari di lezione. «Grazie mille. Arrivederci» dopo aver salutato la ragazza ritornai dalle mie amiche che mi avevano atteso in corridoi.

Io, Allison ed Emily scoprimmo di avere molti corsi in comune e Emily si aprí un pó di più con me. Anche se magari era una ragazza timida era davvero divertente come diceva Allison.
«Ragazze adesso dobbiamo andare a inglese o faremo tardi».

Raggiungemmo l'aula di inglese in tempo. I banchi erano da due e siccome non c'erano più posti mi sedetti vicino ad un ragazzo in ultima fila. Aveva i capelli corvini e sembrava essere andato in palestra perché aveva dei grandi muscoli. Intravidi alcuni tatuaggi grazie alle maniche della camicia rimboccate.

Appena mi sedetti accanto a lui tutti gli studenti si voltarono a fissarmi. Li guardai confusa ma poi li ignorai pensando che fosse perché ero nuova. «Diamo il benvenuto alla nuova studentessa Naisha Collins» disse la prof. Subito dopo partirono degli applausi di cui non capí il motivo perciò mi sentí le guance diventare rosse per l'imbarazzo.

Dopo questo momento cominciò la lezione. Cercai di prendere appunti ma fu inevitabile sentire le persone parlare e poi voltarsi verso di me. Avevo fatto qualcosa che non andava?

Ally e Emily si voltarono per parlarmi ma appena incrociano lo sguardo con il mio compagno di banco, di rigirarono. Ero sempre più confusa, allora lo guardai e lo sorpresi a osservarmi a sua volta«Ciao, sono Naisha. » gli porsi la mano ma lui la guardò e poi guardò me.

In quel momento mi accorsi che aveva gli occhi azzurri come il ghiaccio, imperscrutabili. Lui distolse lo sguardo e di conseguenza lo feci anche io.

La lezione continuò e io presi più appunti che potevo poiché volevo fare una bella impressione ai miei insegnanti.

Quando la lezione finí andai dalle mie amiche«Ragazze perché tutti hanno reagito in quel modo strano quando mi sono seduta accanto a quel ragazzo? » Loro si mandarono uno sguardo e poi si rivolsero a me«Quel ragazzo... » disse indicando il mio compagno di banco ancora seduto «... é Aron Palmer. È la seconda volta che fa il quarto anno perché l'anno scorso è successo qualcosa e non é venuto a scuola per un bel po'. » continuavo a non capire «Quindi? Ha rifatto l'anno, può capitare» «Prima che gli succedesse quella cosa era sempre pieno di gente attorno, era il capitano della squadra di rugby ed era il migliore in tutto. Ora però ha allontanato tutto e tutti tranne suo fratello Alexander. Lui ha la nostra età. Ci sono molto amica ma non mi ha mai detto il perchè di tutta questa tristezza. Anche lui é cambiato ma non tanto quanto Aron. Alex ha comunque degli amici e gioca a rugby » mentre parlava indicava un ragazzo poco distante da Aron. Sembravano due gocce d'acqua. Se non fosse per i tatuaggi che Alex non aveva e per il fisico un pò più acerbo di Alex, avrei detto che erano gemelli. «Che altro devo sapere? » atteserò un pó prima di parlare ma poi« Ti ricordi che ti ho detto che siamo amici? Alex non mi ha mai invitata a casa sua per studiare. Stiamo sempre a casa mia. Strano vero? Eppure la sua famiglia é ricca. » Ally aveva ragione.

Quei due ragazzi avevano una storia ma non per forza doveva essere troppo brutale, vero?

CIAO RAGAZZI!
Sto cercando di scrivere una nuova storia.
Ditemi eventuali errori.
Ogni critica costruttiva é accetta.
Spero vi piaccia questa storia❤️
Buona lettura

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