Capitolo 4 (parte 1)

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Ashley

Andai verso il mio armadietto da sola, visto che Iris mi aveva scritto che sarebbe arrivata in ritardo a causa del traffico. Ovviamente al primo tentativo non riuscii ad aprirlo. Sbuffai rumorosamente.

Non mi ero ancora ripresa del tutto dalla giornataccia che era stata la giornata precedente, e in quel momento ero a tanto così dal menare la prima persona che mi sarei ritrovata davanti.

<<Alle bambine non insegnano ad aprire gli armadietti?>> Oliver si appoggiò all'armadietto accanto al mio con la spalla.
Okay, forse mi conveniva menare la seconda persona che mi sarei ritrovata davanti.
<<Posso?>> chiese indicando col mento il mio armadietto.
<<No>> risposi arricciando il naso. Lui sospirò ma non fece nulla.

<<Hai intenzione di svenirmi tra le braccia anche oggi?>> chiese con un sorrisetto nello stesso istante in cui riuscii ad aprire l'accidenti di armadietto.
<<Non ti sono svenuta tra le braccia. Sei stato tu a raccogliermi>> puntualizzai.
<<Sei comunque stata svenuta tra le mie braccia per almeno dieci minuti>>
<<Che carino, li hai contati?>> chiesi con un sorrisetto.
<<Ti piacerebbe essere così importante>> rispose lui alzando gli occhi al cielo.
<<Intanto oggi mi parli e non mi ringhi>> sorrisi.
Lui tacque per un attimo prima di rispondere <<La giornata non è ancora finita, sono sempre in tempo per iniziare>>
<<Se avessi voluto lo staresti già facendo>>
<<Ci sono molte cose che se avessi voluto starei già facendo. Comunque non hai risposto alla domanda iniziale>>
<<Tu non rispondi a molte cose. E no, i ringhi non contano>>
Lui alzò gli occhi <<Riformulo la frase. Hai preso le pastiglie?>>
Non risposi, dato che la risposta era un no <<Ora vado in classe>>
<<Non rispondi, lo devo prendere come un "no"?>>

Presi i libri, chiusi l'armadietto e mi diressi in classe.
<<Lo devo prendere come un "no e non le prenderò", immagino>> sospirò Oliver.
<<Lo hai detto tu, non io. Ora posso avviarmi verso la classe?>>
<<Se non svieni mentre lo fai volentieri>>
Mi avviai verso l'aula di chimica, e lui con me.
<<Non pensare che ti stia accompagnando, la mia classe e quella di Anderson devono fare delle dimostrazioni alla tua>> disse con un sorrisetto. Fantastico.

Sulla strada per l'aula, Iris ci raggiunse.
<<Buongiorno stellina>> disse a me, per poi rivolgere solo un cenno del capo a Oliver <<Perché il bipolare sta andando in giro con lo sguardo di chi ti fa da guardia del corpo?>>
<<Guarda che "il bipolare" è qui e ti sente>> puntualizzò Oliver.
<<Beh, direi che il soprannome è azzeccato se hai capito di chi stavo parlando>> sorrise Iris. Ottenendo l'ennesimo ringhio come risposta da Oliver.
<<La sua classe e quella di Enea devono fare delle dimostrazioni di chimica alla nostra>> spiegai.
<<Oh, ci sarà anche la classe del biondino?>>
<<A quanto pare>> rispose Oliver.
<<Bene, non vedo l'ora di farlo esplodere>> disse Iris con uno strano luccichio negli occhi.
<<Iris-?>> mi girai a guardarla, non poco spaventata.
<<Dai andiamo, sarà divertente>> disse lei, prendendomi la mano e iniziando a correre verso l'aula.
<<Sappiate che io non vi correrò dietro>> furono le ultime parole di Oliver che riuscii a sentire, prima di essere troppo lontane.

Quando arriviamo in classe vediamo la classe di Enea già in un angolo che si prepara, mettendo camici e gli occhiali protettivi. Lo sguardo di Sebastian cade prima su Iris e poi su di me, per poi essere distratto da una ragazza della sua classe. La classe di Oliver è dall'altra parte, intenta a fare la stessa cosa.
Marcie ci fulminò con lo sguardo. Quando vidi che Iris stava per dirle qualcosa, la trascinai verso il banco da laboratorio libero in seconda fila.
<<Cerchiamo di non scatenare delle risse...okay?>> le chiesi.
<<Dipenderà tutto da quella>> rispose lei mettendosi il camice.
Poco dopo entrò anche Oliver e il professore iniziò a parlare.

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