Capitolo 4°

562 28 2
                                    

Mi incamminai verso il padiglione 12, neanche il tempo di arrivare che Kim mi corse incontro abbracciandomi senza curarsi del fatto che ero completamente allergica alle manifestazioni d'affetto. Così mi allontanai facendo un passo indietro.
"Kim, cosa ti salta in mente! Sai come odio gli abbracci" dissi con un tono melodrammatico
"Suvvia Mag, non ci vediamo da ieri"
Alzai un sopracciglio interrogativa
"E con questo? Che vorresti intendere" speravo non sapesse del passaggio di stamattina, mi avrebbe dato fastidio, e poi non mi sarei scomodata a raccontarlo a nessuno.
"Pensavo fossimo amiche, oramai sei qui da quasi quattro mesi, pensavo avessimo legato almeno un po'" mi fissò con uno sguardo speranzoso aspettando una risposta da parte mia.
Così sviai il discorso
"Forza, scarichiamo il furgone abbiamo tanto lavoro da fare oggi" mi misi in cammino verso il furgoncino e con l'aiuto di Kim lo scaricai, ripetemmo le stesse azioni del giorno precedente, finché non arrivò la pausa pranzo e gli attori si precipitarono al buffet, trenta minuti prima della fine della pausa la maggior parte di loro si disperse, chi per fumare una sigaretta, chi per ripassare il copione.
Dopo aver finito di smontare il tutto il mio sguardo si soffermò su un soggetto appoggiato ad una parete che fumava ma allo stesso tempo conversava con il regista e i suoi colleghi, non mi accorsi che indossava la sua tuta da "SUPEREROE" quella che utilizzava per impersonare il protagonista del film.
Come aderiva al suo corpo asciutto ma allo stesso tempo molto muscoloso, di sicuro frutto di anni di palestra.
Quando feci per risalire il mio sguardo sul suo viso, non potei fare a meno di notare che mi aveva beccata a fissarlo, così mi fece l'occhiolino e io di rimando feci una faccia scocciata, voltandomi e arrossendo subito dopo.
Che sciocca! Mi ero fatta beccare.
Non mi accorsi che si era avvicinato.
"Ehi Tigrotta, che fai di bello?"
Ti osservo.
Non glielo avrei potuto dire sarei passata per maniaca, e poi avrei perso la mia dignità, no! Mai e poi mai.
"Lavoro, cosa che stai facendo anche tu "Capitano"" dissi mimando con le dita il segno delle virgolette, questo mio gesto scatenò una risata da parte sua.
Com'era bello vederlo ridere, non mi sarei stancata mai di osservarlo.
"Ha ragione MADEMOISELLE, ma si ricordi che più tardi sarà tutta mia, me lo deve." Chinò il viso e mi baciò la mano e quando lo rialzò aveva stampato sulla faccia un sorrisetto malizioso, che era fin troppo allusivo
"Veda di sgonfiare il suo ego Capitano e forse potrei essere libera stasera"
"Oh avanti Tigrotta, i patti sono patti, e poi mi sono scordato di dirti che non prenderemo un caffè, troppo tardi, piuttosto ti offrirò una cena"
Disse sorridendo furbo
Lo sapeva!
"Sapevi che non sarebbe stato un caffè ma una cena, che furbo, te lo riconosco, allora a dopo Capitano"
"A dopo Tigrotta" prima di andarsene mi diede un bacio sulla guancia
"M-mmhh" mugugnai, mi fece l'occhiolino, svoltò a sinistra e sparì dalla mia visuale, lasciandomi per la seconda volta in un giorno, con un'espressione scioccata sul volto.
Stupito Chris, mi stava facendo andare in pappa il cervello, non mi era mai successo con nessuno, ma lui sarebbe NON sarebbe stato di certo l'eccezione.

Passarono diverse ore, così io e Kim cominciammo a smontare tutto.
"Kim, non aspettarmi oggi, vado a piedi"
"Sicura Mag? C'è buio, non mi fido molto della gente che c'è in giro"
"Tranquilla fidati di me"
"E va bene, se sorgono problemi, non esitare a chiamarmi" disse premurosa
"Va bene mamma"
Dopo aver caricato tutto sul furgoncino salutai Kim
"Mi raccomando ti ripeto, non esitare a chiamarmi per qualsiasi emergenza"
Scossi il capo divertita
"Ok ok ora vai, non ti preoccupare per me"
Così mise in moto, e partì fino a sparire completamente dalla mia vista.

"Ok TIGROTTA sei pronta?" Sobbalzai al suono di una voce a me familiare
"Chris, mi hai fatto prendere un colpo!"
"Scusa Tigrotta non era mia intenzione, vogliamo andare?"
E si stampò in faccia il suo solito sorrisino impertinente.
Ci incamminammo verso la sua auto finché un venticello autunnale mi fece venire la pelle d'oca e rabbrividire.
Lui se ne accorse e mi porse la sua felpa, che mi stava abbastanza grande, io amavo le felpe grandi.
"Mhh grazie Chris, non dovevi ora sentirai freddo" dissi sbattendo i denti
"Tigrotta, mi sa che tra noi due l'unica a morire di freddo sei tu"
"G-grazie"
Appena salimmo in macchina feci per sfilarmi la sua felpa la lui mi fermò.
"Tienila tu, mi fa piacere" disse sorridendo sincero, così sorrisi di rimando.
Quando sorrideva tutto intorno lui si illuminava. Com'era possibile?
"Dove stiamo andando" disse mentre il mio stomaco brontolava, e lui se ne accorse
"Wow, vedo che qualcuno la sotto ha molta fame, comunque Tigrotta scegli tu, sei l'ospite"
Sorrisi giocosa
"Io propongo di andare al Mc Donalds ovviamente"
"Ottima idea Tigrotta, mi fa piacere sapere che non sei una di quelle donne che ci tiene alla linea."
Mi sorse un dubbio così, richiamai la sua attenzione
"Chris, non possiamo scendere ti riconoscerebbero"
"Merda vero!" Si mise a riflettere, e poi come se gli si fosse accesa una lampadina urlò
"McDrive ovvio" e cominciò a ridere contagiandomi e dal nulla cominciammo a ridere come i pazzi senza un motivo, mi piaceva stare in sua compagnia, forse.

Appena arrivati Chris mi chiese cosa volessi, e ordinò
"Non ci posso credere che hai preso il maxi pacchetto di crocchette di pollo, io amo le crocchette di pollo" dissi urlando e ridendo allo stesso tempo. Eravamo in macchina già da un po'
Lui sorseggiò dalla bottiglia un po' di birra e si rivolse a me
"Tigrotta non ti facevo così "SIMPATICA" mi stupisci"
"Non sai molte cose di me" dissi allusiva
"Ora però ci vuole il gelato"
"Quoto, io voglio il Mcflurry al cioccolato, tu?" Si rivolse a me
"Anch'io, però ora tocca a me pagare!" M'impuntai
"Tigrotta, non so se ti ricordi ma in questa macchina l'attore strapagato sono io"
"Va bene, ma la prossima volta che usciremo, pagherò io"
"Vuoi dire che ci sarà una prossima volta?"
Sorrisi
"Vedremo."
In realtà dentro di me non vedevo l'ora, quel ragazzo stava sconvolgendo il mio equilibrio.





___________________________
Come sempre cari lettori e Lettrici tutto da revisionare.
Un mega SORRY!
Alla prossima!!!!

FIRST SIGHT || C.E.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora