Arrivata a casa dopo una notte meravigliosa con Noah, il mio cuore batte all'impazzata per l'entusiasmo. I miei genitori mi accolgono nel soggiorno, li vedo indaffarati e mi lancio su di loro con un sorriso gigantesco stampato sul viso.
"Buongiorno a tutti!", esclamo, cercando di nascondere l'ansia che mi attanaglia il petto.
"Allora esistiti" dice mamma sorridendo
"Scusate se non vi ho avvisato" rispondo
Sorrisi stanchi illuminano i loro volti mentre si preparano per la giornata che ci aspetta, e apprendo che hanno deciso di dormire più a lungo questa mattina, considerando che sono stati fuori fino a tardi.
"Cosa faremo oggi?" chiedo curiosa, guardando alternativamente mia madre e mio padre.
Con un'enfasi gioiosa nella voce, mi dicono che andremo tutti insieme a visitare Los Angeles nel pomeriggio. Mentre mia madre mi parla della bellezza della città, mio padre descrive le mille cose affascinanti che potremo fare e vedere lì. La mia mente inizia a sognare, immaginandomi tra le luci scintillanti e i colori vivaci della vivace metropoli californiana. Ma prima di immergermi in questa avventura, non posso fare a meno di raccontare ai miei genitori come è andata la serata con Noah. Le parole mi scivolano fuori dalla bocca con incontenibile emozione, descrivendo il suono della sua risata, il calore del suo abbraccio e l'empatia con cui siamo riusciti a comunicare. Il mio cuore tace per un istante quando mi rendo conto che la mia famiglia sta per essere testimone di una parte della mia vita a cui normalmente tengo nascosta. Mi spaventa l'idea di rivelare i miei sentimenti più intimi, ma il loro affetto mi conforta. Sanno che sto crescendo, che sto cercando di trovare la mia strada nel mondo dell'amore. Corro in camera mia, impaziente di iniziare a prepararmi. Mi siedo allo specchio e inizio a struccarmi con cura, ogni tratto del mio viso raccontandone la storia della notte passata. Sorrido, ancora sotto l'effetto di quell'ebrezza amorosa, mentre penso a quanto fortunata sono ad aver passato una serata così speciale con Noah. A quel punto ricevo una chiamata inaspettata e la mia mente pensa subito a Noah, ma no, è Sofia.
'Noemi' dice appena accetto la chiamata
'Ciao Sofi' dico entusiasta, sia perché mi ha chiamato che perché ho testa Noah
'Sembri felice' dice
'Lo sono, e tu cosa fai? Sei già in vacanza? Devi dirmi qualcosa' dato che abbiamo litigato prima della partenza mi aspetto qualcosa collegato a quell'argomento
'Parto oggi, parto per i Caraibi e sto un mese, ci vediamo ad agosto. Io sto bene, a parte il fatto che mi manchi da morire e mi dispiace aver litigato con te proprio il giorno della tua partenza'
'Non mi aspettavo una notizia simile'
'È che la scuola mi ha portato a conoscere persone simpatiche e divertenti e sicuramente ho imparato molto studiando, ma mi ha portato a essere anche molto stressata e sai che a me non piace'
'Lo so Sofi ma la scuola ti renderà pronta ad affrontare la tua vita, gli anni di scuola sono i migliori e sono anche molto utili per diventare più acculturata. Imparerai meglio l'inglese se andiamo a New York come abbiamo sempre sognato e poi sarà tutt'altra vita in un college all'estero. Passeremo giornate insieme e quando sarai troppo stressata andremo a fare shopping' dico ridendo
'Mi stai convincendo ma ne parliamo meglio quando ci vediamo' sono felice che sta capendo 'tu cosa mi racconti? Novità?'
'Sii, sto conoscendo un ragazzo, si chiama Noah, ci siamo incontrati il primo giorno e ne sono rimasta affascinata...' dopo averle raccontato tutti 8 dettagli ci salutiamo e ci auguriamo buona giornata. Dopo la chiamata sorrido all'idea di aver finalmente chiarito con la mia migliore amica e torno a prepararmi. Indosso un costumo fucsia, che è da sempre uno dei colori che mi sta meglio. Esco dalla mia stanza e ritrovo i miei pronti ad aspettarmi. Mio padre mi lancia un sorriso complice, mentre mia madre mi dà una piccola pacca sulla guancia. Ci mettiamo in marcia, diretti verso la spiaggia. Nel frattempo racconto come ho chiarito con Sofia, dato che del litigio già sanno e loro contenti mi dicono che ho fatto bene a spiegarle come stanno le cose.
Il sole caldo ci accoglie con i suoi raggi dorati, mentre la brezza del mare carezza il mio viso. La sabbia tra le dita e il suono delle onde che si infrangono sull'orizzonte mi riempiono di serenità. Camminando insieme, mi sento profondamente grata per aver la possibilità di condividere questi momenti con le persone che amo.
Passiamo la mattinata a fare il bagno e a prendere il sole, verso mezzogiorno torniamo a casa per fare la doccia e preparaci per andare a visitare Los Angeles.
Io corro sotto la doccia e mentre l'acqua mi scorre sulla pelle, penso a Noah, alla nostra notte insieme, alle sue labbra, alla sua voce e a come quella persona è riuscita a catturare tutta me stessa. Fatta la doccia asciugo i capelli e definisco i miei ricci, applico un olio che li rende ancora più mordi di quanto già sono. Decido di truccarmi e applico anche un rossetto rosa, il colore delle mie labbra. Indosso un paio di pantaloncini di jeans corti e leggermente strappati ai lati, abbinati a un top leggermente più scuro, sul blu, scollato e corto, quasi come un reggiseno, ma senza coppe, infine scelgo i tacchi dello stesso colore della maglietta e spruzzo il mio profumo preferito, cocco e vaniglia. La borsa che scelgo è bianca e mi metto tutto l'occorrente per la giornata.
Scendo in salotto e vedo mia mamma pronta ed è legalmente come sempre, ha scelto di indossare un paio di pantaloncini bianchi un po' strappati ai lati abbinati a una maglietta nera che dava un toccò d'eleganza e dei tacchi dello stesso colore. La borsa è Bianca come la mia è come sempre emana un profumo di rose, dato che è il suo profumo preferito. I suoi capelli sono legati in una coda e fanno intravedere i suoi lunghi orecchini dorati. Mio papà invece ha optato per un paio di pantaloncini di jeans lavaggio chiaro, delle sneakers una maglietta a mezze maniche beige.
"Siamo bellissimi" esclamo.
Sono emozionata all'idea di partire per Los Angeles con la mia famiglia. È un bel giorno di sole e l'aria frizzante mi fa sentire viva. Appena usciamo di casa, facciamo segno ad un taxi che passa di fronte a noi. Ci sediamo e ci allontaniamo, lasciando dietro di noi la routine quotidiana. Durante il tragitto, osservo attraverso il finestrino del taxi il panorama mozzafiato di Los Angeles. Le strade sono affollate di macchine e la città sembra pulsa di vita. Lungo il percorso, ammiro i grattacieli altissimi che toccano il cielo e le innumerevoli palme che adornano le strade. Mi sento come se mi stessi avvicinando a qualcosa di magico, mi sono sempre sentita attratta da questa città dal fascino indescrivibile.
Arriviamo finalmente a Los Angeles, ma prima di visitare ciò che era in programma ci dirigiamo verso un ristorante stellato. È un locale lussuoso e raffinato, pieno di eleganza. Vengo accolta con un sorriso dai camerieri impeccabilmente vestiti e ci conducono al nostro tavolo vicino alla finestra che si affaccia sulla città. Mi sento piccola e insignificante in mezzo a tanta bellezza e lusso. Il pranzo è un'esperienza culinaria eccezionale. Siamo serviti piatti gourmet, presentati con cura e attenzione ai dettagli. Iniziamo con un antipasto di carpaccio di manzo, delicatamente condito con olio di tartufo e scaglie di parmigiano. I sapori si mescolano in bocca in un'esplosione di godimento gastronomico. Il primo piatto è un risotto al tartufo, cremoso e dai sapori intensi. Lo gustiamo lentamente, immersi nella sua deliziosa consistenza. Non posso fare a meno di strappare un sorriso di gioia. Il nostro secondo piatto è un filetto di manzo, cotto alla perfezione e servito con una salsa al vino rosso. La carne è succulenta e si scioglie in bocca, accompagnata da patate al forno croccanti e verdure fresche. Ogni boccone è un'esplosione di sapori, una sinfonia gustativa che mi fa apprezzare ancora di più il cibo di qualità. Per concludere, il dolce. Scegliamo un tiramisù artigianale, preparato con cura e servito su un letto di salsa al caffè. È dolce, cremoso e indulgente, senza essere eccessivo. Lo gustiamo lentamente, godendo di ogni singolo morso.
Finito il delizioso pranzo, paghiamo e ci dirigiamo verso la prima tappa. il nostro primo punto d'interesse è il celebre Paseo de la Fama, nel quartiere di Hollywood. Ci immergiamo nella folla di turisti e appassionati che passegiano su questa strada iconica. Ammiro le stelle incastonate nel marciapiede, ognuna dedicata a una celebrità del cinema. Mi dà una sensazione strana camminare su quelle stelle, come se toccassi maliziosamente la storia di questa città e dei suoi protagonisti.
Proseguiamo il nostro tour verso il Griffith Observatory, situato nel Griffith Park. Saliamo sulla collina, deviando leggermente dalla strada principale. Quando arriviamo, mi lascio incantare dalla vista mozzafiato sulla città. La sagoma dell'Hollywood Sign si staglia chiaramente sulla collina di fronte a noi. Mi sento come se stessi toccando il cielo con un dito, è una sensazione di completa estasi e meraviglia. Il panorama mi lascia senza fiato e rimane impresso nella mia mente come un ricordo indelebile.
La giornata è passata molto in fretta e decidiamo di far ritorno a casa per cambiarci e andare a cena fuori.
"Ti andrebbe di invitare Noah a cena con noi?" Mi domanda papà durante il tragitto verso casae io sorpresa annuisco. Tirò fuori il telefono dalla borsa è noto che Noah mi ha scritto tre ore fa
'Buongiorno principessa, come stai? Ci vediamo come ogni pomeriggio in spiaggia'
Decido di chiamarlo e lui risponde.
'Dove sei finita' esclama
'non ho guardato il telefono per tutto il giorno, dove sei?' Domando
'Stiamo per andare a fare un aperitivo, tu?'
'Io ho passato il pomeriggio a Los Angeles, poi ti racconto,sta sera vado fuori a cena con i miei ti andrebbe di venire con noi?' Domando ansiosa
'Per che ora?' Chiedo a papà a che ora partiamo da casa e lui dice alle otto . Guardò il telefono e vedo che sono le sei e mezza, deduco che non ha il tempo per fare entrambe le cose e gli rispondo
'Alle otto fuori casa'
'Va bene, stuzzico qualcosa con gli altri e poi torno a casa a prepararmi. Ci vediamo dopo principessa' voglio urlare di gioia, ma mi contengo e informò i miei genitori che sembrano entusiasti. Arrivati a casa corro in camera a prepararmi. Decido di indossare un abito elegante colo smeraldo, a metà coscia, lego i capelli in uno chignon e aggiungo dei gioielli, tra cui un piano di orecchìni dorati penzolanti. L'abito avendo una scollatura ampia che fa risaltare il mio seno abbastanza prosperoso, lascia una parte del petto vuota quindi abbellisco con una collana. non posso negare che avere una terza di seno sia un aspetto della mia vita che suscita in me molte emozioni contrastanti. Con il passare degli anni, mi sono resa conto che il mio corpo è diverso da quello delle altre ragazze della mia età. A volte, mi sento sicura e orgogliosa delle mie curve, che mi fanno sentire femminile e attraente. Indossare un reggiseno o un vestito che metta in evidenza il mio decolleté può essere gratificante; mi sento desiderabile e apprezzata. Riesco a notare gli sguardi che attraggo quando cammino per strada e il modo in cui gli uomini mi fissano. Questo mi dà una certa sicurezza in me stessa, perché mi sento accettata e ammirata. Tuttavia, ci sono momenti in cui la mia terza di seno diventa un peso emotivo. Quando la gente mi guarda in modo insistente o fa commenti sugli aspetti del mio corpo, mi sento a disagio e vulnerabile. Vorrei che la gente mi accettasse per quello che sono, al di là della mia taglia di reggiseno. Mi infastidisce dovermi preoccupare costantemente dell'abbigliamento che indosso, cercando di nascondere o minimizzare il mio seno per evitare l'attenzione indesiderata. Inoltre, devo fare i conti con gli stereotipi associati alle donne con un seno grande. Spesso vengo etichettata come "sessualizzata" o "superficiale", come se il mio valore fosse limitato alla mia fisicità. Questi pregiudizi mi feriscono e mi fanno sentire oggetto invece che persona. C'è anche il lato fisico delle cose. Avere un seno grande comporta numerosi inconvenienti. Trovare un reggiseno che mi vada bene è una vera sfida, e spesso devo dedicare molto tempo a trovare la taglia giusta. Il mal di schiena è un'altra conseguenza di questa caratteristica fisica, poiché il peso extra che porto sul petto può causare fastidio e dolore dopo lunghe giornate o sessioni di attività fisica intensa. Nonostante queste difficoltà, cerco di accettare e amare il mio corpo, compreso il mio seno. Ogni persona è diversa e unica, e questo include anche il nostro aspetto fisico. Desidero che la società smetta di giudicare le persone in base alle loro caratteristiche fisiche e che invece celebri la diversità e la bellezza individuale. Essere Noemi significa abbracciare i miei punti di forza, accettare le mie insicurezze e ricordare che la vera bellezza risiede nella nostra autenticità.
Abbino il look alla mia borsa più costosa color oro abbinata ai tacchi e si gioielli. Spruzzo il profumo e mi sento perfetta, pronta per una cena favolosa.
Scendo le scale con l'entusiasmo di sfoggiare il mio nuovo outfit nel salotto di casa. Mi sento sicura e carica di fiducia, convinta che il mio look attirerà sicuramente l'attenzione di tutti. Ma mentre faccio capolino nel salotto, scopro che mia madre è lì, splendida e più elegante del solito. La sua bellezza risalta ancora di più grazie all'abito lussuoso che indossa. Un vestito lungo e fiabesco, realizzato con tessuti pregiati e impreziosito da dettagli scintillanti. Il colore turchese dell'abito mette in risalto il suo incarnato puro e i suoi capelli chiari, conferendo un tocco di eleganza e mistero alla sua figura. Sembra davvero una principessa uscita da un racconto di favole. I suoi tratti delicati e il suo sorriso meraviglioso completano il quadro, rendendola ancora più affascinante. I suoi occhi brillano di gioia e di orgoglio quando mi guarda, notando il mio entusiasmo e forse un po' di invidia nel mio sguardo.
"Sei splendida" le dico
"Anche tu Noemi, anche tu" ripete sorridendo.
Come sempre, stiamo aspettando l'arrivo di papà, il marito di mia madre. È un uomo affascinante, sempre impeccabile e alla moda. Non appena lo vediamo scendere le scale, siamo rapite dalla sua eleganza. Indossa un abito su misura, in un tessuto lussuoso che sembra brillare alla luce. È di un blu intenso, che mette in risalto il suo portamento sicuro e deciso. La camicia bianca che indossa è impeccabile, stirata con cura. La cravatta, coordinata all'abito, aggiunge un tocco di classe e raffinatezza al suo look. Al polso, papà sfoggia un orologio d'oro, con tanti dettagli curati e lavorazioni eleganti. Le sue scarpe, in pelle scura, sono lucide e ben pulite. Indossa anche una giacca di pelle, che completa il suo abbigliamento lussuoso. Mia madre e io lo guardiamo con ammirazione. È incredibile come sia sempre impeccabile, anche nel modo in cui si veste. Riesce a trasmettere un senso di sicurezza e fiducia attraverso il suo abbigliamento. Penso a quanto sia fortunata mia madre ad avere un marito come lui. È un uomo di successo, ma nonostante ciò rimane affettuoso e premuroso nei nostri confronti. Il suo stile impeccabile riflette anche la sua personalità, mettendo in evidenza la sua passione per l'ordine e la precisione. Siamo in tanti a volerlo imitare. Papà è un esempio di stile e di eleganza per molti degli uomini della nostra cerchia sociale. La sua presenza risulta sempre notevole, riesce a distinguersi in ogni contesto, lasciando tutti a bocca aperta. La moda sembra incarnare la sua personalità, conferendogli un'aria di sofisticatezza che pochi riescono ad avere. Papà è un uomo di classe, di quelli che lasciano un segno ovunque vadano. Siamo orgogliose di averlo al nostro fianco e siamo certe che il suo abbigliamento possa essere considerato un punto di riferimento per molti.
Siamo appena usciti di casa, io e i miei genitori, e aspettiamo Noah. L'aria è tiepida e dolce come questa serata d'estate. Finalmente lo vedo avvicinarsi, camminando con sicurezza lungo la via illuminata dai lampioni. Noah è semplicemente straordinario. Il suo portamento elegante e il suo abbigliamento lussuoso mi prendono subito. Indossa un completo scuro su misura, con una cravatta che richiama i toni del suo sorriso contagioso. I suoi capelli scuri sono pettinati con cura, e gli occhi che brillano di un colore indefinibile sembrano celare mille segreti. Il mio cuore batte più forte e non riesco a togliere gli occhi da lui. Mi avvicino, cercando di nascondere l'emozione che mi travolge. Ci salutiamo, e le nostre mani si sfiorano per un istante, scambiandosi una lieve e calda energia. Ci dirigiamo verso uno dei ristoranti più lussuosi della zona, situato proprio di fronte al mare. È un luogo magico, con grandi finestre di vetro che consentono di ammirare la maestosità dell'oceano. Il suono delle onde che si infrangono sulla spiaggia crea una melodia rilassante e romantica, rendendo l'atmosfera ancora più suggestiva.
Entriamo nel ristorante e il profumo delle sapienti mani dei cuochi mi avvolge subito. Gli ospiti sono riccamente abbigliati e sembrano vivere in un mondo a parte, dove il lusso è di casa. La sala è decorata con cura, con tavoli elegantemente apparecchiati e candele che donano un tocco ancora più romantico all'occasione. Raggiungiamo il tavolo riservato ed entriamo. Mi siedo e il cameriere si avvicina con eleganza. Noah sembra già in apprensione, come se sapesse cosa sarebbe successo. E infatti, il cameriere con un sorriso non troppo velato mi dedica una particolare attenzione. Noah non può fare a meno di notarlo e vedo il suo viso cambiare leggermente. La gelosia si fa strada nei suoi occhi, che brillano adesso di un accenno di inquietudine. Cerco di rimanere calma, anche se la mia mente corre a mille all'ora per cercare di capire cosa stia accadendo.
Il cameriere accoglie la richiesta degli ordini con un gesto delicato, ma io non riesco a concentrarmi sul cibo. La mia attenzione è catturata da Noah e dai suoi sentimenti contrastanti. Mi sento in colpa per aver causato questa reazione, ma allo stesso tempo sono lusingata. La serata prosegue, e il cibo viene servito con una maestria invidiabile. Sorseggiamo champagne e assaggiamo pietanze dalla presentazione impeccabile. Ogni boccone è un tripudio di sapori, una sinfonia di gusto che si mescola con le emozioni che mi circondano. Durante la cena chiacchieriamo di tutto e di più. I mei8 genitori cercano di conoscere Noah e la sua vita e io colgo l'occasione per capirne di più sul ragazzo che mi ha catturato dal primo istante.
"Sei qui in vacanza?" Domanda papà a a Noah. Mi sembra una domanda banale, ma ascolto attentamente tutta la conversazione. Io nel frattempo sorseggio lo champagne.
"Si, vengo qui ogni anno con la mia famiglia, ma quest'anno ho deciso di passare un mese con gli amici più stretti. Finendo la scuola a inizio giugno ho avuto l'occasione di passare un intero mese alle Maldive con la mia famiglia e ora mi dedico agli amici" risponde sorridendo e sorseggiando lo champagne come me. Ogni tanto i nostri sguardi si incrociano ma lo vedo attento sulle domande di mio padre e mia madre.
"Come sono i tuoi genitori? Hai un bel rapporto con loro?" Mia mamma da sempre è molto curiosa sulle persone che le faccio conoscere e le sue domande possono risultare fuori luogo ma le fa davvero con tutto l'amore del mondo.
"Amo i miei genitori, per me ci sono sempre, sono un grandissimo punto di riferimento siamo nelle storie d'amore che nel lavoro e in generale nella vita quotidiana. Mi aiutano in momenti difficili e mi sostengono nelle mie scelte. Si chiamano Alberto e Laura"
"Che lavoro fanno? E tu che programmi hai? Cosa fai ora durante l'anno?" Chiede papà. Insomma la prima parte della cena passa con domande da parte dei miei e risposte di Noah. Ma l'atmosfera creata è tranquilla e Noah sembra calmo e contento di rispondere e farsi conoscere
"Mia mamma è una design di moda, proprietaria di un'azienda e da ragazza faceva la modella. Mio padre è un avvocato e io sto cercando di arrivare dov'è lui. Ora sono al secondo anno di college a New York, gli studi stanno proseguendo alla grande e quando terminerò spero di intraprendere la mia strada da avvocato" dice fiero. In quel momento mi rendo conto di quanto le nostre famiglie sono simili. Il lavoro dei suoi genitori è uguale a quello dei miei e condividiamo lo stesso obiettivo: diventare avvocato. Per non parlare della scuola che frequenta. È il college a cui punto di entrare e a cui ho fatto domanda. Sto aspettando risposta. Informò Noah e lui sembra contento.
"Sono sbalordita da quanto le nostre vite da un certo punto di vista si accomunano" esclama mamma.
Mentre Noah continua a conoscere i miei genitori e viceversa, decido di fare una breve pausa e mi dirigo verso il bagno. La porta si apre svelando una lussuosa atmosfera, avvolta da una dolce fragranza di fiori freschi. I marmi pregiati brillano sotto le luminose luci a soffitto, che conferiscono al bagno un'aura elegante e sofisticata. Dopo essermi rinfrescata e aver goduto di un momento di tranquillità, esco dal bagno pronta ad affrontare il resto della serata. Tuttavia, il mio sguardo si posa su di lui: il cameriere che aveva preso le nostre ordinazioni. Lui ha un'aria selvaggia e affascinante, con gli occhi scuri che sembrano nascondere un'infinita profondità. Non posso negare che mi abbia colpito fin dal primo istante, ma allo stesso tempo mi mette paura. Con passo sicuro, si avvicina lungo il corridoio, lasciando dietro di sé una scia di magnetismo. Inizia a parlarmi, elogiandomi e dicendomi quanto sono bella. La sua voce è profonda e seducente, ma allo stesso tempo intrisa di una vaga minaccia che risuona nella mia mente come un campanello d'allarme. Cerco di mantenere la calma e sorridere, cercando di ignorare le sue parole. Ma proprio quando mi appresto ad allontanarmi, sento una stretta improvvisa sul braccio. La sua presa è vigorosa e mi fa rabbrividire, la sua mano serrata è come una morsa che mi trattiene. La sensazione di essere intrappolata, la paura che si insinua nel mio corpo, mi fa sentire impotente.In quel momento, compare Noah. La sua figura imponente e sicura di sé causa un brusio tra le persone che si trovano nelle vicinanze. Senza dire una parola, afferra il cameriere con una mano ferma e gli tira un pugno diretto al volto. Il suono dell'urto riempie l'aria, seguito da un attimo di silenzio collettivo.
Il cameriere cade a terra, accasciato e sconfitto. Noah mi guarda con occhi pieni di preoccupazione e un brivido di emozione attraversa la mia anima. Le pulsazioni del mio cuore e l'adrenalina mi fanno avvertire quella sensazione di protezione e sicurezza che solo lui mi sa dare. In quel momento, realizzo quanto sia fortunata ad averlo al mio fianco e mi rendo conto che nessun'altra persona potrebbe mai suscitare le stesse emozioni che Noah riesce a scatenare in me. Torniamo dai miei genitori e decido di non farli preoccupare, gli dico solo che un cameriere ha approcciato verbalmente con me e la cena prosegue per il meglio. dopo aver finito la deliziosa cena al ristorante lussuoso affacciato sul mare, decido di uscire insieme ai miei genitori e Noah, per goderci ancora di più la magia della serata. Ci dirigiamo verso la spiaggia che avevamo osservato solo da lontano attraverso le grandi vetrate del ristorante. Appena mettiamo piede sulla sabbia, sento la fresca brezza marina accarezzare il mio viso, un accogliente abbraccio che mi avvolge. Il suono delle onde si infrangenti sulla riva riempie l'aria, e il profumo salmastro penetra nelle mie narici. L'eco delle risate e dei discorsi felici si mescola a quello del mare, creando una sinfonia di gioia e armonia. Mi tolgo le scarpe e corro verso l'acqua, come se mi chiamasse a sé. I miei piedi affondano nella sabbia umida e fredda, mentre le onde mi accarezzano le caviglie. La sensazione di libertà e leggerezza che mi pervade non ha eguali. Mi sento in connessione con la natura e con gli elementi che mi circondano. Ci godiamo la meraviglia della spiaggia di notte, giocando con l'acqua, facendo castelli di sabbia e lasciandoci trasportare dalla magia del momento. L'oscurità della notte è illuminata solo dalla luce fioca della luna e dalle stelle scintillanti che riflettono sull'acqua, creando un'atmosfera quasi da sogno.
Poco prima dell'una di notte, decidiamo che è tempo di tornare a casa. Ci salutiamo con un sorriso e un abbraccio caloroso, ringraziando l'un l'altro per la splendida serata trascorsa insieme. Camminando verso casa, sento ancora le emozioni che mi attraversano il cuore: felicità, gratitudine, serenità. Quando finalmente arrivo a casa, mi cambio in pigiama e mi lascio cadere stremata sul letto. Mi addormento con un sorriso sulle labbra, pervasa da una sensazione unica di felicità e di gratitudine per aver vissuto una serata così speciale. Il ricordo di quella serata resterà vivo in me per sempre, un riflesso di amore e allegria che terrò sempre stretto nel mio cuore.
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Testa o Cuore?
ChickLitMi chiamo Noemi e dicono che sono perfetta come la mia vita, ma è davvero così?