Parte 9

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emily era confusa, non sapeva cosa fare doveva scegliere, rugiada o luck, gli sembrava una scelta così facile, ma per il suo orgoglio no, era tutt'altro che semplice. 

Se avese scielto rugiada sarebbe stata più felice e spensierata senza avere l'impressione di stare con qualcuno di cui non si fida, oppure di avere il terrore di dire la  cosa sbagliata

Se avesse scelto Luck sarebbe stata molto imbarazzata, cosa le era saltato in mente, portare un completo estraneo in casa, non poteva essere stata così incosciente, eppure Luck era in camera sua che la aspettava e sicuramente non poteva mandarlo via proprio ora 

-si che puoi bambolina- la distorse dai suio pensieri una voce rauca ma dolce allo stesso tempo -no, non posso mi comporterei da stronza e no è da me- disse Emily voltandosi verso la direzione di quella voce misteriosa -a me non sembra, con me sei sempre stronza Emily- disse rugiada ridacchiando -mi dispiace tanto TOM KAULITZ di NON essere una delle tue cagnioline, che appena ordini fanno ciò che desideri, io sono diversa- disse marcando bene il non con la sua docile voce  -come hai scoperto il mio nome-chiese il ragazzo -la prossima volta non lasciare il portafoglio con la carta d'identità dentro sul tavolo in salotto, sai qualcuno potrebbe guardaci dentro- disse lancandogli il portafoglio, cheil ragazzo prese con una sola mano. 

Emily cercò di andarsene in camera sua ma Tom la fermò per un braccio -non andare con lui, per favore resta con me- gli disse tom supplicandola di restare con lui -non posso, Luck mi sta aspettando da pù di 15 minuti- disse la ragazza con un pizzico di preoccupazione nella voce -io ti sto aspettando da più di 2 giorni, resta con me- gli ri disse il ragazzo insistendo -come facciamo con Luck- chiedse la ragazza curiosa di sentire il piano di tom  -gli dici che deve dormire in camera da solo perchè io non voglio che dormiate assieme- rispose di getto il ragazzo -non so se funzionerà tom- disse Emily spaventata - funzionerà, fidati di me.... ah! dimenticavo, non chiamarmi tom, chiamami rugiada o in qualsiasi altro modo ma non tom- disse il ragazzo con molta pacatezza -perchè?- chiese Emily confusa. Come mai tom non voleva che lei lo chiamasse così? -mi da fastidio, io ti chiamo in un modo speciale e tu mi chiami con un nome speciale, un nome che nessuno userà mai, ecco perchè non volevo dirti il mio nome- -ma rugiada noi ci conosciamo si e no da 2 giorno- disse emily staccandosi dalla presa del ragazzo che la stava ancora tenendo per impedirgli di allontanarsi -no, non è vero, ti aspetto da tanto tempo ma non sei mai arrivata- disse rugiada chinando la testa verso il basso -cosa intendi dire con questo?- chiese emily doppiamente confusa -tutto a tempo debito mia dolce bambolina... ora vai a dire a quel Luck che questa sera dormi in camera mia- disse con tono dolce tom mentre gli accarezzò una guancia -e tu come farai- chiese la ragazza. Desiderava dormire con rugiada, ma qualcosa dentro di lei gli diceva che era la cosa sbagliata e dallo sguardo del ragazzo capì che pensava la stessa cosa -non ti preoccupare, andrò nella camera di bill- disse tom con un sorriso finto per nascondere il fatto che rinunciare a dormire con Emily gli pesasse come un macignio sullo stomaco -ok, grazie rugiada-  disse la ragaza sconsolata per poi lasciargli un leggero bacio sulla guancia. Per la seconda volta notò che era estremamente fredda e questa volta non era stato fuori per quanto ne sapeva, non comprendeva come quel ragazzo potesse avere una temperatura corpoorea così fredda, perfino comparabile ad un iceberg. 

Lasciò svanire i suoi dubbi e le sue perplessità, poichè sapeva che dal ragazo avrebbe ottenuto solo che una scena muta e probabilmente la domanda che gli avrebbe posto Emily a lui sarebbe parsa solo come una grossa seccatura e di conseguenza lo avrebbe fatto arreabbiare, cosa che effettivamente Emily non aveva ancora mai visto come atteggamento nel ragazzo, o per lo meno non nei suoi confronti.....

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