“Scoperto qualcosa?”“Niente di niente. E tu?”
“Zero totale.”
“È mai possibile che siano così riservati?”
“Lo sono sempre stati, Al… Li hai mai visti sbaciucchiarsi in pubblico? Oppure litigare davanti a noi?”
Albus sentì che Alice, effettivamente, aveva centrato il punto.
Scorpius e Rose erano le persone più riservate che lui conoscesse. Era il migliore amico di entrambi, eppure, per capirli fino in fondo, a volte, faticava.
Ora che ci pensava, non li aveva davvero mai visti litigare neanche, in pubblico.Sembravano una coppia d’altri tempi: lui che le teneva la mano, senza stringerla troppo, con una leggerezza che non aveva nulla a che fare con la superficialità, lei che cercava il suo sguardo involontariamente, eppure tanto felice di trovarlo già su di lei. La discrezione dei loro gesti affettuosi, delle loro conversazioni, quel loro rilassare le spalle non appena l’uno, o l’altra, facevano la loro comparsa...
Mentre metteva insieme tutte queste cose, Albus cominciava a capire l’attaccamento di Lily alla questione. Capiva come, in effetti, potesse essere uno shock, vedere scomparire lentamente una cosa del genere, e senza alcuna apparente ragione.
Alice lo riportò alla realtà, scuotendolo per un braccio.
Sì accorse di essersi fermato in mezzo al corridoio che portava alla serra numero tre, e che la fila di compagni che li precedeva era già sparita dentro per la lezione della Sprite.“Tutto okay?” chiese Alice.
Albus annuì, distrattamente, osservandola, e osservando il suo volto un po’ – molto – più in basso rispetto al suo.Altrettanto distrattamente, alzò la mano per sistemarle le ciocche di capelli castano lucente che disordinatamente le cadevano ora sulla fronte.
“Sì. Andiamo.” Con un gesto del braccio le fece cenno di avanzare.
Ed Alice ringraziò mentalmente Merlino che lui, in quel momento, non potesse vederla in viso.
*
Albus era troppo silenzioso.
E quando Albus era troppo silenzioso, Scorpius sapeva che qualcosa stava accadendo.Per tutta la durata di Erbologia, scambiò, senza esagerare, soltanto una decina di parole col suo migliore amico. E tutto, senza guardarlo propriamente in faccia.
Era strano. Decisamente strano, perché Albus non abbassava mai lo sguardo, non con lui.
Scorpius decise di sorvolare sulla questione, convenendo che magari il suo migliore amico non fosse in vena, o che fosse con la testa da un’altra parte.Si concentrò sui Bubotuberi da spremere – non capiva perché dovessero ancora fare roba del quarto anno – provando comunque uno strano senso di soddisfazione che per un paio d’ore eclissò tutto il resto.
Ma, finita la lezione, quel resto tornava con prepotenza, alla quale forse non avrebbe mai fatto abitudine.
“Io vado… Da Alice… Lei, mi… Mi deve aiutare con Incantesimi, ci vediamo a cena…”
Albus si dileguò in men che non si dica, raggiungendo effettivamente Alice, che lo aspettava, poco distante, insieme a Rose.Lei sorrise piano nella sua direzione, lui ricambiò, sebbene ebbe constatato come quel sorriso non coinvolgeva in alcun modo il suo sguardo, che rimase triste, forse malinconico.
Scorpius si odiava.
Per quello che le stava facendo, per tutto ciò che le aveva tolto, e che l’avrebbe resa un po’ più felice di come lo era adesso.
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• a tangled synopsis •
Fanfiction"[...] «è solo che tutto questo non è un rompicapo che dobbiamo risolvere. E se lo è, non spetta a noi risolverlo. Ma aldilà di questo, c'è qualcosa che li tiene separati. Qualcosa di terribile, sicuramente, perché quei due, così come sono e com'era...