6. And I don't want the world to see me

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"Dentro ad un abbraccio
puoi fare di tutto:
sorridere e piangere,
rinascere e morire.
Oppure fermarti a tremarci dentro, come fosse l'ultimo."
Bukowski


Pov's Jade

<<Jade?>>Sento qualcuno spalancare la porta della stanza, e mi affretto ad alzami.

Non appena entrano le uniche parole che escono dalla mia bocca sono:

<<8:37>>

<<Come?>>Jason mi guarda confuso dalle mie parole , più che parole dall'ora.

<<8:37?>>Ripete Olivia guardandomi non capendo.

<<L'ora del decesso è stato alle 8:37.>>

Guardo Olivia scoppiare a piangere, Jason spintonarmi e correre ad abbracciare mamma, sento lo
sguardo di Markus trapassarmi il petto, strapparmi il cuore per poi spezzarlo in mille pezzi.

È deluso da me. È aggiusto che lo sia.

<<Potevi chiamarci.>>Queste sono le ultime parole che sento prima di scappare da li.

Infondo scappare mi riesce bene.

Alzo il cappuccio sulla testa , prima di uscire e iniziare a vagare per le stradine di Chicago senza
una meta ben precisa.

Non può sul serio abbandonarmi.

Non può farlo cazzo.
Non può sul serio averlo fatto. Tutte le corse in ospedale, le nottati in bianco passate a incazzarmi perché davanti alla sua malattia ero diventata impotente.

Lei stava creando il suo impero sul corpo di mamma. E io non potevo far altro , se non rimanere a guardare crollare tutta quella muraglia che avevamo provato a costruire per difenderla.

Sarei stata disposta a vendere la mia stessa vita pur di aiutarla a vivere.

E' vero , alcune volte mi arrabbiavo perché forse troppo stanca della situazione. Ma cazzo darei la
mia stessa vita per averla qui con me, ancora una volta. Ancora per un ultimo abbraccio.

Non è stato facile accettare la sua malattia come d'altronde non lo è stato per i miei fratelli,
ognuno di noi ha reagito anche se sbagliando in un modo tutto nostro.

Non li biasimo se adesso mi odiano per quello che ho fatto ma io ne avevo bisogno.
Avevo bisogno di rimanere con lei ancora per un po' , non importa se sono stati i suoi ultimi momenti ,
egoisticamente sono felice che lei li abbia passati con me e non con loro.

Sicuramente lo rifarei un altro milione di volte.

Sono egoista e non me ne frega un cazzo.

Sono sicura che mi stia per scoppiare la testa. La sento pesante come se avessi un macigno e
stesse cercando in tutti i modi di schiacciarmi.

Alzo gli occhi al cielo e Dio oggi ha deciso di prendersela con me.

Non solo ho l'umore a pezzi anche il tempo fa schifo.
Nell'aria c'è uno strano ma buon odore di acqua.

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