Prologo (how do I say goodbye?)

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Non avrei mai lontanamente immaginato che nel corso della mia esistenza mi sarei ritrovata ad entrare in un luogo del genere.

<<Salve, come posso esserle d'aiuto? >> mi chiede la dottoressa non appena giungo davanti al bancone.

Posso farcela.

Devo solo pronunciare qualche parola.

<<sono venuta........ per l'identificazione del corpo>> a pronunciare queste parole mi si forma un groppo in gola.

Lei non se lo fa ripetere due volte infatti dopo aver preso una cartellla contenente dei fogli si alza e in silenzio mi conduce nella parte più tetra dell'ospedale.

L'obitorio.

Non appena entriamo nella stanza una folata di freddo mi colpisce in pieno viso.

Sento il mio cuore sprofondare, soffocare in una pozza di sangue non appena il mio sguardo si sofferma ad osservare la targhetta intorno all alluce del piede destro non coperto.

Faccio qualche passo in avanti temendo la rivelazione, fino a qualche ora fa, pensavo che avessero sbagliato persona ma adesso che sono qua nella mia testa circolano le peggiori delle ipotesi.

Ad infrangere ogni mia riluttanza è la dottoressa che sposta il lenzuolo, scoprendo la parte superiore del deceduto.

Rimango lì,
in piedi , con la mano sulla bocca e gli occhi vuoti, mentre fisso il suo corpo privo di sensi, cercando di metabolizzare l'accaduto.

<<no.. no... no... non è possibile >>

Tra poco si risveglierà.
1,2,3....
Non può essere.
1,2,3......
Non mi avrebbe mai abbandonata.
1,2,3.....

Passano secondi prima che io metabolizzi il suo decesso ed è proprio in quel l'intervallo di tempo che il mio cuore si frantuma e le guance iniziano a bagnarsi copiosamente delle mie lacrime.

<<non puoi abbandonarmi...... tu non puoi...... io.... io, noi abbiamo bisogno di te. >>

Always and Forever.
Me l'aveva promesso.

<<Non c'è più nulla da fare..... è morto.
Era il suo ragazzo? >> domanda malinconica la donna cercando di darmi conforto.

Nego con il capo.

No, lui è mio fratello vorrei dirgli ma non proferisco parola.

<<posso rimanere un pò con lui? >>

Lei acconsente alla mia richiesta però prima di allontanarsi lascia tra le mie mani un biglietto.

Rigiro fra le dita il pezzo di carta stropicciato, non ci penso due volte ad aprirlo e leggerlo.

"Caro raggio di sole, molte volte nella vita bisogna prendere delle decisioni e questa è stata la mia.
Ti prego di non abbatterti.
Non è stata colpa tua.
Prenditi cura di loro ma in primis di te stessa Jade.
Amati perché sei qualcosa di raro. Non trascurarti. Truccati. Esci. Divertiti ma soprattutto bevi e fallo anche per me.
Ti voglio bene e te ne vorrò all'infinito.
Always and forever Jade Winston.

_A.W.

Tiro su col naso non riuscendo a darmi una spiegazione valida del perché lui abbia deciso di mettere un punto alla sua esistenza.
Cerco dentro di me un briciolo di forza che mi permetta di continuare a vivere.
Perché questa è la mia, la sua, la nostra storia.

ANGOLO AUTRICE

eccomi qua, mi sono fatta attendere un bel pò ma per scrivere questo prologo ho versato cascate intere.

Già dal prologo potete intuire il dolore (è siamo soltanto al prologo) della mia piccola Jade.

Temevo la pubblicazione di questa storia più di ogni altra cosa al mondo, poi mi son detta "Non ho nulla da perdere " e così mi sono buttata.

Ho in testa la storia di Jade da due anni ma non ho mai avuto il coraggio di svilupparla a causa di alcune mie paure.

Sarà un lungo viaggio, lungo ma intenso.
Ci saranno alti e bassi, diciamo una valanga di montagne russe ( di questo passo finirò per aprire un luna park 🧚🏻‍♀️)

Ma bando alle ciance, che la storia abbia inizio ...

Se vi va di commentarlo insieme vi lascio il mio insta....

Ig: ilia_hensley

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