Capitolo 5

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Aurora

2022

"Dovresti staccare dal lavoro per un po'."
"Tipo prendermi un paio di settimane di ferie?"
"Tipo licenziarti, Ro."
Ho sempre adorato la mancanza di mezze misure di Bianca.
Ci siamo conosciute il secondo giorno di lavoro, entrambe nuove, entrambe convinte che sarebbe stato un impiego momentaneo. Nel giro di pochi mesi siamo diventate grandi amiche fuori e dentro il lavoro, non passa giorno in cui non ci sentiamo e in cui lei non mi riprenda per qualcosa per cui so benissimo che ha ragione, nove volte su dieci.
Solo che mi piace contraddirla.

Bianca non è stata facile da inquadrare. Riservata e senza peli sulla lingua, inizialmente mi aveva intimidito, per poi scoprire in seguito che sotto la corazza della ragazza indipendente, solitaria e scontrosa si nasconde una delle persone più buone e leali che abbia mai conosciuto, anche se allergica ai gesti d'affetto. In sintesi siamo i perfetti opposti: io la abbraccio ogni volta che la vedo e lei si fa abbracciare esattamente con la stessa convinzione con cui si farebbe abbracciare un gatto selvatico.
Se c'è qualcuno in grado di pensare a mente lucida senza farsi mai influenzare da nulla, è proprio lei, per questo se voglio un parere onesto e sincero, senza fronzoli, allora chiedo a lei, perché so che non mi dirà mai ciò che voglio sentirmi dire, ma ciò che è più sensato.
Ed è l'unica che può storpiarmi il nome come le pare e piace.

"E se mi licenzio come fai senza di me a sopportare questo lavoro?"
"Oh beh, sopravviverò in qualche modo" mi dice mettendosi a ridere.
Non credo che potrei stare senza di lei, è una di quelle amicizie in cui puoi stare anche in silenzio senza che si creino disagi e di cui non puoi proprio fare a meno. Forse inconsciamente è uno dei motivi per cui non mi decido a cambiare lavoro.
Lo so, non è un buon motivo per continuare a stare qui, farmi trattare così e non avere più una vita.
Arriverà il giorno in cui, esausta, finalmente mollerò tutto.
"Piuttosto, perché non mi racconti del tizio dell'altro giorno?" Il mio è, tra le tante cose, anche un tentativo di cambiare discorso, prima che Bi mi ripeta, di nuovo, che dovrei mollare già adesso e non aspettare chissà quale motivo per cambiare lavoro.
"Farò finta che tu non me lo stia chiedendo solo per sviare il discorso"

Ecco. Appunto.

"Comunque amica, un caso umano dietro l'altro! Io non ne voglio più sapere niente, basta. Mi arrendo! Non hai idea della serata pessima che ho passato, una full immersion di noia, discorsi vuoti, palestra-calcio, calcio-palestra, auto, gne gne gne..."
"Gne gne gne?"
"Sì beh ad un certo punto ho smesso di ascoltare, c'è un limite, eh."
Scoppio a ridere.
Nel frattempo arriva il cameriere, Bi ordina altri due bicchieri mentre io mi accendo una sigaretta.

È un attimo.
Giro la testa, sbuffo fuori il fumo, mi fermo un momento a guardare piazza Vittorio ed il suo via vai di persone ed auto. Guardo la Gran Madre nel momento in cui, durante il tramonto, è quasi l'unica cosa ancora illuminata dal sole. Resto qualche momento così.
Mentre faccio per voltarmi verso Bianca, lo vedo.
O almeno, credo di vederlo, non lo so.
Attraversa frettolosamente la strada, quasi si fa investire da una macchina, arriva dall'altra parte e per un momento, un momento brevissimo ma che basta a farmi credere di aver visto bene, si volta verso il nostro lato della piazza.
Lo vedo in volto, ma purtroppo da così lontano non sono sicura di ciò che ho visto.
Non può essere. Non so cosa pensare. Dovrei fare qualcosa?
Non può avermi visto da così lontano. O forse sì?

Mentre formulo tutti questi pensieri, in un attimo, sparisce tra la folla.

La vaga certezza che potesse essere lui deve essere bastata a farmi impallidire perché, quando finalmente mi volto verso la mia amica, si accorge subito che qualcosa non va.

"Aurora che succede? Hai un colorito orrendo, sembra che tu abbia visto un fantasma!"

Non credo nemmeno io a quel che sto per dire, ma lo dico.

"Non ci sei andata tanto lontana... credo di aver appena visto Chris."

L'inverno di AuroraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora