il mito di Medusa

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sapendo che l'artefice sono proprio io

Dazai pov 

Prof Yagami: puoi rimetterti la benda...

le dice guardandomi male, ma iniziando subito dopo la lezione, "hanno punito Shirase per aver detto quelle frasi, anche se non erano di buon gusto, ma anche se gli ho fatto quello scherzo non mi hanno punito.. strano" , decido che è meglio seguire la lezioni, in effetti posso chiedere tutto a Chuuya più tardi, sempre che non mi uccida prima; appena le lezioni finiscono all'uscita mi ritrovo davanti il nano malefico, ma prima che possa dirmi qualcosa, arriva Yosano che mi afferra il braccio 

Yosano: te lo faccio uccidere dopo, ora lui mi serve un'attimo!

esclama, per poi trascinarmi via alla velocità della luce 

Yosano: allora?! Che hai scoperto?! 

"ok ora sono davvero morto"

Dazai: bhe... diciamo che... non sono riuscito a chiedergli niente...

lei fa una piccola risatina piena di stizzo 

Yosano: facciamo così... scopri qualcosa entro domani, altrimenti, mi coalizzerò con Chuuya per farti uno scherzo che non dimenticherai mai! 

esclama con decisione 

Dazai: se tu avessi così tanta confidenza con lui, queste cose non le chiederesti a me! 

dico abbastanza sicuro di me

Yosano: si, a se si parla di farti del male, credo che mi stringerebbe la mano 

"non ha tutti i torti"; la saluto con la mano per poi dirigermi davanti alla porta della biblioteca

Dazai: buongiorno Motarasu!

esclamo; lui strizza l'occhio e dopo qualche secondo, di certo il tempo della rotatoria, si apre, ma appena faccio un passo all'interno della stanza, un secchio pieno di quelli che sembrano essere brillantini, mi ricopre dalla testa ai piedi del contenuto  

Chuuya: PUHAHAHAHA GRAZIE DELL'AIUTO MOTARASU; GIURO CHE PULISCO TUTTO

detto questo, prende una paletta e una scopa iniziando a pulire tutto il casino che ha combinato quel nanetto 

Dazai: dov'è il bagno?

chiedo sperando che questi cosi se ne vadano o almeno la maggior parte 

Chuuya: i-in fondo a-a destr-a

dice incapace di smettere di ridacchiare; alzo gli occhi al cielo. Appena esco vedo Chuuya che sta leggendo un libro sulla mitologia greca, in questo momento il suo viso è leggermente illuminato e uno dei suoi occhi è altrettanto illuminato, tant'è che sembra stesso lui un dio greco; scuoto leggermente la testa e mi avvicino al tavolo 

Dazai: conosci la leggenda di medusa?

chiedo, sedendomi vicino a lui, non conoscendo bene la storia, lui non stacca gli occhi dal libro, che mostra una pagina in cui si narra di un mito totalmente diverso 

Chuuya: Medusa era una gorgone; anche se le sue sorelle erano dei mostri, lei era bellissima; giocavano sempre tutte e tre, più un ragazzo, giocavano sempre a mostri e guerrieri e mentre le sorelle amavano fare i mostri, Medusa era devota ad Atena, quindi insieme al suo amico facevano i cavalieri 

 stacca gli occhi dal libro, portando la sua intera attenzione a me 

Chuuya: crescendo, Medusa era diventata una ragazza bellissima, così tanto che anche il suo amico si innamorò di lei, ma lei, anche se provava forti sentimenti per il ragazzo, lo rifiutò, perchè voleva diventare una sacerdotessa del tempio di Atena. Quando ci riuscì, la gente andò al tempio per vedere la ragazza, non per venerare la dea, a cui questa cosa dava un po' di fastidio, ma lasciò perdere, ma non potè chiudere un'occhio quando Poseidone, che era arrabbiato con la dea per colpa di una precedente sconfitta, stuprò la sacerdotessa  proprio nel tempio di Atena; la dea, non potendo tollerare un simile scandalo, trasformò Medusa, che non aveva fatto niente di propria volontà, venne trasformata in un mostro che pietrificò anche il suo migliore amico; la ragazza trovò un vecchio tempio appartenuto alla dea Atena, è anche se quest'ultima le aveva fatto un torto, tornò al suo lavoro di sacerdotessa e la dea, capendo lo sbaglio che aveva fatto, si pentì amaramente. Quando un giorno, l'eroe Perseo, grazie allo scudo di donatogli dalla dea Atena, che rifletteva tutto, riuscì a pietrificare la gorgone riflettendo il suo sguardo, per poi tagliargli la testa. Da allora Atena mise sul suo scudo la testa di Medusa, come segno del suo pentimento 

lui distoglie lo sguardo voltandosi, unica pecca? Sta per cadere all'indietro 

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