Osamu Dazai è uno studente del primo anno delle superiori che ha una passione per il suicidio; per questo motivo è stato espulso da varie scuole, sia per questo motivo, sia perchè fa esasperare i professore e perchè stuzzica i compagni, provocando v...
???: so cosa stai pensando, si sono vere, mi dispiace sconvolgerti così....emh...
Dazai: Dazai, mi chiamo Osamu Dazai
???: Atsushi! E lui è emhh... IL MIO MIGLIORE AMICO AKUTAGAWA, SI!
dice con imbarazzo, pensando che io sia scemo, mentre la faccia dell'altro dice ^ma sul serio?^
Dazai: devo far finta di crederci?
chiedo mentre lui si mette le mani in faccia dalla vergogna
Akutagawa: davvero non sei sorpreso?
Dazai: se è vero che esistono dei, emh
Atsushi: se dici mostri non ci offendiamo
dice con fare dolce il ragazzo
Dazai: ci? Il tuo ^migliore amico^, mi sembra umano
dico facendolo ri-arrossire; in tutta risposta, Akutagawa ridacchia e poco dopo, esce una sorta di ombra da dietro la sua schiena
Akutagawa: mentre, il mio caro ^migliore amico^ è una tigre mannara, io sono unito ad un demone
Dazai: quindi l'unico normale sono io? Allora che ci faccio quì?
in tutta risposta, l'albino sospira e mi porge davanti agli occhi uno specchio, facendomi vedere il mio riflesso; sussulto non appena vedo che la mia pelle è bianca-verdastra, vari punti sulla fronte, qualche benda nuova e soprattutto... dei chiodi che mi escono dalle tempie
Dazai: ma che...
Akutagawa: tu sei quello morto perchè si è suicidato giusto?
annuisco ancora sotto shock
Dazai: quindi, anche voi siete morti?
chiedo, provando ad informarmi
Atsushi: no bhe, i fantasmi sono stati uccisi, ma non c'è quasi nessuno che si sia suicidato; siamo tutti nati così; veniamo portati in queste scuole sin da piccoli...
Dazai: ci sono altre scuole oltre a questa?
Akutagawa: a quanto ne sappiamo, qualcuna. Fatto stà, che noi non ci ricordiamo niente di prima di essere arrivati quì, ovvero un posto in cui stiamo anche dopo essere diventati adulti, è più sicuro, così non veniamo attaccati dagli umani, ecco perchè le strutture stanno aumentando...
Dazai: quindi voi non siete mai usciti di quì?
lo loro fanno segno con la testa di no
Dazai: emm, che materie si studiano?
Atsushi: variano per i vari dormitori e le lezioni sono di sera; ma oggi è come emm il sabato per voi!
dice, facendomi ricordare che devo chiedere informazioni
Dazai: a proposito, sapete dove si trova la camera 324?
loro sussultano, per poi perdere un po' di colorito
Akutagawa: perchè lo vuoi sapere?
Dazai: bhe, se non voglio dormire per terra in un corridoio!
dico con sarcasmo chiudendo gli occhi; li riapro solo quando sento qualcuno abbracciarmi e noto che è Atsushi
Atsushi: mi dispiace così tanto per te!
Dazai: ehy guarda che il tuo fidanzatino si ingelosisce
dico guardando l'aura di Akutagawa che diventa sempre più scura; l'albino si stacca con la faccia arrossata
Dazai: comunque... perchè ti dispiace per me?
Akutagawa: perchè sei in camera con Chuuya Nakahara; è un demone, solo che a differenza mia, il demone è proprio lui, può controllare la gravità, ma volte perde il controllo di se e inizia a lanciare dei gravitoni che servono a distruggere tutto, ovviamente non le mura della scuola, quelle sono come indistruttibili
Atsushi: non è una cattiva persona, ma si irrita molto facilmente..!
prova a giustificarlo, interrompendo il corvino
Dazai: bhe interessante
Akutagawa: stai attento, le persone che Chuuya odia di più sono i suicidii
Dazai: Ma come mai?
Akutagawa: non si sa, poi lui è molto imprevedibile su queste cose
Dazai: ancora più interessante!
esclamo pensando a quanto sarà divertente farlo impazzire
Dazai: ho notato che lo hai chiamato per nome
Akutagawa: si, lui odia essere chiamato per cognome
"so già cosa fare", penso mentre il mio sorriso si ampia
Dazai: grazie dell'avvertimento, ora mi potresti dare le informazioni?
riluttante, lui mi spiega come arrivare alla mia camera e da lì ci salutiamo. Arrivo davanti alla porta della mia camera che apro subito dopo con la chiave, ritrovandomi davanti, una camera abbastanza scura, che contiene due armadi attaccati, messi sulla parete davanti alla porta, due letti, uno davanti all'armadio, e l'altro letto sulla parete opposta, e fra i due, due scrivanie sempre attaccate con vicino le rispettive sedie e nel mezzo, un grosso tappeto
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(la piantina)
"di sicuro il mio coinquilino sarà un mostro, come un goblin, di certo sarà brutto come-" i miei pensieri si interrompono, appena vedo un ragazzo con i capelli arancioni semi-lunghi, la pelle chiara e i lineamenti delicati, e di corporatura minuta, disteso sul letto vicino all'armadio "un' angelo..."; penso, per poi avvicinarmi a lui, provando a spostargli i capelli da un'occhio, ma prima di riuscir a toccarlo, lui spalanca gli occhi, facendomi vedere due iridi, di un colore che farebbe invidia al mare