Riapro gli occhi non appena sento la porta del negozio chiudersi. I due ragazzi altri non sono che i fratelli Bradford. Tutti a Summerville conoscono la loro storia, o almeno, una versione di essa.Peter e Caleb si scambiano uno sguardo quando si rendono conto di non essere da soli. «Ma che cosa...?» sento farfugliare dal primo, che poi si avvicina al tavolino per leggere la cartolina. Caleb sbircia da oltre la spalla del fratello, il quale poi ridacchia. «Oh cielo, se si tratta di uno scherzo, giuro che prendo a pugni qualcuno.»
Il commento di Peter non sorprende Caleb che, in risposta, sospira pesantemente. «Vediamo come va, d'accordo?»
L'altro alza gli occhi al cielo e, dopo averci rivolto un'occhiata seria, annuisce. «D'accordo.»
Si siedono nelle ultime due sedie di fronte a noi, vicini. Non seguire la semplice regola data dall'organizzatore (o organizzatrice) di questo incontro è sicuramente un loro protestare in maniera silenziosa, anche se scommetto che sia stato proprio Peter a voler ignorare completamente questa regola.
Debbie li scruta con attenzione, alzando un sopracciglio. Caleb accenna un sorriso nella nostra direzione ma l'espressione di Peter, invece, rimane imperscrutabile. Serio e impassibile. Come un pezzo di ghiaccio.
I minuti passano interminabili finché la porta non si apre di nuovo. Questa volta si tratta di una ragazza con i capelli rossi e un sorriso sicuro di sé sul volto. È Leah Miller, una delle ragazze più popolari ai tempi delle superiori. Mi ricordo che tante cheerleader la invidiavano per la sua bellezza e per le attenzioni che riusciva a guadagnare negli altri, specialmente nei ragazzi. Non aveva molte amiche, spesso camminava con le cuffie nelle orecchie per i corridoi della scuola e ignorava l'esistenza del resto del mondo.
«Buonasera» saluta la rossa, muovendo le dita della mano in aria in segno di saluto e rivolgendo ad ognuno di noi uno sguardo curioso.
Debbie risponde al saluto con un piccolo sorriso di circostanza mentre io mi sforzo di alzare una mano in segno di saluto. I due fratelli Bradford rimangono in silenzio, Caleb forse per timidezza, ma Peter no. È proprio sulla difensiva.
Scott è l'unico a rispondere a parole. «Buonasera anche a te, Leah» sorride mio fratello.
Leah decide di sedersi accanto a Peter. Mossa azzardata, dal mio punto di vista.
Quest'ultimo si volta verso di lei e le lancia un'occhiata seria, per poi incrociare le braccia al petto. Altro gesto difensivo. Caleb giochicchia con le mani con lo sguardo rivolto al pavimento, probabilmente immerso nei suoi pensieri. Due fratelli fisicamente simili, ma caratterialmente diversi.
«Che tipo di incontro credete che sia?» spezza il silenzio Leah, passandosi il rossetto rosso ciliegia sulle labbra carnose.
Peter fa un verso di scherno. «È di sicuro una fregatura. Qualcuno si sta prendendo gioco di noi...» ribatte freddamente lui scrollando le spalle con menefreghismo.
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𝐋'𝐔𝐋𝐓𝐈𝐌𝐎 𝐆𝐈𝐑𝐀𝐒𝐎𝐋𝐄 𝐍𝐄𝐋 𝐂𝐀𝐌𝐏𝐎
Romance[Aggiornamenti lenti 🌻] «Chiunque si ɑvvicinɑ ɑ me rischiɑ di ɑffogɑre.» «E se ɑvessi il sɑlvɑgente con me?» 🌻🌊🐍🖤 Summerville, California. Quando dieci ragazzi ricevono nella cassetta della posta un invito particolare d'inaugurazione per un neg...