[Aggiornamenti lenti 🌻]
«Chiunque si ɑvvicinɑ ɑ me rischiɑ di ɑffogɑre.»
«E se ɑvessi il sɑlvɑgente con me?»
🌻🌊🐍🖤
Summerville, California.
Quando dieci ragazzi ricevono nella cassetta della posta un invito particolare d'inaugurazione per un neg...
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Tum-tum. Tum-tum. Tum-tum.
I battiti del mio cuore sono l'unico rumore che mi sforzo di sentire durante il viaggio in autobus verso Summerville.
Tum-tum. Tum-tum- tum-tum.
È strano quanto veloce possa cambiare il battito cardiaco. Un attimo prima è calmo e rilassato e l'altro prende a battere con una velocità incontrollata. Ho sempre amato concentrarmi sul suo suono specialmente nei momenti in cui mi sento vuota, ed ultimamente è capitato molto spesso.
Fisso le villette sfrecciare oltre il finestrino del bus mentre quest'ultimo imbocca la strada principale. Ormai non sono più sicura che sia stata un brillante idea quella di partecipare a questo evento, ma quando ho trovato l'invito sull'asfalto non ho potuto fare a meno di rimanerne incuriosita. Sembrava che fosse stato scritto proprio per me.
Il cellulare nel mio zaino vibra, segno che ho ricevuto un nuovo messaggio. Con un sospiro, stacco gli occhi dal panorama e frugo all'interno dello zaino cercando il mio telefono. Non è un messaggio, ma solo una notifica di un nuovo post di Ophelia.
La mia mente mi dice di ignorarla, ma il mio pollice è più veloce e mi ritrovo presto davanti il volto sorridente della ragazza accanto a Sharon. La mia migliore amica, o quello che credevo che fosse, accanto alla ragazza che ha distrutto la nostra amicizia perché è sempre stata gelosa del rapporto che avevo con Ophelia. Voleva la mia migliore amica ed è riuscita ad ottenerla. Nella foto sono sedute ad un tavolino con il loro gruppo di amiche, quello che una volta era anche il mio.
Chiudo l'applicazione e imposto la modalità aereo mentre riprendo a fissare gli alberi passarmi affianco. Percepisco le lacrime formarsi sotto i miei occhi e alcune riescono a sfuggire al mio controllo. Asciugo le lacrime con la manica della mia felpa e ingoio il magone che sento in gola. Non devo piangere per chi non mi merita, questo lo so, ma... perché fa male lo stesso?
Quando leggo il cartello "Summerville" nella strada, prendo la giacca e lo zaino e mi preparo a scendere. Per fortuna, questo autobus ha la fermata a pochi isolati di distanza dal luogo d'incontro e non passerò molto tempo a ripensare a quanto sia un disastro la mia vita.
Tum-tum. Tum-tum. Tum-tum.
L'autista si ferma due minuti dopo e apre le porte d'uscita. Atterro nell'asfalto con un balzo e l'acqua inizia a inzupparmi completamente. Maledetto ombrello che dimentico puntualmente a casa. Lancio un'occhiata all'orologio e mi accorgo di essere anche in ritardo.
«Grazie, vita» brontolo tra me e me mentre incomincio a correre seguendo le indicazioni che ho memorizzato. Una volta individuato il numero civico corretto, mi affretto ad entrare nell'edificio senza neanche bussare.
«Buonasera, perdonate il ritardo... a causa del temporale l'autobus ha dovuto cambiare strada e...» mi interrompo non appena mi rendo conto che ci sono solo nove ragazzi nel locale e ora mi stanno fissando. Evidentemente anche loro stanno aspettando l'ideatore o ideatrice di questo incontro.