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A interrompere quel momento di dolci coccole fu il cellulare di Jisung, che suono all'impazzata a causa dei messaggi che stava ricevendo. Il proprietario del cellulare sbuffò infastidito e si mise seduto nella vasca tra le gambe del fidanzato, il quale rimase steso e gli accarezzò lentamente la schiena con le dita, sorridendo divertito.

«Saranno Changbin e Felix, perché ti arrabbi così?» disse Minho socchiudendo gli occhi e continuando ad accarezzargli la schiena.

«Ma sicuramente sono loro. Solo che stavo così bene, in silenzio. Mi ha infastidito il suono.» borbottò Jisung rilassandosi al tocco delle dita del ragazzo. Sorrise e voltò la testa per guardarlo sporgendosi a baciargli le labbra più volte: «Oggi hai da fare?»

«Devo andare in negozio stasera, poi sono libero. Perché?» chiese accarezzandogli la guancia.

«Pranziamo insieme e usciamo dopo cena?» disse sporgendo il labbro inferiore.

«Certo piccolo mio. Pranziamo insieme, mi accompagni a lavoro e mi vieni a riprendere?» gli mordicchiò il labbro divertito.

«Sì, poi vediamo che fare.» annuì più volte ridacchiando ai morsi e gli paccò il petto con entrambe le mani. Si alzò lentamente, sedendosi sul bordo della vasca e accavallò le gambe in modo da coprire la propria intimità.

Minho lo guardò sorridendo e si morse le labbra in modo sensuale osservando il corpo di Jisung. Avrebbe voluto fare tantissime cose, una meno casta dell'altra, ma si limitò ad alzarsi e baciargli la spalla prima di uscire dalla vasca: «Andiamo, scoiattolo sexy!»

«Scoiattolo sexy?» ripeté Jisung ridendo e uscì dalla vasca leggermente imbarazzato. Prese due asciugamani dal cassetto dell'armadio del bagno e gliene porse uno dopo essersi circondato il bacino con l'altro.

«Sì, sei il mio scoiattolo e sei dannatamente sexy.» Minho annuì più volte soddisfatto e gli paccò il sedere con la mano. Prese l'asciugamano e invece che avvolgerlo intorno al bacino lo sfregò contro i propri capelli.

«Yah, non era per quello! Minho!» borbottò Jisung scuotendo la testa esasperato.

Minho fece spallucce e continuò ad asciugarsi i capelli, si avvicinò di più a lui e con la mano libera gli sfilò l'asciugamano dal bacino, lo poggiò sul bordo della vasca e, dopo avergli palpato piano una natica, andò in camera come se niente fosse. Jisung non ebbe neanche il tempo di realizzare quello che era appena successo che rimase da solo in bagno. Si portò le mani al viso coprendolo e si morse le labbra, sorrise felice e cercò di soffocare piccoli versi di gioia. Stava davvero bene, gli piacevano quelle attenzioni, stava iniziando a sentirsi desiderato in tutti in sensi. Dopo essersi ripreso da quel mix di emozioni scosse la testa, guardò l'asciugamano che prima gli cingeva la vita e poi raggiunse Minho in camera senza prenderlo.

«Mi presti qualcosa di tuo oggi?» chiese Jisung sedendosi sul letto.

«Certo.» annuì più volte sorridendo e finì di infilarsi la maglietta, per poi aprire l'armadio. Cercò tra i vestiti quelli più adatti per il fidanzato e poi li poggiò sul letto, sedendosi al suo fianco: «Ecco a te. Mi faresti uno spogliarello al contrario?»

«Al contrario?» Jisung alzò un sopracciglio e prese i boxer infialandoseli velocemente. 

«Nel senso che mi fai vedere come ti vesti.» rise guardandolo e gli mise l'asciugamano sulla testa, sfregandolo piano per asciugargli i capelli.

«Aaah!» rise a sua volta lasciandolo fare e poi si alzò, prese i pantaloni e li indossò lentamente muovendo appena il sedere goffamente. Li lasciò slacciati e poi prese la maglietta, si avvicinò a Minho e la indossò in modo sensuale.

Minho lo guardò mordendosi le labbra e sorrise prima di portare le mani ai pantaloni di Jisung, allacciandoli bene: «Devi fare il bravo!»

In vino ↝ veritasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora