↝ 22.

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* Minho *

Inviò il messaggio e si morse subito le labbra. Forse fu troppo presto per una richiesta del genere. Ma vedersi di persona avrebbe fatto capire meglio ad entrambi le cose. Avrebbe fatto capire meglio a Jisung il suo vero essere. Non quello arrogante e sicuro di se, ma quello fragile e pieno di insicurezze.

Jisung:
Non credo di
poter accettare.
Non ancora
almeno.

Nel leggere la risposta sospirò appena e si passo una mano nei capelli. Chiuse gli occhi per qualche istante, rimanendoci male nonostante si aspettasse una risposta simile, e poi rispose.

Minho:
Capisco..

Jisung:
Non è un no
secco..

Minho:
Quindi un giorno
Potrebbe succedere?

Jisung:
Potrebbe..

Minho:
Va bene.
Posso venire al
concerto?

Jisung:
Da li non potrei
cacciarti..

Minho:
Lo prendo come
un sì.

Jisung:
Prendilo come vuoi.

Minho:
Quando è?

Jisung:
Il 23 del
mese prossimo.

Minho:
Dove ti ho visto?

Jisung:
Sì.

Minho:
Non hai voglia di
sentirmi?

Jisung:
Cosa te lo fa pensare?

Minho:
Mi rispondi quasi a
monosillabi..

Jisung:
Sono solo stanco.

Minho:
Sei a casa?

Jisung:
No, sono in giro.

Minho:
Ow, anche io.
Sicuro di non voler
uscire?

Jisung:
Sicuro. Dove sei?

Minho:
Se te lo dico vieni?

Jisung:
No, se me lo dici
lo evito vivamente.

Minho:
...oh ok.
Sono al parco. Quindi
non passare di qui o
potresti incontrarmi.

Sospirò appena e poi alzò lo sguardo verso il cielo che si fece sempre più scuro, osservando le nuvole muoversi lentamente. Si alzò dalla panchina velocemente e mise il cellulare in tasca, camminando verso il piccolo laghetto con le oche.

* Jisung *

Osservò ogni movimento che Minho fece e quasi gli dispiacque trattarlo così. Scosse appena la testa ma vedendolo alzarsi sussultò. Lo guardò ancora, pronto ad alzarsi e andare via, ma vedendolo andare verso la direzione opposta, tirò un sospiro di sollievo.

Jisung:
Va bene, eviterò
il parco. Ma dimmi
come sono le oche
in quel laghetto?

Minho:
Dormono..

Jisung:
Ma sono belle?

Minho:
Sì abbastanza.

"Come può essere così
scemo? Mah."

Ridacchiò piano del fatto che Minho non recepì il messaggio e scosse la testa. Si alzò dalla panchina subito dopo e poi si allontanò, uscendo dal parco, per evitare che Minho capisse e lo cercasse. 

Jisung:
AHAHAHAHAHAH

Minho:
Che ridi?

Jisung:
Minho. Sei tu lo
scemo tra i due.

Minho:
Non ti seguo..

Jisung:
Me ne sono accorto.

Minho:
Mi spieghi?

Jisung:
Minho secondo te
come posso sapere
che stai guardando
il laghetto, quello
con le oche?

Camminò verso casa propria ridendo da solo, guadagnandosi qualche occhiataccia dai passanti. Non gli importò però molto, troppo divertito dalla situazione.

Minho:
...
Jisung
Eri al parco?

Jisung:
Sì.

Minho:
Da quanto?

Jisung:
Da un bel po'.

Minho:
...

Jisung:
AHAHAHAHAHAHAH

Minho:
Non è divertente.

Jisung:
A me fa ridere. Mh.

Minho:
Sei uno stronzo..

Jisung:
Lo so.

Minho:
Beh, almeno ti sei
rifatto gli occhi,
vedendomi.

Jisung:
Infatti ora sto
tornando a casa
per lavarmeli con
l'alcol.

Minho:
Avevi detto che ero
bellissimo. Come
cambi idea..

Jisung:
Touché!

Minho:
Eh allora non fare
l'acido. Mh.

Jisung:
Quel forse si trasforma
in no. Mi sembra che tu
non ti possa lamentare
troppo.

Minho:
Mh.

Arrivò poco dopo a casa e non appena entrò cominciò a piovere. Sussultò appena sentendo un tuono piuttosto forte e subito il suo pensiero andò a Minho e senza pensarci troppo gli scrisse.

Jisung:
Sei a casa?

Minho:
No, sono al parco

Jisung:
Sta piovendo.

Minho:
Lo so, l'ho sentito.

Jisung:
Allora vai..

Minho:
Non mi va..

Jisung:
Ti bagni così.
Poi ti prendi
il raffreddore.

Minho:
Ti stai preoccupando?

In vino ↝ veritasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora