Parlami di te!

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Izuku's pov:

Sono passate quasi due settimane da quando non vado a scuola...nonostante io voglia stare a casa non posso continuare così.
Oggi andrò a scuola..anzi, sono già pronto.
Prendo semplicemente lo zaino e mi avvio verso la scuola.
Quei minuti di camminata sembrano l'eterno assoluto, non ho proprio voglia, ma è il mio dovere.
Appena attraverso quel grande cancello un po' arrugginito, vedo subito un ragazzo dalla chioma arancione avvicinarsi, si comincia di già?

-Ei! Ma tu non eri morto?-

Cosa..? In che senso? non capisco..
Ma poi chi è questo? Non ci ho nemmeno mai parlato.

-cosa? No...-

Il ragazzo ridacchia ma poi suona la campanella e si avvia alla sua classe.
Meglio se vado pure io.
Entro in classe quando la maggior parte degli studenti mi guardano con un espressione sorpresa, alcuni di loro vengono da me.

-Chi si vede qua..Sei resuscitato per caso?-

-Cosa...io non capisco-

-Visto che sei mancato per due settimane la maggior parte delle persone pensavano che tu fossi morto-

-oh...-

-Anche perché sei solo un stupido e debole senza quirk!-

A quest' ultima frase ridono in molti...
Muovo gli occhi attraversando quelle persone e non interessandomi a loro ma...a Kacchan.
Era seduto come al solito con i piedi sul banco, le sue braccia erano dietro il suo collo e aveva la solita espressione.
Non so bene come comportarmi dopo quello che è successo..
Mi accomodo al mio posto quando poco dopo entra il professore.
Facciamo lezione e mi sembra tutto nella "norma"...insomma, nella mia norma.
Le persone bisbigliano tra di loro cose su di me dandomi occhiataccie di superiorità.
Dallo sguardo del professore posso capire che lui riesce a sentirli, ma a quanto pare, a lui non importa.
Passa qualche oretta, devo dire che adesso il tempo passa più lentamente di prima, non riesco nemmeno a concentrarmi per bene alla lezione, Migliaia di voci e pensieri mi risuonano in testa. Questa cosa mi fa distrarre molto.
La campanella della ricreazione suona, frugo nella mia cartella per prendere la merenda ma poi ricordo di non aver messo nulla.
Ah, me ne sono scordato.
Non importa.
Alla fine finisco per tenere tra le mani il mio quaderno delle analisi da eroe.
Non riesco a vedere un futuro, cosa potrei fare? Ho studiato tutta la mia vita per essere un eroe. Senza quirk, come faccio? Non voglio pensarci adesso sinceramente, sfoglio le pagine riguardando alcune analisi fatte, poi lo poggio sotto il banco.
La mia testa che non si reggeva da sola era finita tra le mie mani, mi stavo rilassando un po' finalmente.
La ricreazione non dura molto, ma non importa, voglio solo essere capace di scollegarmi per un po' da pensieri continui, voglio un po' di tranquillità.
Sento qualcosa sfiorarmi la testa e un secondo dopo un'altra gettata direttamente nei miei capelli, alzo lo sguardo per vedere cos'era e mi accorgo che dei compagni mi stavano buttando la carta appallottolata addosso.
Uhh, non mi posso rilassare per due minuti che subito mi vengono a dare fastidio.
Il punto è che mi ritrovo sempre a interrogarmi su cose a cui non so rispondere.
È inutile bullizzare qualcuno perché è nel modo in cui è, non disturbo nessuno e faccio il mio quindi non dovrei essere trattato così male.
Guardo quei ragazzi che mi lanciano la carta addosso. All'improvviso sento una grande soddisfazione quando vedo Natsui che era arrivata da dietro e che li stava "sgridando".
È proprio una buona amica.
Si avvicina a me.

-Izuku! Che piacere vederti, sei stato malato per molto tempo, ero preoccupata-

-uhm...tranquilla e ...mi dispiace per averti fatta preoccupare-

-Non chiedere scusa per tutto!-

-ah..oh...Scu-

Mi tappo la bocca, è proprio un'abitudine dire scusa ormai.

-ahah, non sforzarti troppo-

Natsui mi sorride gentilmente e mi accarezza leggermente i capelli guardandomi con quei suoi occhi grigi. Sembrano così veri, lei non è come gli altri.
Mi alzo e vado in un altro posto per parlare con lei come facevamo tutti i giorni di scuola.
Ci appoggiamo al muro, vicino alla finestra, questo punto è un po' più tranquillo.

-Dimmi Izuku, i tuoi genitori come sono? Sono davvero curiosa! Mi stavo chiedendo chi erano per aver cresciuto un ragazzo gentile come te!-

Sento le mie guance riscaldarsi un po', probabilmente sono arrossito dall' imbarazzo.
Non mi piace parlare di me solitamente, però con lei sento che va bene, è un'amica preziosa, non tradirebbe la mia fiducia, ne sono sicuro.

-Beh..mia madre è molto premurosa e sensibile, invece mio padre..-

Non so cosa dire di lui, manca poco non lo conosco.
Butto lo sguardo per terra pensando a cosa dire.

-mio padre di solito è sempre a lavoro ...non parliamo mai, ha smesso di vedermi come suo figlio da quando ha scoperto che non avevo un quirk. Forse mi odia.-

Lei mi guarda rattristata.

-Non penso che ti odi, comunque sia non voglio giudicarlo ma penso che sia irresponsabile usare il lavoro come via di fuga-

-Hai ragione...invece parlami dei tuoi-

-beh i miei, sono due persone fantastiche, sia mia madre che mio padre sono simpatici e gentili... C'è solo un problema, ci trasferiamo quasi sempre per via del lavoro di mio padre, il punto è che per me è difficile farmi degli amici perché poi devo sempre salutarli.-

Adesso mi sento un po' allarmato, non voglio che Natsui se ne vada...non lei.

-Tuttavia, mi avevano detto che questa volta era l'ultima che ci trasferiamo e ne sono felice-

Menomale, per un attimo pensavo di star avendo un attacco di panico, se va via lei, a scuola poi, chi ci sarà?
La campanella suona di nuovo segnalando la fine della ricreazione, è abbastanza fastidiosa, mi dà noia il rumore che fa.
Ritorno al mio banco cercando di stare attento come minimo a questa lezione, non voglio essere indietro con il programma.
Queste ore dove provo a concentrarmi fallendo miseramente, finalmente finiscono, ho praticamente passato l'intera giornata distanziandomi di continuo dalla realtà.
Oggi alla fine non era proprio una giornata infernale, l'unica cosa è che la maggior parte dei ragazzi che mi vedevano mi chiedevano se fossi resuscitato...
Ma non era straziante, ecco, in più, i professori hanno detto che non ci davano molti compiti in questi giorni perché ci avvicinavamo ai test per finire il primo quadrimestre. Questo vuol dire che non devo fare i compiti degli altri.
Ritorno a casa, mamma aveva detto che il pomeriggio tornava ma non la vedo.
Probabilmente farà un po' di ritardo, butto la cartella a terra e mi lancio sul letto come se non riposassi da cinquant'anni.
Mi sento stanco, vorrei dormire ma sento la porta bussare, eccola mamma...
Apro la porta a mia madre che mi abbraccia.

-Ciao Izuku! Ti faccio pranzo e dobbiamo anche parlare di una cosa-

Chissà cosa... Comunque ho abbastanza fame oggi.
Mi siedo al tavolo e aspetto che mamma finisca di cucinare i noodles, dopo poco erano fatti allora lei si siede davanti a me e iniziamo a mangiare.
Dopo un po' inizia a parlare.

-questa sera verranno Mitsuki, Masaru e Katsuki-

Questa proprio non ci voleva, ero riuscito a ignorarlo oggi!

-oh.. davvero? Che bella notizia..-

Stringo i denti e mi faccio coraggio, d'altronde, cosa mi può fare con i nostri genitori vicini?
Finisco di mangiare e mi alzo dal tavolo.

-mi sento stanco, vado a riposare-

La mamma fa un cenno per dire di sì e inizia a sparecchiare.
Volevo aiutarla ma sono ai miei limiti, mi stendo sul letto di nuovo, sperando che questa volta non sarò disturbato.

voglio imparare a spegnere i miei sentimenti/bkdk/sewerslideDove le storie prendono vita. Scoprilo ora