☆ Capitolo Tre ☆

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Una settimana prima

Il leggero sole di inizio primavera rifletteva nei grandi occhiali scuri del ragazzo disteso sulla sdraio a bordo piscina della sua lussuosa villa di Busan. Una voce arrabbiata dietro al telefono riportava, però, quell'immagine quasi paradisiaca ad una diversa realtà "Non se ne parla! La prossima settimana vieni a Seoul! E' arrivato il momento di prenderti anche tu le tue responsabilità. Smettila di fare storie Hongjoong!". Una vita fatta di agi e comodità quella del giovane, ormai quasi venticinquenne.

"Papà, ti prego! Quel lavoro non mi piace e poi, odio Seoul! Non voglio venire per fare lo schiavo di Bumjoong! Devo finire gli esami all'università!" insisteva Hongjoong mentre cercava l'ennesima via d'uscita dalle parole del padre, decisamente su di giri "Sei un uomo! Gli esami li potrai dare anche da qui! Ti ho già pagato il mantenimento abbastanza ed anche tua madre mi ha ribadito che passi le intere giornate a non far niente. Ti ho dato la possibilità già una volta, ora basta! Ti ho prenotato un volo per il prossimo mercoledì! Basta, non voglio sentire altro!".

Scocciato e senza nemmeno diritto di replica il giovane staccò la chiamata. "F*****o!" odiava le regole e soprattutto odiava la vita che suo padre aveva già da tempo progettato per lui. Una vita dalla quale Hongjoong sembrava non poter di certo scappare!

 Una vita dalla quale Hongjoong sembrava non poter di certo scappare!

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Il viaggio in aereo peggiore della mia vita. Proprio a me doveva capitare accanto una persona così insopportabile. Mi piacerebbe sapere chi si crede di essere questo tipo.

"Senti, ma potresti evitare di ascoltare quella musica così terribile? Mi fai venire mal di testa!" sottolinea mentre per l'ennesima volta mi trovo costretta ad abbassare il volume delle cuffie. Saremo partiti da un quarto d'ora ed ho una voglia irrefrenabile di sbatterlo giù da questo aereo.

"Perchè non chiedi alla hostess di spostarti? E poi oh, guardami in faccia mentre parlo!" oltre ad essere antipatico è pure maleducato, peccato che ha trovato la persona sbagliata. Non mi abbasserò di certo alle sue richieste.

Fortunatamente, dopo qualche minuto, si è accovacciato lamentandosi al sedile ed ha messo le cuffie anche lui. Se non fosse che mi sto rilassando con il mio gruppo preferito sarei curiosa di sentire che genere di musica possa ascoltare un tipo del genere. Il cappuccio della felpa che indossava è scivolato dietro di lui e riesco finalmente a vedere meglio la sua immagine, non che mi importasse davvero qualcosa eh!

"Non vedi che sto cercando di dormire?" quando credevo che le acque si erano calmate, eccolo di nuovo. Sunhee stai calma!

"Senti, te l'ho già detto prima principino, se ti dò fastidio cambia posto, guarda sai che faccio? Lo cambio io!" mi alzo di scatto, stanca dell'atteggiamento di questo tizio, prendo le mie cose e mi sposto nel sedile davanti, rimasto libero. Sono una ragazza impulsiva è vero, ma non mi piace litigare con gli altri, soprattutto perchè non voglio che mi venga rovinato l'umore.

☆ Starlight ☆ AteezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora