CAPITOLO 3

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Jane's pov

Dopo essere scappata con Max dal box McLaren andammo nel suo box, avrei seguito lì sia le qualifiche che il gran premio, dopo aver finto di vedere gli allenamenti di Max, lo salutai dandogli un bacio sulla guancia, e dicendogli che sarei andata nella palestra la vicino, tornai al box McLaren, c'era Oscar che mi stava aspettando,

«Jane dove sei stata tutto questo tempo?» mi chiese

«In giro non sono stata con nessuno, come mi hai detto tu» gli avevo mentito non volevo tornarmene a casa, già avevo rischiato quando mi aveva visto con Max,

«Oscar sto andando in palestra quella qui vicino, torno a casa a piedi non aspettarmi» gli dissi salutandolo.

In palestra avevo finito le prime  tre serie di esercizi, non mi sentivo molto bene ma continuai.
Ogni volta che cercavo di farne uno mi sentivo giare la testa,non c'erano molte finestre e l'aria era viziata, eravamo tipo 40 persone dentro una piccola stanza,stavo per esplodere, non riuscivo più a fare niente se ci provavo mi stancavo subito e in ogni caso ormai era tardi dovevo tornare a casa, cercai di uscire dalla palestra ma caddi a terra, c'era un gruppo di ragazzi che si avvicinò subito dicendomi

«Hey hey va tutto bene? chiamiamo l'ambulanza?»

Scossi la testa e gli india un numero di telefono, ero svenuta, poco dopo sentì una voce familiare non era quella di Oscar ma di qualcun'altro, mi prese in braccio e mi portò nella sua auto, non erano nemmeno le mani di Oscar o di qualche mio familiare, avevo indicato un numero a caso,

«Jane? Jane?!» mi diceva

Cercavo di aprire gli occhi ma non ci riuscivo mi sentivo stanca e senza energie, vedevo tutto sfocato fino a quando non vidi i suoi capelli dorati, i suoi occhi azzurri e la sua tuta Redbull, era Max

«Max che ci fai qui?» gli dissi con un filo di voce

«Mi hanno chiamato quei ragazzi e mi hanno avvertito che non ti sentivi bene, per tua fortuna non me ne ero ancora andato dal box, ti porto da Oscar»

«No Max non voglio tornare subito a casa, Oscar non mi dovrebbe vedere con te» gli dissi sempre con un filo di voce che andava a sparire sempre di più

«Jane è un'emergenza non posso lasciati così» mi allacciò la cintura e mi portò da Oscar

Eravamo a casa, scese prima Max,

«Oscar, Jane non si sente molto bene e un gruppo di ragazzi mi aveva chiamato dicendomi che non aveva forze, ha chiamato me, forse le avevi detto che stavi andando via dal box e non voleva disturbarti» gli disse

«Mh va bene, la porto dentro» Oscar non rispose nemmeno preoccupato

«Non riesce nemmeno ad alzarsi ci penso io stai tranquillo» mi prese dalla macchina, sembravo un cadavere vivente, in faccia ero bianca come un muro, mi portò fino al divano e prima che se ne andasse gli dissi

«Max domani posso rimanere con te?»

mi accennò un sì e andò via.

«Jane perché non hai chiamato me invece di Max?» mi aveva chiesto Oscar stavolta più preoccupato

non gli risposi crollai sul divano, e se ne andò.

Era sabato, il giorno delle qualifiche, non stavo ancora molto bene, Oscar se ne era già andato, qualcuno citofonò alla porta con quelle poche forze che avevo mi alzai e andai ad aprire, c'era un mazzo di rose rosse, erano gradi e profumavano un sacco e avevano un bigliettino

"Scusami tanto per qualche giorno fa"

non era firmato, mi cambiai e decisi di portarlo con me al paddock, come promesso, avrei seguito dal box Redbull , alla fine là pole position la vinse Max e domani sarebbe partito in prima fila con accanto Oscar, mio fratello era riuscito ad arrivare tar i primi 3, dopo aver finito di guardarle correvo in cerca di Oscar e Max non li trovavo, ma trovai Lando che mi disse

DESTROY ME// Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora