Jane's pov
Mi ero appena messa con Max, mi amava veramente, volevo baciarlo in continuazione ma non dovevo essere troppo affettiva per non farlo seccare subito di me.
Domenica sera andammo in discoteca, ero fidanzata e non avevo molte preoccupazioni in tal caso c'era Max con me, mi misi un vestito rosso scollato dalle spalle e vicino ai fianchi, avevo sfidato la sorte mettendo dei tacchi, Max si era messo una camicia bianca, mi misi ovviamente la collana che mi aveva regalato mi truccai e andammo in macchina, prima che la accese gli chiesi«Mi devo portare qualcosa per coprirmi? o va bene?»
«Va sempre bene» mi disse mettendomi la mando sulla coscia, in faccia ero diventata bordò, arrivammo in discoteca, c'era molta confusione, Max fù fermato da alcuni fan per farsi una foto, ma capivo che essendo un pilota di formula uno e poi avendo dieci vittorie di fila significava essere molto famosi, durante la serata andammo in pista con due bicchieri di whisky, mentre ballavamo mi fermò un ragazzo dicendomi
«Hey ragazza posso avere il tuo numero sei davvero sexy» mi voltai verso Max che si mise davanti a me dicendo
«Mi dispiace ma lei è già occupata prova con un'altra» mi prese per mano e mi portò al bar la vicino, ordinammo altri due bicchieri di whisky, iniziavo a non sentirmi bene così dissi a Max
«Possiamo andare non sto molto bene»
mi guardò e mi accennò un si.A casa ero già fuori di testa, mi avvicinai a Max lentamente e lui a me,
«Max ho bisogno di te..» gli dissi.Mise le mani sul mio sedere e iniziò a baciarmi, quei secondi sembravano infiniti, la mia lingua si era toccata con la sua, le sue labbra erano morbide.
Non me ne accorsi ma le sue mani erano finite dentro il mio vestitino, percorreva i miei fianchi come le curve di un circuito, non opponevo resistenza e l'istante dopo l'elastico del mio reggiseno si allentò, le sue mani calde erano sul mio seno, percepivo i suoi polpastrelli struccarmi i capezzoli e indietreggiai..
Mi spinse contro il muro prendendomi per i polsi, lo stavo baciando con tutta la passione che avevo nel corpo, passava dalle labbra al collo e poi ritornava su di esse, mi lasciò un succhiotto sul collo, mi tolse il vestito di dosso, le sue mani sprofondavano nella mia pelle, e le mie sul suo petto, i suoi muscoli vibravano al mio tatto.
Mi buttò sopra il letto, le sue mani erano attorno alla mia vita i suoi capelli dorati pendevano verso il basso, aspettavo solo lui per fare qualunque cosa, ero sotto il suo comando.
In quel momento, si abbassò di più verso il mio viso, mi voltò e si mise sopra di me stava aspettando qualcosa e prima che potessi parlare percepì un dolore lancinante al ventre, era già dentro di me.Continuava senza sosta, ero stanca e credo anche lui.
Si fermò ma rimase sopra di me.
Dopo un po' non riuscì a capire più niente, sentivo solo Max che si spostò vicino a me dicendomi
«Ho appena passato la notte più bella della mia vita»mi girai verso di lui, volevo un suo bacio, i miei occhi gli parlavano, lo capì subito e me lo diede mettendomi una sua maglietta, mi rialzai dal letto cercando di arrivare in cucina ma caddi, Max si alzò e mi portò sul letto, era tardi, sentivo freddo e da Max arrivava un calore incredibile mi appoggiai sul suo petto in attesa di qualcosa, non parlammo più ma sentì solo il suo braccio appoggiarsi sui miei fianchi scoperti, ero pazza, pazza di Max, pensavo solo a lui, quella sera tra ansimi e parole pronunciate soffocatamente, Max era il mio primo vero amore, dormimmo abbracciati l'uno all'altro.L'indomani gli chiesi«Vuoi qualcosa di particolare per colazione?»
«Un bacio e quello che vuoi tu» mi disse facendomi l'occhiolino, gli diedi un bacio e andai in cucina a preparare i pancake, mentre cucinai lo sentì dietro di me dirmi
«Lo sai che li devi girare appena si formano delle bollicine di sopra?» guardai il primo pancake, lo girai l'avevo bruciato
«Cazzo, mi puoi aiutare?» gli chiesi, rimase dietro di me, prese le mie mani e mi aiutò a farli, dopo averli finiti prese un po' di panna e me la mise sul naso
«Signor Verstappen le sembra modo di fare queste cose?» gli dissi ridendo mi guardò e dopo un po' mi disse
«Questo pomeriggio parto devo tornare per allenarmi per il prossimo gran premio» guardi in basso, e dopo un po' continuò
«Dai sono stai i nostri tre giorni più belli ci rivedremo dopo che hai finito l'esame» lo guardai e mi alzai andando la lui.Mi misi sulle sue gambe appoggiandomi sul suo petto, sentivo il battito del suo cuore.
Verso le 14:30 doveva prepararsi ed andare via così gli chiesi
«Vuoi che ti accompagni?» scosse la testa, era davanti alla porta, mi avvicinai e ci baciammo mi mise le mani sul sedere, ormai ero abituata ai suoi gesti di affetto. Chiusi la porta e mi misi a studiare, sabato avevo l'esame e domenica pomeriggio sarei andata a Qatar a vedere il gran premio sempre se riuscivo a studiare per l'esame.
Avevo 893 pagine da studiare per l'esame e martedì, mercoledì, giovedì e venerdì ne avrebbero assegnate molte altre, passai quei giorni solo a studiare.Sabato mattina era il giorno del mio esame, andai la senza pensarci troppo, non mi facevano domande, ripetevo tutto quello che mi veniva in mente, ero appena diventata una giornalista. Mi avevano promosso con 110 su 110, andai a casa di fretta preparai le valige e andai in aereo porto, stavo per tornare da Oscar con una nuova vita in mano.
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DESTROY ME// Lando Norris
Roman d'amourJane è una ragazza di 19 anni che si sta per laureare come giornalista, ma non se cha suo fratello Oscar Piastri, un pilota di formula uno, sta per migliorarle la vita grazie ad un semplice incontro con un ragazzo sconosciuto... Tengo a dire che la...