Capitolo 4

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Sentii un gran trambusto. Sussurri concitati e movimenti piccoli ma ugualmente rumorosi. La voce di Ricky, più profonda delle altre, si sentiva nitidamente nonostante stesse facendo di tutto per fare piano. Qualcuno si avvicinò alla finestra e scostó le tende. Grugnii assonato.
Cercai di infilarmi ancora di più nel tiepido lenzuolo quando improvvisamente qualcuno lo tiró via. Spalancai gli occhi. Erano tutti lì che mi guardavano dall'alto ridacchiando. Se non li avessi conosciuti così bene sarebbero quasi potuti sembrare degli angeli, così illuminati dal sole che filtrava dalla finestra.
"Ben svegliato Jc!!!" Esclamarono in coro.
Infilai nuovamente la testa sotto il cuscino, gesticolando con la mano per farli allontanare. Loro però rimasero lì.
"Hei non ti ricordi? Viaggio in Italia?! Aereo tra un'ora? " continuó Kian.
Oddio! Quel giorno era arrivato. Saltai giù dal letto e mi precipitai in cucina, seguito a ruota dai ragazzi. Con mia enorme sorpresa mi avevano preparato la colazione e affianco al caffè ognuno di loro aveva lasciato un pacchettino. Masticando un po' di uova strapazzato li abbracciai. Feci per sedermi quando al posto del cuscinetto soffice sulla seduta della sedia percepiti qualcosa di rigido. Un Dvd.
I ragazzi si limitarono a scambiarsi uno sguardo di intesa esclamando "Aprili solo quando sarai su quel maledetto aereo!" Li fissai con uno sguardo carico di riconoscenza, realizzando che la mia vita non era niente senza di loro.
"Su corri a prepararti! " mi urlò Sam facendomi sobbalzare.
Immediatamente corsi su per la scale catapultandomi in bagno. Mi lavai velocemente ma seguendo le regole della perfetta igiene.
Raggiunsi la camera scervellandomi su cosa avrei potuto indossare. Per fortuna però i miei amici avevano previsto anche questo e mi fecero trovare sul letto i vestiti accompagnati da un' immancabile bandana. Mi vestii in fretta per poi dare una rapida occhiata allo specchio
Jeans azzurri strappati, maglietta nera con un' immagine stampata e una badana gialla legata intorno ai capelli. Raggiunsi i ragazzi in soggiorno, raccogliendo le ultime cose. Le valigie erano già lì ad aspettarmi. Dopo qualche decina di minuti suonò il campanello, erano i miei genitori, pronti ad accompagnarci in aeroporto. Salutai con un bacio veloce mia madre e con una spallata mio padre, dopodiché saltammo tutti in macchina.
Il viaggio fu relativamente breve e quasi senza accorgermene mi ritrovai in aeroporto. I miei genitori e i miei migliori amici mi accompagnarono a fare il check-in. Lì trovammo il mio meraviglioso manager che ci spiegò le ultime cose. Al mio arrivo avrei trovato una signora ad aspettarmi, proprietaria del locale in cui avrei alloggiato. La signora mi avrebbe aiutato con la scuola e tutte le altre cose da sistemare una volta atterrato nel nuovo paese. Joel disse che doveva andare ma promise ai miei genitori che mi avrebbe tenuto d'occhio e che non c'era da preoccuparsi perché sarei stato ospite di una sua vecchia amica. Appena ci lasciò una voce metallica annunciò l'arrivo del mio volo.
Salutai i ragazzi assicurando loro che ci saremo sentiti via Skype non appena sarei riuscito a trovare una connessione internet. I miei genitori si sciolsero in un abbraccio d'addio carico di emozioni e anche un po' umidiccio per via delle lacrime. I saluti durarono a lungo con qualche occhio lucido anche da parte mia e dei miei amici. Salii sull'aereo all'ultimo secondo ma giusto in tempo per sentire la signorina illustrare le norme di sicurezza accompagnadosi con dei larghi gesti delle mani. Dopo circa cinque minuti fu annunciata l'effettiva partenza dell'aereo. Da quel momento ero ufficialmente entrato in quella grande avventura che si sarebbe svolta in quello strano posto chiamato Italia.

Una volta sistemato sul sedile non persi tempo e tirai fuori i regali dei miei migliori amici. Ognuno di loro mi aveva lasciato l'oggetto più rappresentativo della nostra amicizia, facendo tornare a galla moltissimi ricordi. Mi rimaneva solo un regalo da vedere: il Dvd.
Presi il laptop e lo appoggiai sulle ginocchia aspettando che si accendesse. Nel frattempo mi Infilai le cuffie e presi il Dvd. Sopra c'era scritto: "Per quando avrai nostalgia...xxx" .
Delicatamente lo inserii nell'apposito spazio e aspettai. Un flash di immagini e video si susseguì accompagnato dalle voci degli O2L che a turno si posizionavano davanti alla telecamera come se fosse un normale video YouTube. Pensavo che sarebbe stato impossibile eppure quei ragazzi mi avevano appena fatto piangere. Quel video mostrava l'inizio della nostra avventura, l'inizio della nostra amicizia.

SPAZIO AUTRICE
Spero che questo nuovo capitolo vi sia piaciuto! In allegato c'è un video di Trevor Moran, mi raccomando seguitelo anche su
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Xx-S
(Stay cloudy )

Another Challenge || Jc CaylenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora