⎨Capitolo 1⎬

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LA FORESTA DI SPINE


Un gelido vento mi scompose i capelli, Senti il freddo sulle guance, tirai su con il naso, le mie dita iniziarono ad arrossire diventando rosse. Era difficile raccogliere le rose rosse con le spine e il freddo pungente.

La neve cadeva lentamente sul terreno ricoprendo tutta la foresta, gli abeti iniziarono a diventare bianchi e le rose erano cremisi rendendo la foresta una grande macchia di sangue. Raccolsi una rosa e la misi nel cesto insieme alle altre, mi copri la testa con li cappuccio del pesante mantello che indossavo quasi sempre quando uscivo fuori dalle mura, e un verde scuro come il colore degli abeti della foresta che circondava quasi tutto il villaggio.

Il rumore dei rami che si spezzano mi fecero alzare lo sguardo verso gli alberi dove qualcosa si muoveva lentamente.

Strizzai le palpebre per distinguere qualcosa tra gli abeti i miei occhi incontrarono quelli della bestia che era ferma li a fissarmi, con i suoi occhi scintillanti e rossi , la pelliccia nera come l'oscurità.

Arretrai d'istinto di un passo nel vedere quant'era grosso, alto quasi quanto un uomo e con il pelo fulvo spolverato di neve.

il possente lupo che dominava la foresta, era una bestia che portava paura e terrore, il predatore più agile intelligente e forte.

Feci un sussulto quando emise un ringhio, sentendo il cuore battere a ritmo accelerato contro le costole.

Presi fiato e strinsi  gli occhi, con le mani che mi tremavano, quando la possente creatura avanzò, i muscoli che si gonfiavano e si muovevano sotto la pelliccia scura come la notte.

Avevo paura.

Intorno a me s'infittirono le tenebre.

La bestia ringhio mostrando i suoi possenti canini, gelandomi il sangue.

La paura mi inondò di adrenalina.
Con un movimento rapido, iniziai a muovermi lateralmente, cercando di guadagnare spazio. La bestia seguì il mio movimento, ma non si avventò. Era come se tesse valutando la mia determinazione.

Dovevo trovare un modo per distrarla, pensai, mentre il mio cuore continuava a battere all' impazzata.

Scorsi un ramo spezzato a terra, e con un gesto veloce lo afferrai.
Lo lanciai lontano, verso un gruppo di alberi.
Il rumore lo attirò immediatamente l'attenzione della creatura, che si voltò di scatto, ringhiando e annusando l'aria.

Colsi l'opportunità mi voltai e iniziai a correre nella direzione opposta, nella boscaglia, sfrecciando più veloce che potevo, senza badare dove andassi. La neve scricchiolava sotto i miei piedi, ma non mi fermai. Ogni passo era un atto di sfida contro la paura che mi attagliava.

Mentre correvo, la foresta riempirsi di suoni: il fruscio degli alberi, il canto lontano di un fugo, e il mio respiro affannoso.

Sapevo che dovevo trovare un rifugio, un luogo dove potermi nascondere e riprendere fiato.

Scavalcai un tronco caduto davanti a me, cera solo neve liscia e dei cespugli di rose coperte dalla neve e ghiaccio.

Il cuore martellava contro le costole.

I passi si fecero più vicini.

Stava arrivando troppo in fretta!.

Voltai la testa di scatto verso il mio inseguitore, ma inciampai nei miei stessi piedi.
Gemetti un urlo mentre cadevo sulla neve, rotolando giù da una piccola collina.

Sbattei la schiena contro un abete, facendo un tonfo sordo, e imprecai dal dolore.

Il mio corpo era ricoperto dalla neve, un manto gelido che contrastava con il calore che sentivo crescere dentro di me.

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