⎨Capitolo 10⎬

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Issac

"Il terzo, principe dell'impero di Seldia e qui!"

Un soldato, annuncia il mio arrivo, aprendo le grandi porte di legno scuro, della sala del trono.
A gran passi entrai, con aria decisa.

La sala del trono è piccola, ma quella di mio padre è molto più grande di questa.

Il re mi fissa dal suo trono, con curiosità, e stupore, forse non se lo aspettava che venissi.

Mi avvicinai a pochi passi dal lui e mi fermai, stringevo la lettera tra le mani, finendo per stropicciarla.
Dannazione!

Mi schiari la gola, " Re,Elowen artur, i mei omaggi".
Inchinai soltanto la testa, fissando il pavimento di marmo bianco.
Detesto farlo.

"Alzate la testa, non e necessario, principe"disse il re.
Alzo la testa,inarcando un sopracciglio.

"Sono venuto qui per ordini del imperatore. Per offrirvi questa lettera di alleanza matrimoniale." Gli mostrai la lettera.

Gli   Occhi del   re   si   allargano.
Fece cenno, a una ragazza, vestita di azzurro, con il volto coperto, copre solo la sua bocca, e il naso, mostrando solo gli occhi.

Strano abbigliamento per delle serve.

Consegnai la lettera alla ragazza, e la porse al re.
Lui la apri, leggendo, con attenzione.

"Mio padre, ha cambiato i progetti per vostra figlia, non sposerà il principe ereditario, ma un'altro. Forse avete sentito che il principe è scomparso... qui nella vostra capitale, e non sappiamo se è ancora vivo. Comunque, dopo la alleanza matrimoniale, Andrete d'accordo con il imperatore, per molte generazioni."Spiegai, incrociando le mani dietro la schiena, lui mi fissò.

La sua fronte si corruga, come faceva mio padre, quando mi fissava, anche se almeno non fa seguito con un sguardo di rabbia e disgusto.
"Sono lieto di sentire dire di un'alleanza matrimoniale e buoni rapporti futuri, e il mio unico desiderio" dice, freddo e distaccato tenendo i suoi occhi fissi suoi miei.

"Ma.." si fermò per chiedere la lettera, e i suoi occhi dubbiosi si alzavano verso di me.
"Chi.."

"Vorrei parlare con Sua Maestà, alloggio alla caserma da più di sette giorni, perché non posso parlargli?" Senti una voce, maschile interrompendo, la nostra conversazione la voce fastidiosa che si propaga in tutta la sala.

E tutti quelli che sono riuniti nella sala del trono la loro attenzione va su quel uomo, girai la testa verso la voce che sta ancora urlando mentre delle guardie lo trattengono.
"Non potete ricevere, vostra maestà è occupato!" Disse un soldato.

Lo scrutai da capo a piede: guardandolo da quella distanza, forse mi arrivava sotto il braccio, dato la sua postura minuta.

E vestito bene, suppongo che e una persona importante, dato che interrompe la conversazione del re.

Sbuffai infastidito, serrando i pugni e la mascella.

Fastidioso, verme.

"Fatevi da parte! Come osate toccarmi, sapete chi sono.. vostra maestà è così che tratta lo stato di Atenial i suoi ospiti!?" Urla a denti stretti.
La mia mascella si contrae, fissai il re portando lo sguardo a Ilay, lui mi fisso attentamente capì cosa doveva fare.

Portando lo sguardo verso il re,Ilay iniziò a dire: "vostra maestà, dato che avete questioni, da risolvere, il principe imperiale prende congedo. Riguardo l'alleanza matrimoniale ci penserò io dei dettagli." Dice Ilay, facendo un leggero inchino.

"Ma certo" disse il re.
Inchinai la testa leggermente, e mi voltai a gran passi verso la porta. Le persone che erano presenti alle mie spalle, la folla si aprì, e tutti si inchinarono, al mio passaggio.
Passai quel uomo fulminandolo con lo sguardo, e lui fece lo stesso.

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