9. 𝒯𝓎𝓅𝑒 𝓉𝑜 𝓇𝒾𝓈𝓀 𝓂𝓎 𝓁𝒾𝒻𝑒, 𝓃𝑜𝓉 𝒶𝒻𝓇𝒶𝒾𝒹 𝓉𝑜 𝒹𝒾𝑒

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Riemergere da se stessi è tanto difficilequanto più si è profondi

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Riemergere da se stessi è tanto difficile
quanto più si è profondi.

M. Murgia


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«Ma io mi chiedo, come mai non ti abbiamo incontrato prima?» Axel non gli fa finire nemmeno la manovra per immettersi sulla strada che se ne esce con questa frase

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«Ma io mi chiedo, come mai non ti abbiamo incontrato prima?» Axel non gli fa finire nemmeno la manovra per immettersi sulla strada che se ne esce con questa frase.

«Che dici?» Mi affretto a riprenderlo.

«Che c'è?» Scuote le spalle. «Devi ammetterlo anche tu che il nostro Rik è riuscito a darle una bella lezione.»

Scuoto la testa per i modi atroci che ha usato, ma... «Sì, d'accordo è stato alquanto efficiente» mi limito a dire.

«Efficiente?» Mi guarda stranito. «Lui è stato un cazzo di super eroe.» Axel sorride.

Sembra spensierato, come se si fosse finalmente tolto ogni preoccupazione.

«Nay, ci siamo presi la nostra rivincita. Dobbiamo festeggiare.»

«Ci sarà tempo anche per quello» interviene Rik, «ma adesso dobbiamo continuare la nostra ricerca.»

Le sue parole mi hanno fatta catapultare di nuovo nei miei pensieri.

Ha ragione.

I muscoli nel corpo si irrigidiscono ripensando alla verità che ci ha appena sputato addosso la Signora Chesson

"Avevi solo qualche mese di vita quando sei stata portata qui da una donna molto anziana. La vecchia direttrice dell'orfanotrofio. E se si è smossa lei, può voler dire solo una cosa. Chiunque ti abbia abbandonata, deve aver avuto qualcosa da nascondere di molto, molto grosso. Tu, sei la figlia del diavolo."

Mi odia da sempre quella donna.

Solo che... forse in tutte quelle parole qualcosa di vero c'è.

Non credo alla storia del diavolo, tuttavia in quelle condizioni è improbabile che avrebbe continuato a mentire ancora.

OMBRE D'EGITTO 1, il mistero del fiore di loto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora