14. 𝒮𝓉𝓇𝒶𝒾𝑔𝒽𝓉 𝓊𝓅 𝓋𝒾𝓁𝓁𝒶𝒾𝓃, 𝓈𝓉𝓇𝒶𝒾𝑔𝒽𝓉 𝓊𝓅 𝓋𝒾𝓁𝓁𝒶𝒾𝓃

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🌒⏳🌘

Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.

S. Quasimodo





Schiaccio il freno nel bel mezzo della strada e sento la macchina dietro di me inchiodare suonando il clacson

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Schiaccio il freno nel bel mezzo della strada e sento la macchina dietro di me inchiodare suonando il clacson. Gli faccio cenno di passare avanti, metto la freccia e mi accosto al lato sinistro del marciapiede.

Questa conversazione ha preso una piega che non mi sarei mai aspettata.

«Cazzo, che figata!» Axel urla euforico. Quasi mi rompe i timpani e il mio nervosismo sale.

Credo di essere rossa per la rabbia.

Sul serio gli crede?

«Lo dicevo che eri bello quanto un dio nell'illusione di Nay, la sera del suo compleanno.» continua.

«Ma senti che cosa ti ricordi.» esplodo.

«I commenti sui bei ragazzi li ricordo tutti, anche quelli che non faccio, ma che farei.» Lo guardo arrabbiata, ma lui mi ignora e si rivolge al maledetto.«Comunque, Rik. A parte gli scherzi. Sei davvero un dio? Ma un dio come?»

Soffoco un ringhio e getto gli occhi al cielo mentre lo ascolto.

Mio fratello sembra pieno di ammirazione.

Devo correre subito ai ripari. Dovrebbe detestarlo perché ci ha mentito. Intervengo all'istante. «Non ho mai sentito nessun dio di nome Esrik.» Alzo un sopracciglio, consapevole di averlo messo in difficoltà.

Sono totalmente girata con il busto verso di lui e continuo a guardarlo con un sorrisetto beffardo.

Prima o poi riuscirò a smontare la sua farsa.

«Naira,» il suo tono è tranquillo, pacato. Risoluto e questo mi dà ancora più sui nervi. Mi mordo la lingua per restare zitta e lo lascio continuare. Voglio proprio sentire che cosa si inventa. «Il mio vero nome è Bes.»

OMBRE D'EGITTO 1, il mistero del fiore di loto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora