La fermata era gremita di ragazzi appena usciti da scuola, eccitati per il ritorno a casa. Il pullman delle 14:57 stava per arrivare, mentre l'orologio del posto segnava le 14:54.
Tra la folla si distingueva Kristen, una ragazza con capelli neri e corti, occhi marroni, lentiggini e una pelle bianca come il latte. Indossava un paio di cuffie, immersa nella canzone "I Love Rock 'n' Roll" dei Joan Jett.
Aprì il suo giubbotto color verde scuro rivelando una maglietta bianca con scritte casuali sparse sopra. Al centro spiccava il volto dolce, seducente e regale di Marilyn Monroe.
Attorno al suo collo indossava tre collane eleganti che si erano in qualche modo intrecciate tra loro. Una delle collane era una semplice catenina, un'altra aveva un pendente a forma di mappamondo e l'ultima era una piastrina militare personalizzata con inciso:
Kristen
Bottom
07-26-2003
AB+
California
Kristen si trovava in attesa insieme ad altri ragazzi della sua stessa scuola e di diverse altre scuole, tutti desiderosi di tornare a casa e rilassarsi.
In mezzo alla folla, notò Cletus, un suo compagno di classe molto alto e in carne, indossava delle cuffiette bianche mentre ascoltava la musica.
Finalmente, il pullman arrivò e i ragazzi si accalcarono per entrare velocemente e trovare un posto a sedere. Una signora urlò: "Prima si fa scendere!"
L'entusiasmo dei ragazzi la portò a ignorarla completamente.
Fortunatamente Kristen trovò un posto libero e si sedette con sollievo.
Con attenzione, fece scivolare il suo zaino dal braccio fino a terra e lo mise tra le sue gambe, in modo da lasciare spazio agli altri passeggeri.
Poi guardò il cellulare e controllò l'orario: erano le 14:56. Nessun messaggio.
Alzò il volume nelle cuffie al massimo mentre il pullman ripartiva. Nel frattempo, un gruppo di ragazzi cercava di raggiungere l'autobus, ma senza successo.
Kristen iniziò a osservare attentamente le persone a bordo del pullman, mentre la musica nelle sue orecchie veniva sovrastata dai suoi pensieri.
"Tutte queste persone... mi chiedo cosa faranno dopo." rifletteva.
Vide un uomo con la spesa e notò che da una delle borse spuntava una gambo di sedano.
Un bambino parlava animatamente alla madre di ciò che stava vedendo fuori dal finestrino, ma la donna chiaramente non lo stava ascoltando.
"Che palle, devo studiare matematica e quei maledetti polinomi. A cosa mi servono, mi chiedo! A nulla... io voglio diventare una cantante rock."
"Oh! Un messaggio."
Prese il cellulare che aveva vibrato nella sua tasca.
E vide: "Twitch: Oggi proviamo a sconfiggere il boss."
"Uffi...nessuno...nessuno mi scrive." sospirò delusa.
Poi guardò fuori dal finestrino del pullman.
Vide una madre che teneva il passeggino con una mano mentre con l'altra una bambina.
Notò anche un signore che passeggiava con il suo cane e un uomo anziano camminava abbracciato alla moglie.
"Chissà se troverò mai qualcuno con cui fare dei figli, chissà se i miei bambini vorranno un cane e daranno filo da torcere a mio marito o mia moglie. E se invecchierò insieme alla mia anima gemella. Forse rimarrò da sola. Sono felice, ma allo stesso tempo così stanca di sentirmi sempre inadatta e inadeguata. Quella sempre all'angolo della classe da sola. Quella diversa. Senza far parte di un gruppo o di una comunità dove vengo accettata e apprezzata per ciò che sono. E questo amplifica ancora di più la mia insicurezza sentendomi come quella che potrebbe di più ma si vergogna di fare di più.
Perché sono così insicura? Riuscirò mai a superare questa sensazione di insicurezza e a trovare il mio posto nel mondo?
Perché non riesco ad accettare me stessa esternamente e internamente? Vorrei guardarmi allo specchio e dirmi: Sono abbastanza e merito questo."
Poi guardò Lorraine.
"Lei è la ragazza che conoscono tutti a scuola. È la ragazza del volontariato, quella che promuove le gite che dobbiamo votare noi ragazzi, quella del club di lettura, di scacchi, l'organizzatrice del prom e di altre iniziative scolastiche."
Lorraine continuava a girare il dito intorno ai suoi capelli castani.
"L'ansia...l'ansia di parlare ad un ragazzo. Un'ansia che io forse proverò più avanti, chi lo sa.
Per ora l'unico tipo di ansia che provo è quella di un interrogazione."
Poi osservò il ragazzo che stava ascoltando Lorraine, Jacob. Era il più carino della scuola, con i suoi capelli biondi e gli occhi azzurri.
Indossava un braccialetto con lo Yin e lo Yang e lo vedeva atteggiarsi come uno che voleva l'attenzione su di sé, nonostante ne avesse già abbastanza.
"Parla male e continua a ciondolare come un pendolo, ma nonostante quello appare sicuro di sé.
Forse per il poco cervello o forse non si rende conto della situazione che a me avrebbe messo in ansia. Parlare con qualcuno che ti piace!
Come fa certa gente a essere così sicura?! O addirittura menefreghista? Cioè alcuni sembrano senza cervello e poi in molte situazioni riescono a cavarsela con le parole e boom!
...
Prendono voti migliori di me, trovano lavori migliori, parlano con la ragazza che gli piace... è così ingiusto. E te magari ti impegni e ti impegni e poi niente. Ottieni quello che non ti meriti.
E mi fa dubitare di me stessa. I professori dicono che non hanno dei preferiti, ma poi con i voti te lo spiattellano proprio difronte e c'è scritto lì nero su bianco.
Come fa Jacob a piacere a Lorraine? Forse perché è il più bello? Forse perché ha una sorta di popolarità?
A quest'età è importante la popolarità.
È l'essere famoso che ti rende una persona così attraente, ricercata. Eppure poi, crescendo, si capisce che non è importante essere famoso, alcuni lo capiranno più avanti sicuramente. E se fosse, poche persone ci riusciranno, mentre altre andranno a lavorare e pochi altri avranno il lavoro dei loro sogni o almeno uno decente. Altri ancora, invece, lavoreranno per aziende che odieranno e produrranno dei servizi o prodotti che non useranno mai, mentre il clima ci distruggerà tutti e noi saremo lì a lamentarci dei nostri problemi.
E nessuno ha quella sensazione di star cercando di togliere dell'acqua da una barca che ormai è in fondo al mare"
L'autobus si fermò.
Kristen vide che era la sua fermata, si fece spazio tra le persone, scese e pensò: "Andiamo a studiare quella maledetta matematica e i suoi stupidi polinomi." mentre si avviava verso casa.
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Pillole
De TodoFOGLIO ILLUSTRATIVO: INFORMAZIONI PER L'UTILIZZATORE Legga attentamente il foglio illustrativo. Contenuto di questo foglio: 1. Che cos'è Pillole e a cosa serve. 2. Possibili effetti indesiderati. 3. Come conservare Pillole. 4. Se ha qual...